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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 688 del 11 novembre 1998
«Il ricorso straordinario presentato nel termine di 120 giorni ai sensi dell'art. 9 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, all'Avvocatura dello Stato (incompetente a riceverlo), anche se successivamente inviato all'amministrazione oltre tale termine è...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 9831 del 25 gennaio 2006
«Dalla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale di un provvedimento regionale limitatamente al dispositivo, con omissione di tutta la parte relativa all'esposizione delle premesse e della motivazione, non può derivare quella piena conoscenza...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1839 del 2 marzo 2010
«L'onere della notificazione del ricorso straordinario ad almeno uno dei controinteressati, posto dall'art. 9, secondo comma, del D.P.R. n. 1199 del 1971, ai fini dell'ammissibilità del gravame, opera esclusivamente nel caso in cui sussistano...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. gen., sentenza n. 93 del 3 luglio 1997
«Non necessita notificare precedentemente all'autorità emanante il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 111 del 7 aprile 1993
«Ai sensi dell'art. 9 comma 2 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, qualora il ricorso straordinario è inviato per mezzo della posta, la data di spedizione vale quale data di presentazione del ricorso. Tale norma si applica nel caso in cui il ricorso...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1427 del 23 ottobre 1998
«Il ricorso straordinario al capo dello Stato deve essere notificato all'autorità emanante il provvedimento impugnato, ove trattasi di organo non statale, con le modalità ex art. 9, D.P.R. 30 novembre 1971, n. 1199 della notificazione del ricorso...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 2542 del 24 settembre 1997
«La notificazione del ricorso straordinario al presidente della Repubblica all'autorità diversa dallo Stato che ha emanato l'atto impugnato non è presupposto necessario ai fini del trasferimento del ricorso in sede giurisdizionale.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 481 del 29 aprile 1997
«L'art. 9 comma 2 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, in materia di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, deve essere interpretato, anche alla luce della sentenza Corte cost. 29 luglio 1982, n. 148 nel senso che resta fermo l'onere...»
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Consiglio di Stato, Sez. Comm. Spec., sentenza n. 920 del 28 aprile 2009
«In sede di ricorso straordinario, la sospensione cautelare è adottata non dal Presidente della Repubblica ma dal Ministero con atto conforme al parere (che ha carattere vincolante, e, quindi, in questa fase perde l'originario carattere consultivo...»
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Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 492 del 28 maggio 2019
«Il decreto del Presidente della Repubblica (ovvero del Presidente della Regione Siciliana), di decisione di un ricorso straordinario, in base al diritto positivo (art. 10 ultimo comma D.P.R. n. 119 del 1971) è impugnabile in sede giurisdizionale...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1402 del 5 marzo 2018
«La decisione sul ricorso straordinario può essere impugnata dinanzi al giudice amministrativo soltanto per vizi attinenti alla forma ed ai procedimento intervenuti successivamente al parere del Consiglio di Stato. Ciò per evitare che...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2356 del 20 maggio 2008
«Ai sensi dell'art. 10, D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 la facoltà di opporsi alla decisione in via amministrativa del ricorso al Capo dello Stato, con trasposizione dello stesso in sede giurisdizionale, spetta unicamente ai controinteressati che,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4459 del 30 gennaio 2017
«Il reato di abuso d'ufficio (art. 323 cod. pen.) e quello di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio (art. 319 cod. pen.), non possono formalmente concorrere fra loro giacché, quando il vantaggio economico del pubblico ufficiale sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25810 del 11 giugno 2019
«Ai fini della sussistenza della scriminante di cui all'art. 52 cod. pen., non è necessario che l'offesa da cui scaturisce la necessità della difesa abbia già cominciato a realizzarsi, essendo sufficiente il pericolo attuale – nel senso di pericolo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33191 del 23 luglio 2019
«La causa di giustificazione prevista dall'art. 52, comma secondo, cod. pen., così come modificato dall'art. 1, legge 13 febbraio 2006, n. 59, non consente un'indiscriminata reazione nei confronti del soggetto che si introduca fraudolentemente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40414 del 2 ottobre 2019
«La scriminante della legittima difesa presunta, disciplinata dall'art. 52 cod. pen., come modificato dalla legge 26 aprile 2019 n. 36, non consente un'indiscriminata reazione contro colui che si introduca fraudolentemente nella dimora altrui, ma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49883 del 10 dicembre 2019
«In tema di legittima difesa, lo stato di grave turbamento, che funge da presupposto, in alternativa alla minorata difesa, per l'applicazione della causa di non punibilità prevista dall'art. 55, comma secondo, cod. pen, come introdotto dalla legge...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36143 del 16 agosto 2019
«Nel caso di aggressioni reciproche, può essere riconosciuta ad uno dei contendenti l'esimente della legittima difesa quando, sussistendo gli altri presupposti di legge, questi abbia reagito ad un'azione assolutamente imprevedibile e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12619 del 21 marzo 2019
«In tema di stato di necessità di cui all'art. 54 cod. pen., l'imputato ha un onere di allegazione avente per oggetto tutti gli estremi della causa di esenzione, sì che egli deve allegare di avere agito per insuperabile stato di costrizione, avendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36311 del 21 agosto 2019
«In tema di delitto tentato, l'accertamento della idoneità degli atti deve essere compiuto dal giudice di merito secondo il criterio di prognosi postuma, con riferimento alla situazione che si presentava all'imputato al momento del compimento degli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8180 del 25 febbraio 2019
«In tema di responsabilità del direttore di periodico ex art. 57 cod. pen., nel caso della pubblicazione di una lettera inviata da un lettore o da un opinionista, il direttore è tenuto a esercitare con particolare rigore il controllo finalizzato ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30707 del 12 luglio 2019
«L'esclusione della circostanza aggravante dei futili motivi non comporta automaticamente il riconoscimento dell'attenuante della provocazione, giacché il riconoscimento della serietà del movente sotteso alla condotta dell'agente in rapporto al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25328 del 7 giugno 2019
«È configurabile la circostanza aggravante della connessione teleologica tra il reato di violenza sessuale e quello di lesioni personali, commesse contestualmente e in funzione strumentale alla prosecuzione e conclusione del primo, distinguendosi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39396 del 26 settembre 2019
«Agli effetti dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 11 cod. pen., la relazione di prestazione d'opera corrisponde ad un concetto più ampio di quello di locazione d'opera a norma della legge civile e comprende ogni specie di attività, materiale ed...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45322 del 19 giugno 2019
«Non è configurabile la circostanza attenuante della provocazione, di cui all'art. 62, n. 2, cod. pen., nel caso in cui la condotta criminosa venga posta in essere quale reazione a un fatto ingiusto erroneamente attribuito alla vittima, atteso che,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14861 del 15 giugno 2017
«È valida la clausola compromissoria con cui siano deferite ad arbitri stranieri le controversie in materia di aggiornamento del canone di locazione di un immobile destinato ad uso diverso da quello abitativo, atteso, da un lato, che l’art. 54...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 160 del 16 gennaio 2020
«La L. n. 392/1978 non ha, neppure implicitamente, abrogato il procedimento per convalida di sfratto di cui all’art. 657, c.p.c. ma ha apportato - con specifico riferimento allo sfratto per morosità - particolari modifiche, stabilendo modalità e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14481 del 7 novembre 2000
«La richiesta del termine di grazia, pur se vale ad impedire l’emissione del provvedimento di rilascio dell’immobile locato; non comporta rinuncia ad una eventuale azione di ripetizione da parte del conduttore moroso di somme pagate in eccedenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7253 del 7 agosto 1996
«La speciale sanatoria della morosità del conduttore trova applicazione soltanto nel procedimento di convalida di sfratto per morosità di cui all’art. 658 c.p.c. e non pure quando sia introdotto un ordinario giudizio di risoluzione del contratto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10202 del 29 novembre 1994
«La particolare sanatoria della morosità nel pagamento del canone di locazione stabilita dall’art. 55 della legge sull’equo canone trova applicazione soltanto nel procedimento di convalida di sfratto per morosità di cui all’art. 658 c.p.c. e non...»