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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11355 del 10 novembre 1994
«Ai sensi del comma 2 dell'art. 133 c.p. i precedenti penali e giudiziari del reo rilevano ai fini della determinazione della capacità a delinquere del colpevole e possono essere presi in considerazione per la commisurazione della pena, nel senso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6790 del 10 maggio 1990
«Per condotta successiva al reato, rilevante ai fini dell'art. 133 c.p., va considerato qualcosa di ulteriore e diverso rispetto alla mera cessazione della continuazione, che può essere dipesa anche da cause diverse dalla ridotta pericolosità del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38771 del 17 giugno 2014
«La rateizzazione della pena pecuniaria, ex art. 133 ter cod. pen., costituisce oggetto della discrezionalità del giudice ed è, pertanto, sottratta all'accordo delle parti in sede di applicazione della pena su richiesta delle stesse. Tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21874 del 28 maggio 2014
«La declaratoria di estinzione del reato per improseguibilità dell'azione penale per intervenuta remissione di querela, ritualmente accettata dal querelato, ha carattere pregiudiziale rispetto alle formule di proscioglimento riferibili ad altre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20432 del 18 maggio 2015
«Ai fini del computo della prescrizione rileva il momento della lettura del dispositivo della sentenza di condanna e non quello successivo del deposito della stessa. (In applicazione del principio, la Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2857 del 22 gennaio 2014
«Il reato di esercizio non autorizzato di intermediazione o interposizione di manodopera non è scindibile in una serie di fatti distinti in relazione ad ogni lavoratore e ad ogni giornata lavorativa, ma ha natura di reato permanente che si protrae...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40026 del 28 ottobre 2008
«Nel caso di reato permanente la cui condotta si sia interrotta e, successivamente, sia ripresa, la prescrizione inizia a decorrere dal momento di cessazione finale della condotta.»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 34505 del 1 settembre 2008
«In caso di reato continuato, qualora debba farsi applicazione della disciplina più favorevole dettata, per la prescrizione del reato, dall'art. 158 c.p., come modificato dalla L. 5 dicembre 2005 n. 251, il termine iniziale della prescrizione non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24330 del 16 giugno 2008
«In tema di prescrizione, ai fini dell'applicabilità della disciplina transitoria di cui all'art. 10, L. 7 dicembre 2005, n. 251, il momento della «pendenza » del giudizio di appello non coincide con quello della presentazione dell'atto di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19584 del 7 giugno 2006
«In tema di prescrizione del reato, la disciplina transitoria dettata dall'art. 10, comma terzo, della L. 5 dicembre 2005 n. 251, nella parte in cui esclude l'applicabilità dei termini che risultino più brevi per effetto delle nuove disposizioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14589 del 27 aprile 2006
«In tema di reato associativo, la declaratoria di improcedibilità dell'azione penale in relazione ad una parte del periodo di adesione al vincolo associativo interrompe la permanenza del reato per il periodo corrispondente, precludendo la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43006 del 28 novembre 2005
«La prescrizione del reato continuato inizia a decorrere dalla consumazione dell'ultimo dei reati uniti dal vincolo della continuazione, fermo restando il tempo di prescrizione proprio di ciascun reato, anche nell'ipotesi in cui il vincolo della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24527 del 1 luglio 2005
«Con riferimento al reato continuato, l'inizio del termine di prescrizione coincide con l'esaurimento della condotta, come previsto dall'art. 158 c.p. anche nell'ipotesi in cui il vincolo della continuazione non sia stato formalmente contestato, ma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46546 del 1 dicembre 2004
«In tema di prescrizione di reati, l'art. 158, primo comma c.p. ricollega l'inizio del decorso della prescrizione alla cessazione della continuazione, considerando il reato continuato come un'unità reale, non suscettibile di scomposizione nei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16023 del 6 aprile 2004
«La prescrizione del reato continuato inizia a decorrere dalla consumazione dell'ultimo dei reati uniti dal vincolo della continuazione, fermo restando il periodo prescrittivo proprio di ciascun reato. Tale vincolo non è scindibile, quando la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6840 del 18 febbraio 2004
«Qualora, con riferimento ad un reato permanente, nel capo di imputazione risulti indicata soltanto la data della denuncia e non anche quella di cessazione della condotta illecita, deve ritenersi che la consumazione del reato si sia protratta sino...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2843 del 27 gennaio 2004
«Il termine di prescrizione, nel caso di reato permanente la cui condotta costitutiva non risulti cessata in precedenza, decorre dalla data della sentenza di condanna in primo grado. (Fattispecie in tema di violazione degli obblighi di assistenza...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 32136 del 27 settembre 2002
«In tema di prescrizione, nonostante che l'art. 158 c.p., per il caso di continuazione, faccia decorrere il relativo termine, per ciascun reato, dalla data in cui la continuazione è cessata, deve ritenersi che, qualora sia ravvisabile, al momento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5097 del 28 aprile 2000
«Nell'ipotesi di riconoscimento della continuazione, può essere escluso il cumulo giuridico conseguente quando esso risulti più gravoso rispetto al cumulo materiale delle pene; ma non può essere escluso l'accertamento di sussistenza dell'unicità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11430 del 7 ottobre 1999
«In tema di prescrizione, l'epoca di consumazione del reato può essere desunta anche da indizi gravi, precisi e concordanti e da nozioni di comune esperienza. Pertanto in tema di violazioni di sigilli e di agevolazione colposa, può ritenersi in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7878 del 18 giugno 1999
«In tema di prescrizione dei reati, l'articolo 158, primo comma, c.p. ricollega l'inizio del decorso della prescrizione alla cessazione della continuazione e della permanenza, da un canto considerato il reato continuato come un'unità reale, non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29885 del 13 luglio 2015
«Qualora venga disposto un rinvio dell'udienza, in accoglimento di un'istanza difensiva di riunione ad altro processo pendente nello stesso stato e grado dinanzi al medesimo giudice, il corso della prescrizione è sospeso per tutta la durata del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4909 del 2 febbraio 2015
«Il rinvio dell'udienza per impedimento legittimo del difensore per contemporaneo impegno professionale determina la sospensione del corso della prescrizione fino ad un termine massimo di sessanta giorni a far capo dalla cessazione dell'impedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44261 del 30 ottobre 2013
«Il corso della prescrizione non rimane sospeso per la pendenza di altro procedimento penale relativo all'accertamento di un fatto logicamente pregiudiziale, quando si versa fuori dei casi di sospensione del processo penale espressamente previsti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29613 del 27 luglio 2010
«Nel procedimento a citazione diretta, il differimento dell'udienza su richiesta "in limine litis" del difensore ai fini di eventuale successiva istanza di rito abbreviato comporta la sospensione della prescrizione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18071 del 12 maggio 2010
«In tema di sospensione della prescrizione, il limite di sessanta giorni previsto dall'art. 159, comma primo, n. 3, c.p., non si applica nel caso in cui il differimento dell'udienza sia determinato dalla scelta del difensore di aderire alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25714 del 25 giugno 2008
«L'art. 10, comma 3, della L. n. 251 del 2005, nella parte in cui esclude l'applicazione dei termini più brevi ai processi pendenti in appello e in sede di legittimità, dev'essere interpretato in senso unitario, sicché l'esclusione riguarda tutte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16477 del 22 aprile 2008
«In tema di sospensione del corso della prescrizione del reato, qualora la disciplina introdotta in proposito dalla L. 5 dicembre 2005, n. 251 per il caso della sospensione del procedimento per legittimo impedimento del difensore comporti una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13350 del 28 marzo 2008
«I limiti di durata della sospensione dei termini della prescrizione del reato, quali previsti per il caso di rinvio del procedimento o del processo dall'art. 159, comma primo, n. 3, c.p., nella formulazione introdotta dall'art. 6 della legge 5...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7242 del 20 febbraio 2004
«La sospensione del corso della prescrizione, quando si connette — in applicazione del comma primo dell'art. 159 c.p. — ad una sospensione del procedimento imposta da una particolare disposizione di Legge, è condizionata dall'esatta applicazione di...»