Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31109 del 23 luglio 2003

(1 massima)

(massima n. 1)

La durata del rapporto associativo criminoso non coincide necessariamente con i tempi di consumazione dei reati fine e non č commisurata alle date del compimento degli atti di indagine, ma deve essere determinata sulla base di accertamenti in fatto. Ne consegue che la privazione della libertā personale o il ricovero in ospedale di uno degli affiliati, soprattutto se riveste un ruolo preminente all'interno dell'associazione, non costituiscono un ostacolo insuperabile al mantenimento del vincolo associativo.

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