Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5099 del 31 gennaio 2013

(1 massima)

(massima n. 1)

Non č deducibile dinanzi alla Corte di cassazione la violazione del divieto del "ne bis in idem", in quanto č precluso, in sede di legittimitā, l'accertamento del fatto, necessario per verificare la preclusione derivante dalla coesistenza di procedimenti iniziati per lo stesso fatto e nei confronti della stessa persona, e non potendo la parte produrre documenti concernenti elementi fattuali, la cui valutazione č rimessa esclusivamente al giudice di merito.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.