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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2389 del 14 ottobre 1992
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 548 c.p.p., per asserito contrasto con l'art. 24 Cost., nella parte in cui non prevede la notificazione della sentenza al difensore nominato dall'imputato dopo la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3223 del 15 giugno 1999
«Qualora il giudice ritardi il deposito della motivazione della sentenza, senza aver preventivamente indicato un termine nel dispositivo letto in udienza, ai sensi dell'art. 544, comma terzo, c.p.p., il termine di impugnazione è quello di trenta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23958 del 25 maggio 2004
«È abnorme, in quanto incompatibile con i principi generali dell'ordinamento e causa di una stasi del procedimento non altrimenti superabile se non con la risoluzione del conflitto, l'ordinanza del Tribunale monocratico che, investito della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19494 del 27 aprile 2004
«Nel caso di rigetto della richiesta di archiviazione, con ordine di formulazione dell'imputazione, spetta al pubblico ministero, una volta adempiuto a tale incombente, emettere il decreto di citazione a giudizio, ove trattisi di reati per i quali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41912 del 4 novembre 2003
«Non è abnorme il provvedimento con il quale il Gip, ordinata la formulazione dell' imputazione coatta per un reato ricompreso tra quelli per cui, ai sensi dell'art. 550 c.p.p., si deve procedere a citazione diretta a giudizio, disponga la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33943 del 10 ottobre 2002
«Non è abnorme il provvedimento del giudice del dibattimento che, a norma del terzo comma dell'art. 550 c.p.p., disponga la trasmissione degli atti al P.M. nel caso in cui sia stata esercitata l'azione penale con citazione diretta per un reato per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31036 del 18 settembre 2002
«Non è qualificabile come abnorme, e non è pertanto suscettibile di essere direttamente impugnata con ricorso per cassazione, l'ordinanza con cui il tribunale, in sede di convalida dell'arresto, ha ritenuto la nullità della delega conferita dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3716 del 27 gennaio 2009
«Non è abnorme, e quindi non è ricorribile per cassazione, il provvedimento con cui il giudice del dibattimento, rilevata la mancata notificazione all'imputato dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, dichiara la nullità del decreto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45383 del 5 dicembre 2008
«Non è abnorme, e pertanto non può essere oggetto di ricorso immediato per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice dell'udienza preliminare - ritenendo, quand'anche erroneamente, la necessità che l'avviso previsto dall'art. 415 bis...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33867 del 5 settembre 2007
«È abnorme, perché dà luogo ad una stasi del procedimento non altrimenti sanabile se non con il ricorso per cassazione, il provvedimento del giudice del dibattimento che dichiari la nullità del decreto di citazione a giudizio menzionante...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37594 del 23 settembre 2004
«Non è abnorme, e non può quindi essere oggetto di ricorso per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice di pace, rilevata la mancata nomina, nel decreto di citazione a giudizio, di un difensore d'ufficio all'imputato non assistito da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17888 del 16 aprile 2004
«Non costituisce motivo di nullità del decreto di citazione a giudizio l'erronea indicazione della data del commesso reato, trattandosi di mera irregolarità che non impedisce all'imputato di formulare in modo compiuto ed efficace le proprie difese...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1238 del 20 gennaio 2004
«L'avviso di conclusione delle indagini preliminari deve essere notificato, in applicazione del primo comma dell'art. 415 bis c.p.p., tanto alla persona sottoposta alle indagini che al suo difensore, di talché, quando detto difensore non risulti in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44159 del 19 novembre 2003
«La nullità del decreto di citazione a giudizio prevista dall'art. 552, comma 2, c.p.p. per il caso in cui l'imputato, avendo fatto tempestiva richiesta di rendere l'interrogatorio ai sensi dell'art. 375, comma 3 c.p.p., non sia stato invitato a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11916 del 23 marzo 2002
«Il provvedimento con il quale il giudice monocratico dichiari la nullità del decreto di citazione a giudizio per l'erroneità delle indicazioni relative alla facoltà dell'imputato di ricorrere ai procedimenti speciali, disponendo la restituzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2639 del 27 gennaio 2004
«Il decreto di citazione a giudizio davanti al tribunale in composizione monocratica emesso a seguito di opposizione a decreto penale dev'essere notificato con l'osservanza del termine dilatorio di sessanta giorni previsto dall'art. 552 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38186 del 14 novembre 2002
«Deve ritenersi nullo, ai sensi dell'art. 552, comma 2, c.p.p., il decreto di citazione a giudizio emesso dal pubblico ministero nel quale l'avviso all'imputato della possibilità di avvalersi di riti alternativi o di presentare domanda di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 28807 del 26 luglio 2002
«Nel caso di nullità della notificazione del decreto di citazione o di inosservanza del termine stabilito dall'art. 552, comma 3, c.p.p., il giudice del dibattimento deve provvedere egli stesso a rinnovare la notifica, e non può disporre la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4090 del 5 febbraio 2002
«Non è abnorme il provvedimento con cui il giudice annulla — con restituzione degli atti al Pubblico ministero — il decreto di citazione a giudizio emesso dopo l'entrata in vigore della legge 16 dicembre 1999, n. 479 e recante l'indicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39687 del 7 novembre 2001
«Non è abnorme e, quindi, non può essere autonomamente impugnata l'ordinanza con cui il giudice del dibattimento, nel procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, constatata la mancata comparizione dell'imputato e verificata la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34613 del 24 settembre 2001
«Non è qualificabile come abnorme, ma è, al contrario, legittimo il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento dichiari la nullità del decreto di citazione a giudizio — emesso e depositato dal pubblico ministero in cancelleria, ma non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26211 del 27 giugno 2001
«Il decreto di citazione emesso in data antecedente alla novazione legislativa di cui alla legge 16 dicembre 1999 n. 479 — che ha spostato fino alla dichiarazione di apertura del dibattimento la facoltà di richiedere le definizioni alternative del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45818 del 23 novembre 2012
«La mancata sottoscrizione del decreto di citazione a giudizio da parte dell'ausiliario del pubblico ministero costituisce mera irregolarità e non comporta alcuna nullità, in quanto non é espressamente prevista dall'art. 552, comma secondo, c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26630 del 12 luglio 2002
«Non è causa di nullità la mancata indicazione, nel decreto di citazione a giudizio emesso ai sensi dell'art. 552 c.p.p., della sezione dell'organo giudicante davanti alla quale il giudizio dev'essere tenuto.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3506 del 25 febbraio 1998
«Attesa la maggior semplicità e speditezza del giudizio pretorile, le esigenze del contraddittorio in relazione alla decisione di archiviazione sono soddisfatte anche senza lo svolgimento di una udienza in camera di consiglio, ma soltanto in base...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1604 del 23 maggio 1994
«È abnorme il provvedimento del giudice del dibattimento (nella specie pretore) che dichiari la nullità dell'ordinanza con cui il Gip abbia rigettato la richiesta di archiviazione del pubblico ministero restituendogli gli atti e imponendogli la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4473 del 2 dicembre 1992
«L'ordinanza con la quale il G.I.P. presso la pretura rigetta la richiesta di archiviazione e dispone che il P.M. formuli l'imputazione non è impugnabile, stante il principio della tassatività delle impugnazioni, posto dall'art. 568 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3824 del 19 novembre 1994
«In materia di richiesta di archiviazione rivolta dal P.M. al Gip nel procedimento pretorile, il thema decidendum che investe il giudice richiesto dell'archiviazione non si modella in funzione dell'ordinario dovere di pronunciarsi su di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1378 del 7 aprile 1995
«È da considerarsi abnorme la decisione con la quale il Gip presso la pretura, a fronte della richiesta del P.M. di emettere decreto di archiviazione per essere ignoti gli autori del reato, invece di adottare alcuno dei provvedimenti che il codice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2085 del 3 luglio 2000
«La dichiarazione di apertura del dibattimento fatta dal pretore che si sia, poi, avveduto di una causa di incompatibilità ed abbia rinviato il giudizio ad altra udienza davanti a un giudice diverso dello stesso ufficio giudiziario, non è di...»