Cassazione civile Sez. III sentenza n. 7253 del 7 agosto 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

La speciale sanatoria della morositā del conduttore trova applicazione soltanto nel procedimento di convalida di sfratto per morositā di cui all’art. 658 c.p.c. e non pure quando sia introdotto un ordinario giudizio di risoluzione del contratto per inadempimento, nel qual caso, ai sensi del terzo comma dell’art. 1453 c.c., non č consentito al conduttore adempiere la propria obbligazione dopo la proposizione della domanda. Tale sanatoria č subordinata, dal primo comma dell’art. 55 della legge n. 392 del 1978, al pagamento oltre che dei canoni scaduti, anche degli interessi legali e delle spese processuali liquidate dal giudice. Ne consegue che, in caso di incompleta sanatoria, legittimamente viene emessa, una volta scaduto il termine di grazia, ordinanza di convalida ex art. 663 c.p.c., dovendosi ritenere che la morositā persiste, senza che l’inadempimento residuo sia suscettibile di una nuova verifica sotto il profilo della gravitā.

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