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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13301 del 12 dicembre 1980
«L'alterazione della cambiale consiste nella sostituzione della data di scadenza originaria con altra più lontana, effettuata dal debitore senza il consenso di tutti i firmatari del titolo al fine di conseguire una proroga del termine di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12056 del 17 novembre 1980
«L'art. 491 c.p., che punisce la falsità in titoli di credito, configura, rispetto al delitto di falsità in scrittura privata, una circostanza aggravante e non un'ipotesi autonoma di reato, in quanto i documenti in esso elencati sono equiparati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2647 del 22 febbraio 1980
«Per quanto riguarda la cambiale falsificata, l'uso non si esaurisce nella girata o nella presentazione per l'incasso, ma comprende qualsiasi sua utilizzazione, come il porla a fondamento di un'azione giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9447 del 13 luglio 1978
«L'equiparazione quoad poenam dei titoli di credito trasmissibili per girata agli atti pubblici trova la sua giustificazione nella necessità di rafforzare la tutela di documenti che per loro natura sono destinati alla circolazione. Se, pertanto,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6873 del 9 giugno 1976
«L'autenticità dei titoli di credito trasferibili mediante girata è tutelata penalmente in vista del pericolo che la loro irregolare circolazione possa ledere anche diritti diversi da quelli dei loro originari negoziatori. Pertanto non vale ad...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 608 del 21 gennaio 1978
«Ad integrare l'elemento soggettivo del reato di falso in assegno, è sufficiente il semplice scopo di procurare a sé o ad altri una qualsiasi forma di utilità, patrimoniale o non patrimoniale, non essendo richiesto il fine ingiusto di arrecare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19502 del 7 giugno 2006
«In tema di falso, i certificati di deposito al portatore emessi da un istituto bancario non rientrano nella previsione di cui all'art. 458, secondo comma c.p., essendo configurabili, in relazione alla loro eventuale contraffazione o alterazione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5427 del 27 maggio 1993
«Colui che emette un assegno bancario, falsificando la firma del titolare del conto corrente risponde del delitto di falso previsto agli artt. 485 e 491 c.p. e non anche di quello di emissione di assegno senza autorizzazione. Ciò perché l'agente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6953 del 15 luglio 1981
«Il fine di procurarsi un vantaggio, nel delitto di falsità in titoli di credito previsto e punito dagli artt. 485 e 491 c.p. sussiste anche nel fatto di chi, falsificando la firma di girata su un assegno di conto corrente, intende superare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5540 del 3 giugno 1982
«Il reato di falsità in titolo di credito è, per effetto dell'art. 493 bis c.p., divenuto punibile a querela della persona offesa, come si evince dal capoverso della citata disposizione, la quale mantiene la procedibilità d'ufficio per le falsità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1145 del 13 gennaio 2014
«Integra il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico la falsa attestazione di distruzione accidentale della carta di identità effettuata mediante dichiarazione resa all'ufficio anagrafe del Comune, in quanto tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26698 del 19 giugno 2013
«Il delitto di falso ideologico di cui all'art. 483 c.p., in caso di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà finalizzata all'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, si perfeziona nel momento e nel luogo in cui la dichiarazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23587 del 30 maggio 2013
«Il delitto previsto dall'art. 483 c.p. sussiste solo se l'atto pubblico, nel quale la dichiarazione del privato è trasfusa, è destinato a provare la verità dei fatti attestati, e, cioè, quando una norma giuridica obbliga il privato a dichiarare il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9063 del 25 febbraio 2013
«Integra il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico (art. 483 cod. pen.) la falsa denuncia di smarrimento del passaporto, in quanto con essa si attesta in un atto pubblico un fatto del quale l'atto è destinato a provare la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42524 del 2 novembre 2012
«Risponde del reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) colui che falsamente attesti l'avvenuto completamento delle opere edilizie entro i termini utili per il rilascio della concessione in sanatoria anche...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2072 del 19 gennaio 2012
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, la condotta di colui che attesta falsamente, in una dichiarazione sostitutiva di certificazione ex art. 2 L. 4 aprile 1968, n. 15, il diritto al riconoscimento dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30099 del 28 luglio 2011
«Non integra il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.), la falsa attestazione di smarrimento di un libretto di deposito al portatore fatta in sede di ricorso, per la procedura di ammortamento, presentato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24866 del 21 giugno 2011
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.), la condotta di colui che, in sede di autocertificazione indirizzata al Consiglio superiore della magistratura e preordinata ad ottenere la nomina a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23211 del 9 giugno 2011
«Integra il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.), la condotta di colui che - in sede di dichiarazione allegata al contratto di fornitura di energia elettrica, stipulato con l'ENEL - attesti di adibire...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2088 del 18 gennaio 2010
«Non integra gli estremi dell'elemento soggettivo della fattispecie incriminatrice di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) la condotta di colui che, avendo riportato due sentenze di applicazione della pena,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5365 del 4 febbraio 2008
«Non integra il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) la condotta di colui che dichiari falsamente al notaio — in sede di redazione di un atto pubblico di donazione — di avere usucapito alcuni immobili...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3564 del 23 gennaio 2008
«Sussiste il falso innocuo quando esso si riveli in concreto inidoneo a ledere l'interesse tutelato dalla genuinità dei documenti e ciò quando non abbia la capacità di conseguire uno scopo antigiuridico, nel senso che l'infedele attestazione o la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42291 del 22 dicembre 2006
«È punibile ai sensi dell'art. 483 c.p., in forza del richiamo contenuto nell'art. 21 L. 7 agosto 1990 n. 241, la produzione, a sostegno di una richiesta di iscrizione nel registro degli esercenti il commercio, di un'autocertificazione falsamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11681 del 16 dicembre 1997
«L'attestazione al pubblico ufficiale di circostanze non veritiere in una dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio resa al pubblico ufficiale, integra il reato di falsità ideologica del privato in atto pubblico, di cui all'art. 483 c.p., pure...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7531 del 29 luglio 1997
«La valutazione di innocuità del falso commesso dal privato in atto pubblico, di cui all'art. 483 c.p., non può essere rapportata alla funzione che l'atto assume, quale elemento o requisito di valutazione per un diverso procedimento amministrativo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3560 del 23 gennaio 2008
«Integra il tentativo di falsità in registri (art. 56 e 484 c.p.), la condotta di colui che, in qualità di titolare di un'agenzia di «pratiche auto» lasci, nel registro sottoposto ad ispezione da parte dell'autorità di pubblica sicurezza, spazi in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10753 del 8 marzo 2004
«In materia di rifiuti, inserire « false indicazioni» che non hanno quindi alcuna corrispondenza nella realtà, nei registri di carico e scarico integra il reato di cui all'art. 484 c.p. (Fattispecie in cui la Corte di cassazione ha escluso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12630 del 4 dicembre 2000
«In tema di reati concernenti la vendita di armi, il delitto di commercio senza licenza può ritenersi integrato quando il titolare dell'autorizzazione ne violi i limiti imposti per qualità o quantità, mentre deve escludersi la sussistenza del reato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3331 del 16 marzo 2000
«Il bene tutelato dal reato ex art. 485 c.p., è costituito dalla fiducia che i consociati ripongono nella sicurezza della circolazione dei documenti e nella protezione degli specifici interessi connessi con la loro genuinità ed integrità; ne...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36369 del 7 ottobre 2011
«La falsificazione della fotocopia di una scrittura privata, mediante fotomontaggio (nella specie attraverso la manipolazione di un documento vero scannerizzato), integra il reato di falsità materiale in scrittura privata perché, salvo che...»