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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30590 del 21 luglio 2003
«È configurabile il reato di esercizio abusivo della professione previsto dall'art. 348 c.p., nel caso di attività chiropratica che implichi il compimento di operazioni riservate alla professione medica, quali l'individuazione e diagnosi delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31109 del 23 luglio 2003
«La durata del rapporto associativo criminoso non coincide necessariamente con i tempi di consumazione dei reati fine e non è commisurata alle date del compimento degli atti di indagine, ma deve essere determinata sulla base di accertamenti in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32277 del 31 luglio 2003
«Nell'ipotesi di continuazione tra più reati ritenuta in sede di esecuzione, il giudice è vincolato dal giudicato solo per quanto concerne l'individuazione del reato più grave, dovendo egli procedere alla determinazione della pena attraverso un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33068 del 5 agosto 2003
«In tema di abuso di ufficio, nella formulazione dell'art. 323 c.p.p. introdotta dalla legge 16 luglio 1997, n. 234, l'uso dell'avverbio «intenzionalmente» per qualificare il dolo ha voluto limitare il sindacato del giudice penale a quelle condotte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33095 del 5 agosto 2003
«La presenza di un'istanza al pubblico ministero volta a sollecitare detto ufficio a richiedere l'archiviazione nell'interesse di un imputato, costituisce esercizio della professione forense e pertanto qualora tale azione venga compiuta da parte di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3381 del 23 gennaio 2003
«L'art. 323 c.p. delinea un reato di evento e non dà rilievo alla mera esposizione a pericolo dell'interesse garantito, sicché deve escludersi la configurazione del reato allorché non vi sia la prova che sia stato raggiunto un risultato contra ius...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34049 del 8 agosto 2003
«Il reato di abuso di ufficio connotato da violazione di norme di legge o di regolamento non è configurabile allorché la condotta tenuta dall'agente sia in contrasto con norme interne relative al procedimento che non abbiano i caratteri formali ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3421 del 23 gennaio 2003
«L'esercizio di poteri da parte delle forze di polizia, sia di natura preventiva che preprocessuale, invasivi della libertà personale al di fuori dell'ambito di “eccezionali” fattispecie procedimentali — i cui parametri di eccezionalità ed urgenza,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34409 del 14 agosto 2003
«La circostanza aggravante di cui all'art. 625 n. 7 c.p. — che concerne il furto commesso su cose esposte per necessità, per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede — non è integrata con riguardo alla sottrazione di un telefono cellulare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3443 del 23 gennaio 2003
«Sono utilizzabili le intercettazioni audiovisive effettuate dalla polizia giudiziaria, senza l'autorizzazione del Gip, nel bagno di un locale pubblico, in quanto deve escludersi che esso possa considerarsi luogo di privata dimora la quale, in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34547 del 20 agosto 2003
«In caso di querela presentata a mezzo di un procuratore speciale, è necessario che la procura sia perfezionata in ogni sua parte, secondo le forme prescritte all'art. 122 comma primo c.p.p., nel momento in cui l'atto viene formalizzato, di talchè...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34981 del 26 agosto 2003
«Le dichiarazioni su fatti che concernono la responsabilità di altri, rese da un coimputato, nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto, prima dell'entrata in vigore della legge 1 marzo 2001, n. 63 sul «giusto processo» e, quindi, non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3519 del 24 gennaio 2003
«In tema di violazione di sigilli, la nomina di un diverso custode dei manufatti abusivi, disposta in occasione di un ulteriore sequestro, non esclude la qualità di custode in capo al precedente custode designato, atteso che per aversi revoca della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35335 del 9 settembre 2003
«È inammissibile il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza con cui il giudice di pace, fuori dai casi previsti dalla legge, dispone la riunione del procedimento con altro di competenza del tribunale, trattandosi di provvedimento in ordine al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35554 del 16 settembre 2003
«Non è punibile, per il principio nemo tenetur se detegere di cui all'art. 384, cpv. c.p., la persona che sia stata costretta a rendere falsa testimonianza nel procedimento promosso su sua querela, così sostenendo l'accusa al fine di evitare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35637 del 17 settembre 2003
«La detenzione di sostanze stupefacenti di specie diverse, in quanto ricomprese in differenti tabelle, integra due autonome ipotesi di reato tra le quali è possibile ravvisare la continuazione, trattandosi di distinte azioni tipiche a diversa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36302 del 22 settembre 2003
«In tema di danneggiamento, l'elemento oggettivo del reato consiste in una modificazione funzionale o strutturale della cosa, di talché, quando il danno prodotto è talmente esiguo da risultare irrilevante, va esclusa la sussistenza del reato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36352 del 22 settembre 2003
«Rientra nei poteri del giudice d'appello accertare se sussistano i presupposti per l'applicazione della disciplina della continuazione anche in mancanza di una specifica doglianza nei motivi di impugnazione. Tale accertamento è peraltro doveroso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36366 del 22 settembre 2003
«Sussiste il reato di cui all'art. 635 c.p. quando l'azione di danneggiamento colpisce una cosa che per destinazione funzionale deve essere ritenuta in comproprietà con le persone offese che di fatto ne avevano il possesso ed il godimento....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36390 del 23 settembre 2003
«Al fine di configurare il reato di cui all'art. 600 quater c.p. è necessario che si disponga o ci si procuri materiale pornografico ottenuto mediante lo sfruttamento sessuale di minori degli anni diciotto, atteso che nel nostro ordinamento, dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36787 del 25 settembre 2003
«Non integra né la contravvenzione agli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di p.s., prevista dall'art. 9, comma 1, della L. 27 dicembre 1956 n. 1423 (misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e per la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37788 del 3 ottobre 2003
«In tema di associazione per delinquere di tipo mafioso, lo scopo di « impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a sè o ad altri in occasione di consultazioni elettorali» costituisce una delle finalità tipiche del...»
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Cassazione penale, sentenza n. 37812 del 4 ottobre 2003
«In tema di favoreggiamento, la persona che abbia denunziato la condotta di intralcio alle investigazioni dell'autorità non è legittimata a costituirsi parte civile nel procedimento, poichè non è titolare di un diritto soggettivo o di un interesse...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38412 del 9 ottobre 2003
«Per l'integrazione del delitto di associazione di tipo mafioso, che il legislatore ha configurato quale reato di pericolo, è sufficiente che il gruppo criminale considerato sia potenzialmente capace di esercitare intimidazione, e come tale sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39087 del 16 ottobre 2003
«Non è configurabile a carico del Sindaco il reato di abuso d'ufficio, in relazione al mancato intervento previsto dall'art. 4 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 nel caso di realizzazione di un'opera abusiva, in quanto sia l'art. 51, lett. f) bis...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41453 del 30 ottobre 2003
«Sussiste l'ingiustizia del profitto, e quindi il delitto di estorsione, anche se la violenza o la minaccia viene usata dall'agente per ottenere l'adempimento di un'obbligazione naturale, per la quale non è data azione davanti al giudice....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41671 del 31 ottobre 2003
«È configurabile il tentativo di rapina impropria quando l'autore, dopo aver compiuto atti idonei ad impossessarsi della cosa altrui, i quali si sono arrestati in itinere per cause indipendenti dalla sua volontà, adopera violenza o minaccia al fine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41918 del 4 novembre 2003
«Commette il reato di abuso d'ufficio il preside di una scuola che nomina a funzioni vicarie un insegnante, in violazione della disposizione per la quale l'attribuzione di tale incarico è elettiva, ed appartiene al collegio dei docenti, in tal modo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4266 del 30 gennaio 2003
«Il possesso di oggetti di interesse artistico, storico o archeologico, che deve ritenersi illegittimo in quanto tali beni appartengono al patrimonio indisponibile dello Stato fin dalla loro scoperta, integra il reato di cui all'art. 67 della legge...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43393 del 12 novembre 2003
«Non integra il delitto di invasione di terreni o edifici di cui all'art. 633 c.p., la condotta di chi sia sempre vissuto in un immobile di proprietà pubblica, locato a suo padre, e dopo il trasferimento di quest'ultimo abbia continuato il...»