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Diritto commerciale -

I diritti di informazione e controllo nella vecchia e nella nuova S.r.l.

TESI MOLTO VENDUTA
AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea (vecchio ordinamento)
ATENEO: Universitą degli Studi di Pisa
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il presente lavoro è dedicato ai diritti di informazione e controllo del socio di S.r.l. ed è suddiviso in tre capitoli. Senza aver alcuna pretesa di completezza, nel primo capitolo, dopo essersi soffermati sulle funzioni del diritto di informazione, si passano in rassegna alcune delle principali previsioni normative che riconoscono al socio diritti di informazione e di controllo in diversi tipi societari, segnatamente S.p.a. e società di persone, nello sforzo di far emergere le fondamentali differenze sul punto fra il tipo capitalistico e quello personalistico. Nel secondo capitolo, l'indagine prende le mosse dalla disamina dell'art. 2476, 2 co., c.c., e si concentra, con particolare attenzione, su funzione e natura, legittimazione attiva e passiva, contenuto del diritto di controllo. Poi, vengono analizzati ulteriori profili attinenti al perimetro applicativo e alle modalità operative del diritto in esame. Per precisione, sulla scorta di alcuni recenti sviluppi giurisprudenziali, si prende atto, anzitutto, dell'esistenza di un potere di controllo mediato del socio di S.r.l. sulla gestione delle società controllate. In secondo luogo, si descrivono le modalità di esercizio dei diritti di informazione e consultazione. Infine, si analizzano i limiti che possono essere opposti dalla società (rectius dagli amministratori) alle richieste informative dei soci e, in particolare, se ne individuano di due tipi: interni ed esterni. I primi riferibili al contenuto delle informazioni o dei documenti ai quali il socio vuole accedere; i secondi, invece, attinenti a fattori esterni alle informazioni e, cioè, alla disponibilità giuridica dei documenti e al rispetto dei principi di correttezza e buona fede. Il terzo ed ultimo capitolo ruota attorno ad un oggetto specifico, dai contorni, però, non ancora ben delineati: il rapporto tra autonomia statutaria e il diritto previsto all’art. 2476, 2 co., c.c. Si afferma la natura indisponibile del diritto in esame a seguito di un percorso ricostruttivo di alcuni istituti della disciplina sulle S.r.l. dai quali si evince che il legislatore presume la presenza di soci informati. Per concludere, si confronta tale soluzione con la recente apertura della S.r.l. al mercato e, quindi, con la circostanza che la sua compagine non sia formata solo da soci imprenditori, ma anche da investitori. Tale contesto giustifica, anzi, richiede la derogabilità del diritto di controllo per le quote destinate al mercato degli investitori e, di conseguenza, nei confronti dei soci con quote “a informazione limitata” probabilmente è necessario adattare alcuni istituti della disciplina, segnatamente, quelli che presuppongono un socio pienamente informato sull’andamento della società.

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