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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2074 del 22 marzo 1985
«Per aversi incapacità naturale del testatore non è sufficiente che il normale processo di formazione ed estrinsecazione della volontà sia in qualunque modo alterato o turbato — come frequentemente avviene nel caso di grave malattia — ma è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10741 del 11 maggio 2009
«Ne consegue che il contratto stipulato tra una gestante, una struttura sanitaria ed un medico, avente ad oggetto la prestazione di cure finalizzate a garantire il corretto decorso della gravidanza, riverbera per sua natura effetti protettivi a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8704 del 9 agosto 1991
«I «minori» in favore dei quali l'art. 37, terzo comma, della Costituzione sancisce il diritto alla parità di trattamento retributivo a parità di lavoro rispetto agli altri lavoratori, con la conseguenza della nullità del patto della contrattazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3490 del 4 dicembre 1971
«La legge, allorché parla di minori, non può che far riferimento a coloro che non abbiano raggiunto la maggiore età e non abbiano quindi acquistato la capacità generale di agire. Le norme che prevedono ipotesi di capacità speciali, sono, quali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21748 del 16 ottobre 2007
«Nel consentire al trattamento medico o nel dissentire dalla prosecuzione dello stesso sulla persona dell'incapace, la rappresentanza del tutore è sottoposta a un duplice ordine di vincoli: egli deve, innanzitutto, agire nell'esclusivo interesse...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15862 del 7 luglio 2009
«Il criterio identificativo dei crediti il cui soddisfacimento può essere realizzato in via esecutiva sui beni conferiti nel fondo patrimoniale va ricercato non già nella natura delle obbligazioni (legale o contrattuale), ma nella relazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 903 del 24 marzo 1972
«Anche da un punto di vista strettamente processuale, quindi, l'emancipato ha la capacità di stare in giudizio ed al curatore spetta soltanto l'assistenza, con la conseguenza che è solo al minore, soggetto del rapporto processuale, che spetta il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4866 del 1 marzo 2010
«In materia di misure di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia, la legge 9 gennaio 2004, n. 6 ha configurato l'interdizione come istituto di carattere residuale, perseguendo l'obbiettivo della minor limitazione possibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12466 del 28 maggio 2007
«Nel corso del giudizio di interdizione o inabilitazione, spetta al giudice di merito di valutare, anche d'ufficio, ai sensi dell'art. 6 della legge n. 6 dei 2004, se trasmettere gli atti al giudice tutelare perché valuti l'opportunità di nominare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13584 del 12 giugno 2006
«L'amministrazione di sostegno introdotta nell'ordinamento dall'art. 3 della legge 9 gennaio 2004, n. 6 ha la finalità di offrire a chi si trovi nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi uno strumento di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2892 del 14 ottobre 1971
«La nomina del curatore provvisorio per l'esercizio del diritto di querela spettante ad un infermo di mente non va confusa con quella del tutore provvisorio che può essere disposta nel corso del giudizio d'interdizione ed alla quale soltanto si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4834 del 4 aprile 2002
«L'art. 75 c.p.c., nell'escludere la capacità processuale delle persone che non hanno il libero esercizio dei propri diritti, si riferisce solo a quelle che siano state legalmente private della capacità di agire con una sentenza di interdizione o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2176 del 27 maggio 1977
«Qualora il socio di una società in nome collettivo incorra in violazione del divieto di concorrenza, previsto dall'art. 2301 primo comma c.c., la legittimazione ad agire per il risarcimento dei danni, ai sensi del terzo comma della norma medesima,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7319 del 5 luglio 1993
«La capacità a transigere cui fa riferimento l'art. 1966 c.c., quale aspetto della capacità di agire, postula nel caso di transazione avente ad oggetto la determinazione dei confini tra due fondi, la proprietà del bene (salvo il caso di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26744 del 13 dicembre 2006
«La società di persone, anche se sprovvista di personalità giuridica, costituisce un distinto centro di interessi e di imputazione di situazioni sostanziali e processuali, dotato di una propria autonomia capacità processuale, sicché legittimato ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28711 del 3 dicembre 2008
«L'efficacia probatoria della confessione postula che essa sia resa da persona capace di disporre del diritto a cui i fatti confessati si riferiscono, ossia da persona che abbia la capacità e la legittimazione ad agire negozialmente riguardo alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4015 del 6 aprile 1995
«L'art. 2731 c.c. che lega l'efficacia probatoria della confessione alla capacità di disporre del diritto a cui i fatti si riferiscono, riguarda la capacità e la legittimazione ad agire e non la capacità processuale richiesta dall'art. 75 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22332 del 26 ottobre 2011
«L'amministrazione di sostegno - introdotta nell'ordinamento dall'art. 3 della legge 9 gennaio 2004, n. 6 - ha la finalità di offrire a chi si trovi nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi uno strumento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9353 del 8 giugno 2012
«L'incapacità a deporre prevista dall'art 246 c.p.c. si verifica solo quando il teste è titolare di un interesse personale, attuale e concreto, che lo coinvolga nel rapporto controverso, alla stregua dell'interesse ad agire di cui all'art. 100...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2480 del 14 giugno 1977
«L'incapacità processuale è collegata all'incapacità legale di agire di diritto sostanziale e non alla mera incapacità naturale. Pertanto, l'incapace naturale conserva la piena capacità processuale sino a che non sia stata pronunciata nei suoi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10229 del 18 ottobre 1997
«La capacità cui allude la disposizione in esame (prevista, in via di normalità, con riferimento ad enti destinati a svolgere rapporti commerciali di rilevanza nazionale) deve, poi, essere correlata non solo alla mera capacità di agire della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4793 del 29 aprile 1991
«L'agire come membro di un determinato gruppo, o come portatore di un determinato ruolo sociale, comporta, infatti, l'assunzione di responsabilità di saper riconoscere ed affrontare le situazioni ed i problemi inerenti a quel ruolo, secondo lo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 50155 del 31 dicembre 2004
«Il reato di procurata incapacità mediante somministrazione di sostanze stupefacenti, previsto dall'art. 613 c.p., non può concorrere con la rapina aggravata ai sensi del n. 2, comma terzo dell'art. 628 c.p., che riguarda il caso in cui la violenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10425 del 3 dicembre 1994
«L'art. 75 c.p.c., nell'escludere la capacità processuale delle persone che non hanno il libero esercizio dei propri diritti, si riferisce solo a quelle che siano state legalmente private della capacità di agire con una sentenza di interdizione o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9199 del 14 maggio 2004
«In tema di rappresentanza processuale delle persone giuridiche che, ai sensi dell'art. 75 c.p.c., spetta al soggetto al quale è conferita a norma di legge o dello statuto, la capacita di agire o resistere in giudizio in nome e per conto delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8426 del 25 agosto 1998
«La delibera dell'organo collettivo di un'associazione, richiesta per patto statutario, affinché il presidente dell'associazione stessa (o altro analogo organo), cui per legge compete la legitimatio ad processum, possa agire o resistere in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14260 del 19 giugno 2007
«L'autorizzazione del consiglio d'amministrazione di un ente al presidente ad agire o resistere in giudizio, che concorre ad integrare la capacità processuale dell'ente medesimo, costituendo una condizione dell'azione, può intervenire per tutto il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21811 del 11 ottobre 2006
«Qualora la società in liquidazione promuova il giudizio per mezzo del precedente amministratore, ormai privo di poteri rappresentativi, il vizio che ne consegue concerne la capacità processuale della medesima società, in quanto relativo alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21574 del 6 ottobre 2006
«La delibera dell'organo collettivo di un'associazione, richiesta per patto statutario, affinché il presidente dell'ente, cui per legge compete la legitimatio ad processum possa agire o resistere in giudizio, concorre ad integrare la capacità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12831 del 3 settembre 2003
«L'Avvocatura dello Stato, cui spetta, senza bisogno di mandato, la rappresentanza processuale delle amministrazioni dello Stato, anche se ad ordinamento autonomo, ha la capacità di compiere tutti gli atti processuali consentiti al difensore munito...»