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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20464 del 13 maggio 2013
«Un processo celebrato nei confronti di cittadino straniero in uno Stato con cui non vigono accordi idonei a derogare alla disciplina dell'art. 11 c.p. non preclude la rinnovazione del giudizio in Italia per gli stessi fatti, non essendo il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16259 del 9 aprile 2013
«Il principio del "ne bis in idem" non è applicabile in relazione al provvedimento cautelare emesso ai sensi dell'art. 282 ter c.p.p. il cui contenuto contrasta con quello di un ordine di protezione contro gli abusi familiari precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5099 del 31 gennaio 2013
«Non è deducibile dinanzi alla Corte di cassazione la violazione del divieto del "ne bis in idem", in quanto è precluso, in sede di legittimità, l'accertamento del fatto, necessario per verificare la preclusione derivante dalla coesistenza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4796 del 7 febbraio 2012
«La preclusione del giudicato assolutorio, modulandosi sul dato formale dell'imputazione, involge tutto l'arco temporale della contestazione della permanenza, dal termine iniziale fino a quello finale se indicato, ovvero, nel caso di contestazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46368 del 17 dicembre 2008
«È inammissibile, per carenza d'interesse ad impugnare, il ricorso per cassazione avverso una sentenza d'improcedibilità per estinzione del reato per prescrizione ove l'impugnazione tenda ad ottenere la diversa formula dell'improcedibilità per "ne...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45815 del 11 dicembre 2008
«Il principio del "ne bis in idem" è applicabile anche nel procedimento di prevenzione, ma la preclusione del giudicato opera "rebus sic stantibus" e non impedisce l'esame di nuove e diverse circostanze, siano esse sopravvenute, anteriori o emerse...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45153 del 4 dicembre 2008
«È legittima la valutazione, con autonomo giudizio, di circostanze di fatto raccolte in altro procedimento conclusosi con una sentenza irrevocabile di assoluzione, in quanto la preclusione di un nuovo giudizio impedisce soltanto l'esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43806 del 24 novembre 2008
«In tema di applicazione di misure cautelari reali il principio del ne bis in idem è ostativo alla reiterazione della stessa misura solo quando l'autorità procedente sia chiamata a riesaminare nel merito quegli elementi che già siano stati ritenuti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43708 del 21 novembre 2008
«In tema di esecuzione il disposto di cui all'art. 669 c.p.p., relativo al caso che vi sia stata pluralità di sentenze per il medesimo fatto contro la stessa persona, non può trovare applicazione qualora la questione del ne bis in idem sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40971 del 31 ottobre 2008
«Non sussiste violazione del divieto di un secondo giudizio, stabilito dall'art. 649 c.p.p., qualora un soggetto, nei cui confronti l'azione penale sia stata esercitata con formulazione di imputazioni alternative, essendo stato assolto da una sola...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7385 del 22 febbraio 2007
«Il principio del ne bis in idem internazionale, previsto dall'art. 54 della Convenzione applicativa dell'Accordo di Schengen, può operare anche nel caso in cui, sullo stesso fatto e nei confronti dello stesso soggetto, sia intervenuta una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33077 del 4 ottobre 2006
«In tema di procedimento di prevenzione, la preclusione derivante da giudicato non opera come per la decisione di merito, in quanto la decisione di prevenzione non accerta la sussistenza di un fatto reato o la responsabilità di un soggetto, sicché,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21792 del 22 giugno 2006
«Il principio della preclusione processuale, derivante dal divieto del « ne bis in idem» sancito dall'art. 649 c.p.p., è operante, oltre che nel procedimento di cognizione, anche in sede esecutiva. Ne consegue che non è consentito al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15441 del 12 aprile 2001
«In tema di reato permanente, il divieto di un secondo giudizio riguarda la condotta delineata nell'imputazione ed accertata con sentenza, di condanna o di assoluzione, divenuta irrevocabile e non anche la prosecuzione della stessa condotta o la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6837 del 1 giugno 1999
«In tema di divieto di bis in idem, ove l'imputato sia stato assolto da una determinata imputazione, congiuntamente contestata assieme ad un'altra, relativa allo stesso fatto, nell'ambito del medesimo procedimento, sulla residua imputazione non ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6521 del 28 gennaio 1998
«Non costituisce violazione del principio ne bis in idem la rilevanza data a una sentenza di condanna emessa nei confronti del proposto che già abbia costituito il presupposto di una misura di prevenzione precedentemente inflitta, quando la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19491 del 16 ottobre 1997
«Nei delitti associativi l'effetto interruttivo della permanenza del reato deve ricollegarsi alla sentenza, anche non irrevocabile, che accerti la responsabilità dell'imputato, da ciò conseguendo che la porzione di condotta illecita successiva a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2149 del 6 marzo 1997
«Nel concorso formale di reati, in cui con un'unica azione si cagionano più eventi giuridici, il giudicato formatosi con riguardo ad uno di tali eventi non impedisce l'esercizio dell'azione penale in relazione ad un altro, a condizione che non si...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2970 del 16 novembre 1995
«L'art. 649 c.p.p. (divieto di un nuovo giudizio) attribuisce alla sentenza di condanna e di assoluzione che sia divenuta irrevocabile — cioè assistita dal cosiddetto giudicato formale — efficacia di giudicato sostanziale, inteso come vincolo a non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1316 del 30 maggio 1995
«È illegittima l'emissione del decreto di rinvio a giudizio dell'imputato da parte della corte militare d'appello, investita a seguito di impugnazione del P.M. avverso sentenza di non luogo a procedere emessa, ai sensi degli artt. 442 e 529 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12968 del 29 dicembre 1994
«Dalla sentenza di non luogo a procedere, emessa ai sensi dell'art. 425 c.p.p., pur se divenuta definitiva perché non più soggetta ad impugnazione, non derivano gli effetti preclusivi del secondo giudizio (art. 649, comma primo) se la revoca di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8 del 29 settembre 1994
«Poiché tutti i provvedimenti assunti, in materia penale, dalle singole sezioni della Corte di cassazione sono inoppugnabili e gli effetti preclusivi, conseguenti al riconoscimento del generale principio del ne bis in idem, sono estensibili ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3513 del 23 marzo 1994
«In materia di giudicato penale, il principio del ne bis in idem è posto dal legislatore con esclusivo riferimento alle decisioni giurisdizionali adottate a carico dell'imputato che siano connotate dal requisito della irrevocabilità, requisito da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5613 del 22 febbraio 1994
«Il principio della preclusione processuale, derivante dal divieto del ne bis in idem sancito dall'art. 649 c.p.p., è operante, oltre che nel procedimento di cognizione, anche in sede esecutiva, per cui non è consentito proporre nuovo incidente di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3586 del 7 febbraio 1994
«La regola del ne bis in idem presenta carattere generale essendo connaturata alla stessa ratio dell'ordinamento processuale e, pertanto, con i dovuti adattamenti, è applicabile alle procedure di cognizione e di esecuzione, al processum libertatis...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2631 del 19 marzo 1993
«Ai fini del divieto del bis in idem è irrilevante l'indicazione delle norme giuridiche violate nella sentenza che per prima è passata in giudicato. È decisiva, invece, affinché operi la preclusione di cui agli artt. 90 c.p.p. del 1930 e 649 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2312 del 4 febbraio 1992
«Il decreto di archiviazione è provvedimento per il quale non è prevista impugnazione di sorta (salvo, eventualmente, il caso previsto dall'art. 409, ultimo comma, c.p.p., ritenuto estensibile al decreto di archiviazione per l'ipotesi dell'omesso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26725 del 19 giugno 2013
«In tema di associazione per delinquere di stampo mafioso, non può invocarsi il principio del "ne bis in idem" quando la partecipazione all'associazione venga desunta anche dalla commissione di altro reato per il quale sia già intervenuta condanna...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6628 del 8 febbraio 2000
«Il principio della preclusione processuale trova applicazione anche nel procedimento di sorveglianza, in forza dell'art. 666, secondo comma, c.p.p., richiamato dall'art. 678 stesso codice, che sancisce l'inammissibilità della successiva istanza,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4071 del 29 ottobre 1998
«Per medesimo fatto, ai fini di cui all'art. 649 c.p.p. (Divieto di un secondo giudizio), deve intendersi ciò che risulta dai suoi elementi costitutivi e, cioè la condotta, evento e nesso di causalità. Quindi, mentre nel reato di cui all'art. 416...»