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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16952 del 4 maggio 2010
«Sussiste la circostanza aggravante del nesso teleologico (art. 61, comma primo, n. 2 c.p.) nel caso in cui sia provocata una lesione per procurarsi l'impunità a seguito del tentativo di impossessamento di cosa mobile altrui. (In applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23176 del 17 maggio 2004
«Concorre nel delitto di falso ideologico in atto pubblico, proprio del pubblico ufficiale, anche il privato che abbia agito per il medesimo fine, sia intervenendo all'atto, sia istigando il pubblico ufficiale o rafforzandone il proposito delittuoso.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1465 del 7 febbraio 1987
«In tema di aggravante di cui al n. 3 dell'art. 61 c.p. il convincimento del giudice in ordine alla effettiva previsione dell'evento da parte dell'imputato può essere concretamente desunto da ogni elemento idoneo, oggettivo o soggettivo, tra cui,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12372 del 5 novembre 1986
«Ricorre la circostanza aggravante dell'avere, nei delitti colposi agito nonostante la previsione dell'evento, di cui all'art. 61, n. 3, c.p., quando l'evento, non voluto né considerato di sicuro accadimento, si presenti come altamente possibile e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 208 del 5 gennaio 2006
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, il rispetto del limite della continenza che integra la scriminante del diritto di critica (art. 51 c.p.) richiede che il pieno soddisfacimento delle ragioni dell'informazione non debordi oltre la necessità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43451 del 3 dicembre 2001
«In tema di diffamazione col mezzo della stampa, sussiste la scriminante del diritto di cronaca nell'ipotesi in cui il curatore di un libro antologico, allo scopo di rendere e descrivere fedelmente il contesto socio-culturale cui gli autori dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1914 del 21 gennaio 2011
«Ai fini dell'accertamento della sussistenza della scriminante dell'esercizio del diritto di critica politica, il giudice deve considerare sia l'estrema opinabilità degli argomenti che la sostengono, sia la possibilità che i giudizi siano espressi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46107 del 1 dicembre 2009
«In tema di diffamazione, le critiche di scarsa professionalità e inadeguatezza pubblicamente rivolte a un pubblico ufficiale, sempre che non abbiano modalità e contenuti insultanti, esprimono giudizi di valore attingenti l'agire pubblico del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10135 del 12 marzo 2002
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, l'esercizio della critica per assumere rilievo scriminante nei confronti di un'offesa deve essere esercitato nei limiti del diritto costituzionalmente garantito, sicché restano ugualmente punibili le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13563 del 22 dicembre 1998
«In tema di diffamazione con il mezzo della stampa è configurabile l'esimente dal diritto di satira, distinto da quelli di cronaca e di critica, che mira all'ironia sino al sarcasmo e comunque all'irrisione di chi esercita un pubblico potere, in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35997 del 7 ottobre 2010
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante della minorata difesa, l'età avanzata della vittima del reato, a seguito delle modificazioni legislative introdotte dalla L. n. 94 del 2009, è rilevante nel senso che impone al giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6318 del 26 giugno 1986
«Ai fini della configurabilità dell'aggravante di aver commesso il reato durante lo stato di latitanza, di cui all'art. 61, n. 6, c.p., occorre la consapevolezza da parte del colpevole di essere ricercato. Tale conoscenza non può ritenersi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14856 del 15 novembre 1990
«L'illecito penale, è sempre «immorale» per definizione ma moralmente apprezzabili possono essere i motivi che lo hanno determinato, i quali vanno quindi valutati nella loro autonoma rilevanza quando si faccia questione della ricorrenza o meno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51237 del 10 dicembre 2014
«Ai fini della configurabilità della circostanza attenuante della provocazione, pur nella forma c.d. per accumulo, si richiede la prova dell'esistenza di un fattore scatenante che giustifichi l'esplosione, in relazione ed in occasione di un ultimo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2784 del 5 marzo 1994
«Ai fini del riconoscimento della circostanza attenuante della provocazione, per stabilire l'adeguatezza psicologica della condotta alla afflizione determinata nell'agente dall'altrui comportamento, il giudice di merito non può limitare l'esame...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7005 del 14 luglio 1993
«Nel caso in cui l'imputato invochi la concessione della circostanza attenuante della provocazione ed alleghi il fatto ingiusto collegato all'evento, è a carico del giudice stabilire se sussista un nesso tra fatto ingiusto e condotta offensiva...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8530 del 25 febbraio 2015
«La concessione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, presuppone necessariamente che il pregiudizio cagionato sia lievissimo, ossia di valore economico pressoché irrilevante: ai fini dell'accertamento della tenuità del danno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13575 del 24 marzo 2014
«Ai fini della valutazione della configurabilità della circostanza attenuante di cui all'art. 62, comma primo, n. 4, c.p., il giudice deve avere riguardo soltanto al "danno patrimoniale" (nel quale rientra anche quello fisico o morale procurato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2970 del 27 gennaio 2011
«La circostanza attenuante comune dell'attivo ravvedimento (art. 62, comma primo, n. 6, seconda ipotesi, c.p.) non è applicabile ai reati contro il patrimonio, in quanto si riferisce esclusivamente all'elisione o all'attenuazione di quelle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20303 del 30 aprile 2004
«In tema di circostanze attenuanti comuni, con riferimento all'ipotesi di cui all'art. 62 n. 4 c.p. il giudice deve motivare in ordine al valore intrinseco ed economico della cosa e non può limitarsi a valutarla unicamente in relazione alle sue...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46031 del 28 novembre 2003
«L'attenuante di aver cagionato alla persona offesa del reato un danno patrimoniale di speciale tenuità, prevista dall'art. 62 n. 4 c.p., è compatibile con l'ipotesi attenuata di ricettazione prevista dall'art. 648, secondo comma, c.p. solo se la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36299 del 8 ottobre 2001
«La circostanza attenuante comune prevista dall'art. 62 n.4 c.p. è configurabile anche con riferimento al delitto di cui all'art. 171-ter della legge 22 aprile 1941 n. 633 (abusiva duplicazione, riproduzione, vendita, cessione o noleggio di opere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21872 del 30 maggio 2001
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno di speciale tenuità (art. 62, n. 4, c.p.) in riferimento al delitto di rapina, non è sufficiente che il bene mobile sottratto sia di modestissimo valore economico, ma occorre valutare anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4235 del 7 marzo 2000
«Ai fini della verifica delle condizioni alle quali l'art. 280 c.p.p. subordina l'applicazione, e quindi il mantenimento, di una misura coercitiva personale, occorre fare riferimento, dopo una sentenza di condanna, alle statuizioni della sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7104 del 12 giugno 1998
«Poiché l'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 c.p. prende in considerazione il solo aspetto oggettivo del danno o del lucro, essa può configurarsi anche quando persona offesa dal reato sia lo Stato o altro ente pubblico, sicché il giudice non deve...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2335 del 24 febbraio 1994
«Il giudice non può esimersi dall'affrontare questioni controverse in sede interpretativa, né basare il diniego di richieste avanzate dalla difesa limitandosi ad evidenziare i contrasti giurisprudenziali esistenti sulle suddette questioni, ma deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10355 del 29 ottobre 1992
«Ai fini della concessione dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, prevista dall'art. 62 n. 4 c.p., nel caso di tentativo il giudice deve avere riguardo alle concrete modalità dell'azione rimasta incompiuta o improduttiva di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6062 del 10 febbraio 2015
«Il delitto previsto dall'art. 374 bis cod.pen. costituisce reato di pericolo che si consuma anche a prescindere dalla presentazione della documentazione all'autorità giudiziaria, a condizione che la destinazione delle false dichiarazioni ad essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15923 del 5 aprile 2013
«Non integra il delitto di favoreggiamento personale la mera omissione di denuncia di reato, ancorché obbligatoria. (Nella specie la Corte ha annullato la sentenza di condanna per favoreggiamento, con rinvio al giudice di merito per accertare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33450 del 7 settembre 2001
«L'ipotesi delittuosa del favoreggiamento personale, in forza dell'espressa clausola «fuori dei casi di concorso» contenuta nell'art. 378 c.p., in tanto ricorre, in quanto il soggetto non sia stato coinvolto nel reato presupposto né oggettivamente,...»