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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9234 del 29 agosto 1995
«In tema di individuazione dalla norma più favorevole al reo, da applicare in caso di successione di leggi nel tempo, la disciplina più favorevole va individuata sulla base di un raffronto oggettivo fra le norme applicabili e non già in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7394 del 27 giugno 1994
«Il principio della retroattività della norma più favorevole posto dall'art. 2, terzo comma, c.p., che assicura al cittadino il trattamento penale più mite tra quello previsto dalla legge penale vigente al momento del fatto e quello previsto dalle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2336 del 22 giugno 1994
«Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di legge sopravvenute, ai sensi dell'art. 2 c.p., non è sufficiente che queste siano più favorevoli all'imputato in astratto, ma occorre che lo siano altresì in concreto, ossia non soltanto sulla base...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5011 del 19 gennaio 1993
«Il criterio della norma più favorevole al reo può essere utilizzato solo al fine di individuare la norma di diritto sostanziale applicabile al caso concreto, non quella processuale quale è, indubbiamente, quella disciplinante la competenza tra i...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3802 del 26 aprile 1983
«Il principio della retroattività degli effetti extrapenali, in conseguenza d'una legge che abbia trasformato in illeciti amministrativi le condotte punibili, non può operare allorquando il reato siasi già estinto, posto che diversamente si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26316 del 1 luglio 2008
«La normativa penalistica concernente la partecipazione italiana alle missioni internazionali all'estero prevista, nella specie, dal D.L. 10 luglio 2003 n. 165, conv., con modif., nella L. 1 agosto 2003 n. 219 e dalla L. 2 agosto 2006 n. 247 ha...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3905 del 27 marzo 2000
«Il regolamento CE n. 3274/93 del 29 novembre 1993, istitutivo del divieto di fornitura di taluni beni e servizi alla Libia, norma extrapenale integratrice del precetto penale, costituisce un complesso di norme eccezionali, in quanto derogatrici al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 595 del 9 giugno 1998
«Le norme che disciplinano l'applicazione di misure cautelari hanno carattere processuale, ma, per la loro influenza immediata sullo status libertatis, hanno rilevanza sostanziale, con la conseguenza che, in tale materia, si applicano le norme...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3489 del 3 marzo 1995
«Fra diversi decreti legge non esaminati dal Parlamento e succedutisi nel tempo sulla stessa materia senza soluzioni di continuità si verifica, ferma restando la loro precarietà, il fenomeno della cosiddetta successione di leggi nel tempo, regolato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 916 del 11 marzo 1994
«Allorché, successivamente alla sentenza che abbia applicato la pena su richiesta delle parti con riferimento a una pluralità di fatti legati dal vincolo della continuazione, decada, per mancata conversione, il decreto legge che aveva previsto come...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25256 del 16 giugno 2015
«In tema di stupefacenti, la reviviscenza dell'art. 73 d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, nel testo anteriore alle modifiche introdotte dal D.L. 30 dicembre 2005, n. 272, convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49, successivamente...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21375 del 15 ottobre 2011
«Il disposto dell'art. 155, comma 4, c.p.c., secondo cui la scadenza di un termine, se cade in un giorno festivo, è prorogata di diritto al primo giorno seguente non festivo, trova applicazione anche nel caso del termine per il deposito del ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38692 del 3 novembre 2010
«La fattispecie di cui all'art. 186, comma primo, lett. a), Cod. strada (guida in stato di ebbrezza con tasso alcoolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8) è stata depenalizzata dall'art. 33, comma quarto, L. n. 120 del 2010. (La Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3425 del 5 aprile 1996
«In applicazione della regola fondamentale di cui al comma 2 dell'art. 2 c.p., l'inosservanza dell'ordine di presentarsi ad un organo di polizia per l'esibizione di documenti attinenti alla circolazione dei veicoli - accertata prima dell'entrata in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19297 del 17 maggio 2007
«In tema di reati fallimentari, alle procedure concorsuali e penali avviate prima della data di entrata in vigore della L. n. 5 del 2006, che ha modificato la nozione di piccolo imprenditore contenuta nell'art. 1, comma secondo, L. fall., resta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45714 del 16 dicembre 2005
«La nuova figura di reato del falso in prospetto, prevista dall'art. 2623 c.c., nel testo introdotto dall'art. 1 del D.L.vo 11 aprile 2002 n. 61, non rientra nel novero delle fattispecie di reati societari, la cui consumazione costituisce requisito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37570 del 16 settembre 2015
«La nuova formulazione dell'art. 2622 cod. civ., introdotta dall'art. 11 della legge 27 maggio 2015, n. 69, si pone, quanto alla condotta di mancata esposizione in bilancio di poste attive effettivamente esistenti nel patrimonio sociale, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24270 del 13 luglio 2006
«Il rifiuto del servizio militare per ragioni di coscienza, posto in essere prima dell'entrata in vigore della L. 14 novembre 2000 n. 331, ove non sussistano le condizioni nelle quali, ai sensi dell'art. 2, comma primo, lett. f), di detta legge,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12316 del 31 marzo 2005
«L'abolizione del servizio militare di leva ridisegna la fattispecie penale del delitto di rifiuto della relativa prestazione eliminando il disvalore sociale della condotta incriminata. Ne consegue che l'art. 1, comma sesto, della legge 14 novembre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45159 del 8 novembre 2013
«L'abrogazione integrale della legge 7 marzo 2001 n. 78 (Tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale), operata dall'art. 2268, comma primo, del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, con effetto dall'8 ottobre 2010, ha determinato l'"abolitio"...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1455 del 8 novembre 2000
«L'abrogazione, ad opera dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, del reato di oltraggio a pubblico ufficiale previsto dall'art. 341 c.p. non dà luogo ad un fenomeno di successione di leggi penali nel tempo, quale previsto e disciplinato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3144 del 29 settembre 2000
«Attesa l'affinità tra l'abrogata figura criminosa dell'oltraggio a pubblico ufficiale e quella, tuttora valida, dell'ingiuria aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale della persona offesa (la quale si differenzia dalla prima esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1265 del 3 maggio 1996
«In tema di reati edilizi la richiesta ed il rilascio della concessione in sanatoria nei casi in cui nei confronti del richiedente sia già intervenuta sentenza definitiva di condanna sono esclusivamente quelli previsti dall'art. 38 comma 3 della L....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8352 del 19 luglio 2000
«Sussiste continuità normativa — valutabile, dopo l'abrogazione del principio di ultrattività penale (art. 24, comma 1, D.L.vo n. 507 del 1999), alla luce dell'art. 2 c.p. — tra il reato di irregolarità nella circolazione (art. 49 D.L.vo 26 ottobre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12918 del 26 marzo 2015
«In tema di successione di leggi penali, l'adesione di uno Stato all'Unione Europea non determina la non punibilità del delitto commesso anteriormente alla data di entrata in vigore del trattato di adesione, e consistente nel compimento di atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6392 del 8 febbraio 2008
«L'adesione della Romania alla Unione Europea a decorrere dal 1° gennaio 2007 non comporta l'applicabilità delle disposizioni di cui all'art. 2, commi secondo e quarto, c.p. con riferimento al reato previsto dall'art. 22, comma dodicesimo, D.L.vo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49666 del 28 dicembre 2004
«In tema di immunità previste dal diritto internazionale, poiché alla Repubblica del Montenegro non spetta, nell'ambito della comunità internazionale, la qualifica di Stato sovrano e di soggetto autonomo e indipendente (che fa capo solo allo Stato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1011 del 12 maggio 1998
«L'immunità, che comporta la sottrazione per taluni soggetti all'applicabilità delle sanzioni penali, costituendo un'eccezione al principio di obbligatorietà della legge penale, non può che derivare da disposizioni legislative ed è insuscettibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 469 del 19 gennaio 1994
«Le immunità dalla giurisdizione previste dalle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e consolari, ratificate e rese esecutive in Italia con L. 9 agosto 1967, n. 804, non sono limitate ai soli rappresentanti diplomatici veri e propri....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7409 del 24 giugno 2000
«È perseguibile in base alla legislazione italiana e davanti al giudice italiano la violazione di norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro accertata a bordo di una nave battente bandiera straniera, attraccata in un porto italiano,...»