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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34537 del 24 settembre 2001
«Ai fini del ripristino, determinato da soppravvenuta condanna, della custodia cautelare nei confronti di imputato scarcerato per decorrenza dei termini, la sussistenza del pericolo di fuga non può essere ritenuta né sulla base della presunzione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 982 del 22 marzo 1999
«In tema di misure cautelari, la determinazione della durata delle stesse è necessaria solo nel caso in cui il provvedimento restrittivo venga emesso unicamente per tutelare la genuinità della prova e non anche quando detta esigenza sia concorrente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39897 del 23 ottobre 2008
«La presunzione normativa dell'adeguatezza della misura della custodia cautelare in carcere nei casi in cui sussistano gravi indizi di colpevolezza per un delitto di criminalità mafiosa superabile solo in forza di elementi concreti e specifici dai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43572 del 24 dicembre 2002
«In tema di revoca della custodia cautelare in carcere applicata nei confronti dell'indagato del delitto di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.), l'art. 275, comma 3 c.p.p. pone una presunzione di pericolosità sociale che può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2955 del 16 settembre 1998
«Una volta che il giudice, nel disporre il provvedimento di coercizione personale, abbia ritenuto sussistente l'esigenza cautelare di prevenire la reiterazione del reato, non sussiste obbligo di motivazione sul divieto di disporre la custodia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1463 del 11 giugno 1996
«Deve ritenersi adeguatamente motivato il provvedimento restrittivo della libertà personale che illustri i motivi per i quali si ritiene sussistente il pericolo concreto di reiterazione del reato e non faccia esplicito riferimento alla prevedibile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 985 del 28 maggio 1996
«Qualora il delitto addebitato al ricorrente sia compreso fra quelli indicati dall'art. 275, comma 3, c.p.p., nel testo sostituito dall'art. 5 della L. n. 332 del 1995, la motivazione in ordine al tempus commissi delicti non è richiesta, operando...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1241 del 10 maggio 1996
«In tema di motivazione del provvedimento che dispone la custodia cautelare la precisazione introdotta nell'art. 292 n. 2 lett. c) dall'art. 9 comma 1 L. 8 agosto 1995 n. 332 nella parte in cui si dispone che debbano essere esposte «le concrete e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1250 del 7 giugno 1995
«In materia di misure cautelari, non occorre una separata motivazione specifica sul diniego di sostituzione di una misura con altra minore, quando il giudice motivi in merito alla idoneità di quella più grave come l'unica adeguata al caso concreto.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16085 del 22 aprile 2011
«Il principio di proporzionalità, al pari di quello di adeguatezza di cui all'art. 275, comma 2, c.p.p., opera come parametro di commisurazione delle misure cautelari alle specifiche esigenze ravvisabili nel caso concreto, tanto al momento della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1213 del 10 gennaio 2013
«In tema di misure cautelari personali, il riconoscimento, nel giudizio di merito, dell'attenuante della collaborazione con la giustizia (art. 8 D.L. n. 152 del 1991, conv. in legge n. 203 del 1991), pur consentendo il superamento della presunzione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38615 del 13 ottobre 2008
«In tema di criteri di scelta delle misure cautelari, è legittimo il riferimento alle specifiche modalità e circostanze del fatto ai fini della motivazione circa l'applicazione della custodia in carcere, costituendo la condotta tenuta dal soggetto,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2170 del 14 gennaio 1999
«In tema di esigenze cautelari, l'adeguatezza della misura in concreto applicata va valutata anche con riferimento alla prognosi di spontaneo adempimento da parte dell'indagato degli obblighi e delle prescrizioni che a detta misura cautelare siano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2925 del 19 novembre 1996
«Ai fini della riconduzione della pena in limiti compatibili con la concedibilità della sospensione condizionale, in relazione alla scelta della misura cautelare da adottare, deve in ogni caso escludersi che il giudice possa tener conto della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1227 del 15 maggio 1995
«In tema di misure cautelari, gli artt. 275 comma secondo e 299 comma secondo c.p.p. — in attuazione della direttiva impartita dall'art. 2 n. 59 della legge delega n. 81/1987 — stabiliscono che il giudice valuti la ragionevolezza del permanere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12500 del 3 aprile 2012
«I principi di proporzionalità, adeguatezza e gradualità, dettati dall'art. 275 cod. proc. pen. per le misure cautelari personali, sono applicabili anche alle misure cautelari reali, costituendo oggetto di valutazione preventiva non eludibile da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4377 del 1 febbraio 2012
«La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma terzo, c.p.p. anche per il delitto di violenza sessuale di gruppo (art. 609 octies c.p.), dev'essere interpretata alla luce della sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34475 del 22 settembre 2011
«La presunzione di adeguatezza esclusiva della misura della custodia cautelare in carcere di cui all'art. 275, comma terzo, c.p.p. non opera in relazione al reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti costituita al fine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8704 del 4 marzo 2010
«L'estensione della presunzione legale di inadeguatezza di misure cautelari diverse da quella carceraria introdotta dal D.L. 23 febbraio 2009, n. 11 (convertito con modificazioni dalla L. n. 38 del 2009) deve trovare applicazione, in forza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7654 del 25 febbraio 2010
«Nei confronti dell'imputato scarcerato a seguito della sentenza di proscioglimento o di assoluzione pronunziata nel primo grado di giudizio e successivamente condannato per il medesimo fatto in appello, può essere ripristinata la custodia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45846 del 30 novembre 2009
«Il principio del "tempus regit actum" giustifica l'estensione ai processi già in corso al momento di entrata in vigore del D.L. n. 11 del 2009, conv. con modd. dalla L. n. 38 del 2009, che ha novellato l'art. 275, comma terzo, c.p.p. della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45008 del 24 novembre 2009
«L'estensione della presunzione legale di inadeguatezza di misure cautelari diverse da quella carceraria, operata dall'art. 2, comma primo, lett. a), del D.L. 23 febbraio 2009, n. 11 (convertito con modd. dalla L. n. 38 del 2009) in relazione ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45012 del 24 novembre 2009
«In tema di misure cautelari personali, la modifica dell'estensione della presunzione legale di inadeguatezza di misure diverse da quella custodiale, introdotta dal D.L. n. 11 del 2009 (convertito nella L. n. 38 del 2009), è previsione di carattere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44180 del 18 novembre 2009
«La modifica dell'art. 275, comma terzo, c.p.p., operata dall'art. 2, comma primo, lett. a) D.L. 23 febbraio 2009, n. 11, conv. dalla L. 23 aprile 2009 n. 38, che ha introdotto l'obbligo di disporre la misura della custodia in carcere in presenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41378 del 28 ottobre 2009
«L'estensione anche all'omicidio volontario della presunzione di inadeguatezza di misure cautelari diverse dalla custodia in carcere, disposta con D.L. 23 febbraio 2009 n. 11 (misure urgenti in materia di sicurezza pubblica, di contrasto alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40009 del 14 ottobre 2009
«La modifica dell'art. 275, comma terzo, c.p.p., operata dall'art. 2, comma primo, lett. a) D.L. 23 febbraio 2009, n. 11, conv. dalla L. 23 aprile 2009 n. 38, che ha introdotto l'obbligo di disporre la misura della custodia in carcere in presenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30786 del 23 luglio 2009
«È legittima la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere per il reato di violenza sessuale, commesso antecedentemente all'entrata in vigore del D.L. 23 febbraio 2009 (conv. con modd. in L....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46060 del 12 dicembre 2008
«In tema di custodia cautelare in carcere applicata nei confronti dell'indagato del delitto d'associazione di tipo mafioso, l'art. 275, comma terzo, c.p.p. pone una presunzione di pericolosità sociale che può essere superata solo quando sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 305 del 10 gennaio 2007
«In tema di revoca della custodia cautelare in carcere applicata nei confronti dell'indagato del delitto di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis), l'art. 275, comma terzo, c.p.p. pone una presunzione di pericolosità sociale che può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45379 del 23 novembre 2004
«In tema di valutazione delle esigenze cautelari, ai fini del giudizio circa l'intervenuta dissociazione di taluno da un organismo di natura criminale (nella specie, banda armata), non può considerarsi, di per sè, determinante, in senso negativo,...»