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              Cassazione penale, Sez. VI,              sentenza n. 44358 del 30 ottobre 2019
            
          
          
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, le fattispecie previste dall'art. 570, comma secondo, cod. pen. costituiscono autonome figure di reato rispetto alle ipotesi contemplate al comma primo, sicché, per effetto della...»
         
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 6460 del  6 marzo 2019
            
          
          
«In tema di prova documentale, il procedimento di verificazione di cui agli artt. 214 e 215 c.p.c. ha la funzione di accertare l'autenticità della scrittura privata o della sottoscrizione disconosciuta allo scopo di consentire alla parte che vi ha...»
         
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              Cassazione penale, Sez. V,              sentenza n. 28554 del 19 giugno 2007
            
          
          
«Nella determinazione della pena agli effetti dell'applicazione di misure cautelari personali, qualora concorrano circostanze aggravanti e attenuanti delle quali si debba tener conto a norma dell'art. 278 cod. proc. pen., si deve far ricorso al...»
         
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              Cassazione penale, Sez. I,              sentenza n. 18874 del 15 giugno 2020
            
          
          
«In tema di esecuzione, nel caso di patteggiamento della pena in appello che abbia condotto ad una riforma della sentenza di primo grado esclusivamente "quoad poenam", la competenza "in executivis" spetta al giudice di primo grado, mentre spetta al...»
         
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              Cassazione penale, Sez. IV,              sentenza n. 10134 del 20 ottobre 2020
            
          
          
«Il giudice che accerti la capacità di intendere e di volere del minore infradiciottenne non ha alcun potere discrezionale nell'operare la diminuzione della pena ai sensi dell'art. 98 cod. pen., in quanto tale disposizione prevede l'obbligatorietà...»
         
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              Cassazione penale, Sez. II,              sentenza n. 17347 del 26 gennaio 2021
            
          
          
«In tema di concorso di circostanze del reato, il giudizio di bilanciamento ha carattere unitario e riguarda tutte le circostanze coinvolte nel procedimento di comparazione, sia quelle comuni che ad effetto speciale, in quanto la disciplina...»
         
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              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 9468 del  4 aprile 2019
            
          
          
«In tema di licenziamento nullo perché ritorsivo, il motivo illecito addotto ex art. 1345 c.c. deve essere determinante, cioè costituire l'unica effettiva ragione di recesso, ed esclusivo, nel senso che il motivo lecito formalmente addotto risulti...»
         
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              Cassazione penale, Sez. Unite,              sentenza n. 877 del 14 luglio 2022
            
          
          
«La pena determinata a seguito dell'erronea applicazione del giudizio di comparazione tra circostanze eterogenee concorrenti è illegale soltanto nel caso in cui essa ecceda i limiti edittali generali previsti dagli artt. 23 e seguenti, nonché 65 e...»
         
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              Cassazione penale, Sez. I,              sentenza n. 28109 del 11 giugno 2021
            
          
          
«Il giudizio di comparazione tra circostanze previsto dall'art. 69 cod. pen. ha carattere unitario e non è pertanto consentito operare il bilanciamento tra le attenuanti ed una sola delle aggravanti, dovendosi invece procedere alla simultanea...»
         
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              Cassazione penale, Sez. VI,              sentenza n. 42568 del 28 settembre 2022
            
          
          
«In tema di concorso di circostanze del reato, qualora, tra le circostanze attenuanti da bilanciare con la recidiva reiterata, ve ne sia una per la quale non opera il divieto di prevalenza previsto dall'art. 69, comma quarto, cod. pen. - nella...»
         
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              Cassazione civile, Sez. I,              ordinanza n. 12662 del  9 maggio 2024
            
          
          
«I comportamenti reattivi del coniuge che sfociavano in azioni violente e lesive dell'incolumità fisica dell'altro coniuge rappresentano, in un giudizio di comparazione al fine di determinare l'addebito della separazione, causa determinante...»
         
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              Cassazione civile, Sez. I,              ordinanza n. 30721 del 29 novembre 2024
            
          
          
«In tema di violazione dei doveri coniugali, le condotte violente perpetrate ai danni del coniuge sono idonee non solo a fondare la pronuncia di separazione, ma anche a fondare per sé sole, quand'anche concentratesi in un unico episodio di...»
         
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 251 del 15 novembre 2012
            
          
          
«È costituzionalmente illegittimo, in riferimento agli art. 3, 25 comma 2 e 27 comma 3 cost., l'art. 69 comma 4 c.p., come sostituito dall'art. 3 l. 5 dicembre 2005 n. 251 (Modifiche al codice penale e alla l. 26 luglio 1975 n. 354, in materia di...»
         
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 105 del 18 aprile 2014
            
          
          
«Va dichiarata l'illegittimità costituzionale, per violazione dei principi di offensività, uguaglianza e proporzionalità, dell'art. 69 comma 4 c.p., come sostituito dall'art. 3 l. 5 dicembre 2005 n. 251 (Modifiche al codice penale e alla legge 26...»
         
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 106 del 18 aprile 2014
            
          
          
«Va dichiarata l'illegittimità costituzionale, per violazione dei principi di offensività, uguaglianza e proporzionalità, dell'art. 69, quarto comma, c.p., come sostituito dall'art. 3 della legge 5 dicembre 2005, n. 251 (Modifiche al codice penale...»
         
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 10944 del 23 aprile 2024
            
          
          
«In materia di servitù di passaggio coattivo, l'esenzione prevista dall'art. 1051, comma 4, c.c., in favore di case, cortili, giardini e aie ad esse attinenti - che opera nel solo caso in cui il proprietario del fondo intercluso abbia la...»
         
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              Cassazione penale, Sez. I,              sentenza n. 22253 del 17 aprile 2024
            
          
          
«Ai fini della revoca della detenzione domiciliare concessa nel caso in cui potrebbe essere disposto il rinvio obbligatorio o facoltativo della pena per motivi di salute, deve essere rinnovata, alla luce degli elementi sopravvenuti, la comparazione...»