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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11314 del 10 maggio 2010
«L'incapacità a testimoniare di cui all'art. 246 c.p.c. è correlabile soltanto ad un diretto coinvolgimento della persona chiamata a deporre nel rapporto controverso, tale da legittimare una sua assunzione della qualità di parte in senso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1101 del 20 gennaio 2006
«L'interesse che dà luogo ad incapacità a testimoniare, ai sensi dell'art. 246 c.p.c., è solo quello - giuridico, personale e concreto - che comporterebbe, in ipotesi, la legittimazione del teste alla proposizione dell'azione ovvero all'intervento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7835 del 8 giugno 2000
«Nei procedimenti instaurati in base agli artt. 13 ss. della legge n. 689 del 1981 dall'Ispettorato del lavoro a carico dei datori di lavoro per l'inosservanza delle norme sull'assunzione — nei quali è necessario accertare incidentalmente (ancorché...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12067 del 29 marzo 2010
«Non sussiste incompatibilità ad assumere l'ufficio di testimone per la persona già indagata in procedimento connesso ai sensi dell'art. 12, comma primo lett. c), c.p.p. o per reato probatoriamente collegato, definito con provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3438 del 27 giugno 1998
«Nel vigente ordinamento processuale alla persona offesa è riconosciuta la capacità di testimoniare; la sua deposizione, in astratto immune da sospetto perché portatrice di interessi in posizione di antagonismo con quelli dell'imputato, se ritenuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3602 del 23 gennaio 2008
«Non sussiste incompatibilità alla prestazione dell'ufficio di testimone da parte di soggetto che abbia prestato, nello stesso procedimento, quello di interprete, non essendo una tale incompatibilità compresa tra quelle previste dall'art. 197...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35696 del 24 ottobre 2006
«Non sussiste incompatibilità alla prestazione dell'ufficio di testimone da parte di soggetto che abbia prestato, nello stesso procedimento, quello di interprete, non essendo una tale incompatibilità compresa tra quelle previste dall'art. 197...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43236 del 30 novembre 2001
«Non sussiste incompatibilità alla prestazione dell'ufficio di testimone da parte di soggetto che abbia prestato, nello stesso procedimento, quello di interprete, non essendo una tale incompatibilità ricompresa tra quelle previste dall'art. 197...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37402 del 13 novembre 2006
«Il divieto di perizie sul carattere, sulla personalità e sulle qualità psichiche (indipendenti da cause patologiche) dell'imputato posto dall'art. 220, comma secondo, c.p.p. non si estende anche alla persona offesa-teste, la cui deposizione,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 794 del 27 gennaio 1996
«Il divieto di perizie sul carattere, sulla personalità e sulle qualità psichiche (indipendenti da cause patologiche) dell'imputato — posto dall'art. 220, comma 2, c.p.p. — non si estende anche alla persona offesa-teste, la cui deposizione —...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4526 del 6 febbraio 2002
«È incompatibile sia con l'ufficio di testimone (art. 197, lett. d), c.p.p.) sia con quello di consulente tecnico (art. 225, comma 3, c.p.p.) l'esperto di neuropsichiatria infantile che abbia partecipato quale ausiliario all'assunzione delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2075 del 29 gennaio 2013
«L'incapacità a testimoniare deve essere eccepita dalla parte interessata nell'immediatezza dell'assunzione della prova, non trattandosi di nullità rilevabile d'ufficio, sicché essa non può essere denunciata, per la prima volta, in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9353 del 8 giugno 2012
«Ne consegue che il procacciatore di affari non è incapace a testimoniare nella controversia relativa al pagamento del corrispettivo della fornitura di merci, non coinvolgendo la stessa il diritto del teste a percepire la provvigione per aver...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8246 del 30 agosto 1993
«L'inosservanza, da parte degli ufficiali di polizia giudiziaria addetti alle unità specializzate antidroga, della procedura prevista dall'art. 97, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 in tema di acquisto simulato di sostanze stupefacenti, può...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8962 del 3 ottobre 1997
«Proficuo è l'uso dell'indagine psicologica, che concerne due aspetti fondamentali: l'attitudine del bambino a testimoniare, sotto il profilo intellettivo ed affettivo, e la sua credibilità. Il primo consiste nell'accertamento della sua capacità di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35492 del 25 settembre 2007
«L'incapacità della parte offesa di un abuso sessuale di testimoniare per deficienze psichiche non determina automaticamente l'inattendibilità delle dichiarazioni accusatorie rese dalla vittima, ma impone che le stesse siano sostenute da altri...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16529 del 21 agosto 2004
«La valutazione in ordine all'attendibilità di un teste deve avvenire soprattutto in relazione, al contenuto della dichiarazione e non aprioristicamente per categorie, in quanto in quest'ultima ipotesi il giudizio sull'attendibilità sfocerebbe...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9553 del 1 luglio 2002
«In tema di incapacità a testimoniare, la sanatoria, prevista dall'art. 157, comma secondo, c.p.c., della nullità della deposizione resa da teste incapace, per decadenza della parte interessata dalla facoltà di eccepire il vizio, risponde a un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20652 del 25 settembre 2009
«In tema di prova per testimoni, poiché le nullità o decadenze derivanti dalla violazione delle disposizioni contenute negli artt. 244 e seguenti c.p.c. hanno natura relativa e sono sanate per acquiescenza delle parti, in quanto sono stabilite...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2101 del 8 marzo 1997
«L'inammissibilità di una prova testimoniale per contrasto con le norme che la vietano (artt. 2722 e 2725 c.c.) non è sanata dalla mancata tempestiva opposizione della parte interessata perché la sanatoria per acquiescenza riguarda soltanto le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16499 del 28 luglio 2011
«Colui che, a norma dell'art. 246 c.p.c., è incapace a testimoniare in un determinato giudizio perché titolare di un interesse che potrebbe legittimarlo a partecipare al giudizio medesimo, non riacquista la suddetta capacità per l'intervento di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11034 del 12 maggio 2006
«L'interesse che determina l'incapacità a testimoniare, ai sensi dell'art. 246 c.p.c., è solo quello giuridico, personale, concreto ed attuale, che comporta o una legittimazione principale a proporre l'azione ovvero una legittimazione secondaria ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9832 del 3 ottobre 1998
«L'interesse che dà luogo ad incapacità a testimoniare a norma dell'art. 246 c.p.c. è solo quello giuridico, personale, concreto ed attuale, che comporta o una legittimazione principale a proporre l'azione, ovvero una legittimazione secondaria ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3432 del 3 aprile 1998
«L'interesse a partecipare al giudizio previsto come causa d'incapacità a testimoniare dall'art. 246 c.p.c. si identifica con l'interesse a proporre la domanda e a contraddirvi previsto dall'art. 100 dello stesso codice, sicché deve ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9126 del 28 agosto 1993
«La capacità di testimoniare differisce dalla valutazione della attendibilità del teste operando su piani diversi, perché l'una, ai sensi dell'art. 246 c.p.c., dipende dalla presenza di un interesse giuridico (non di mero fatto) che potrebbe...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11377 del 16 maggio 2006
«L'incapacità a testimoniare, prevista dall'articolo 246 c.p.c., che si identifica con l'interesse a proporre la domanda o a contraddirvi di cui all'articolo 100 c.p.c., determina la nullità della deposizione e non può essere rilevata d'ufficio, ma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11083 del 11 giugno 2004
«Non sussiste incapacità del fallito a testimoniare nel giudizio di revocatoria fallimentare, non essendo egli titolare di un interesse giuridico, personale, concreto ed attuale che lo abiliti a partecipare al giudizio stesso (art. 246 c.p.c.), né...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9061 del 12 maggio 2004
«L'eccezione di incapacità a testimoniare deve essere sollevata in sede di assunzione della prova, o nella prima difesa successiva, o al più tardi dal momento della acquisita conoscenza della nullità stessa ove successiva, restando, in difetto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1840 del 7 febbraio 2003
«Qualora il giudice abbia respinto con ordinanza l'eccezione di incapacità a testimoniare tempestivamente sollevata, essa deve essere nuovamente riproposta in sede di precisazione delle conclusioni, chiedendo la revoca del provvedimento emesso; in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12634 del 15 novembre 1999
«Le disposizioni che comminano la nullità delle deposizioni testimoniali assunte in violazione del divieto di cui agli artt. 246 e 247 c.p.c. sono dettate nell'esclusivo interesse delle parti, sicché le nullità ivi previste si considerano sanate...»