-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6752 del 17 giugno 1993
«Tra i diritti derivanti dal contratto di assicurazione, soggetti, ai sensi dell'art. 2952 c.c., alla prescrizione annuale, è da ricomprendere il diritto di rivalsa dell'assicuratore verso l'assicurato, previsto dall'art. 18, L. 24 dicembre 1969,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 679 del 20 gennaio 1993
«Nell'ipotesi in cui non sia riprodotta nel dispositivo della sentenza la statuizione, quantificata nella motivazione, relativa alla condanna al pagamento degli interessi legali, ai sensi dell'art. 429 c.p.c., in aggiunta alla rivalutazione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6843 del 19 giugno 1993
«L'art. 346 c.p.c., nel considerare rinunciate le domande ed eccezioni non accolte nella sentenza di primo grado (o perché respinte o perché non esaminate) si riferisce a quelle ragioni delle parti in cui il giudice non può pronunciarsi se ne...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6845 del 19 giugno 1993
«Posto che la differenza fra opposizione all'esecuzione ed opposizione agli atti esecutivi va colta nel fatto che la prima investe l'an dell'azione esecutiva, cioè il diritto della parte istante a promuovere l'esecuzione sia in via assoluta che...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6856 del 21 giugno 1993
«L'azione a tutela di un diritto comune, come l'impugnativa di una sentenza di condanna emessa nei confronti dell'intero condominio, può essere esercitata anche da un singolo condomino, senza che sia necessario integrare il contraddittorio nei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6937 del 23 giugno 1993
«In tema di responsabilità civile degli insegnanti per i danni cagionati da fatti illeciti di loro allievi, il dovere di vigilanza imposto ai docenti dall'art. 2048, secondo comma, c.c. non ha carattere assoluto, bensì relativo, occorrendo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6938 del 23 giugno 1993
«La risarcibilità dei danni morali per la morte di un congiunto causata da atto illecito penale presuppone, oltre al rapporto di parentela, anche la perdita, in concreto, di un effettivo e valido sostegno morale, non riscontrabile in mancanza di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7000 del 24 giugno 1993
«L'omesso esame di fatto decisivo previsto dall'art. 360 n. 5 c.p.c. è costituito da quel difetto di attività del giudice del merito che si verifica tutte le volte in cui egli abbia trascurato, non la deduzione o l'argomentazione che la parte...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 703 del 21 gennaio 1993
«Nel caso in cui la domanda di revocazione sia proposta nei riguardi di sentenze, il cui appello sia stato definito con pronuncia di mero rito, di inammissibilità o improcedibilità, la competenza appartiene, in applicazione dell'art. 396 c.p.c., in...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7097 del 20 giugno 1993
«Il principio di diritto enunciato dalla sentenza di cassazione vincola il giudice di rinvio, il quale è tenuto ad uniformarvisi indipendentemente dall'intervenuto mutamento di giurisprudenza della stessa Corte di cassazione, non essendo tale...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 728 del 21 gennaio 1993
«Nel rito del lavoro sia l'attore che il convenuto sono tenuti – a pena di decadenza – a specificare nei rispettivi atti introduttivi della controversia i mezzi di prova dei quali intendono avvalersi ed in particolare, quando si tratta di prova...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7289 del 3 luglio 1993
«Le contestazioni sulla regolarità formale dei singoli atti del procedimento esecutivo, prospettabili con l'opposizione ex art. 617 c.p.c., ove non siano state tempestivamente dedotte nel termine di decadenza previsto per l'esperimento di tale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7321 del 5 luglio 1993
«Nel caso di fusione (o incorporazione) di società, la nascita del nuovo ente — con la conseguente estinzione delle società fuse (o di quella incorporata) e l'attuazione, a favore della nuova persona giuridica, di una successione universale analoga...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7394 del 7 luglio 1993
«L'opposizione con la quale il debitore fa valere l'irregolarità del pignoramento di un credito, incorporato in un titolo di credito emesso da un terzo, perché eseguito con le forme del pignoramento presso terzi (art. 543 c.p.c.) anziché con quelle...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7448 del 7 luglio 1993
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, che nel sistema delineato dal codice di procedura civile, si atteggia come un procedimento il cui oggetto non è ristretto alla verifica delle condizioni di ammissibilità e di validità del decreto...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7583 del 10 luglio 1993
«Ai fini del risarcimento del danno derivante dal licenziamento illegittimo, ai sensi dell'art. 18 L. n. 300 del 1970, dalle retribuzioni maturate nel periodo dal licenziamento alla sentenza di annullamento dello stesso deve essere detratto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7774 del 14 luglio 1993
«La partecipazione del P.M. al procedimento di separazione consensuale dei coniugi ex art. 711 c.p.c. non è prevista da tale norma, né è desumibile, come necessaria, dalla disciplina di procedimenti camerali, senza che ciò determini dubbi di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7802 del 14 luglio 1993
«L'art. 369 secondo comma n. 3 c.p.c., il quale prescrive il deposito, insieme con il ricorso per cassazione ed a pena di improcedibilità dello stesso, della procura speciale al difensore, conferita con atto separato, mira ad assicurare che il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7905 del 16 luglio 1993
«In tema di disciplina del commercio, il D.M. 30 agosto 1971, che determina le tabelle merceologiche, ed i successivi decreti di modificazione delle stesse hanno natura normativa, essendo emanati in attuazione di un'espressa disposizione di legge...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8173 del 22 luglio 1993
«È inammissibile per difetto di legittimazione processuale il ricorso per cassazione proposto da una U.S.L. in base ad apposita deliberazione dell'amministratore straordinario, la quale, ancorché dichiarata immediatamente eseguibile, non abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8724 del 16 agosto 1993
«L'avvocato che abbia espletato l'incarico ricevuto dal proprio cliente non è tenuto al rendimento del conto con il connesso onere del cliente di contestare specificamente le singole voci esposte nella parcella, essendo sufficiente una...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 889 del 12 novembre 1993
«La previsione dell'art. 221 c.p.c., relativa alla possibilità che la querela di falso venga proposta dalla parte personalmente, con dichiarazione da essa sottoscritta, è da ritenere osservata allorché tale proposizione avvenga, con inequivoca...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9135 del 28 agosto 1993
«La simulazione della quietanza, che è un atto unilaterale recettizio contenente la confessione stragiudiziale del pagamento di una somma determinata, presuppone, ai sensi dell'art. 1414, secondo comma, c.c., un precedente e coevo accordo, tra il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9167 del 30 agosto 1993
«Nel rito del lavoro, attesa la particolare rilevanza del dispositivo della sentenza come deliberato e letto in udienza, e del verbale della stessa udienza (che attesta la composizione del collegio sia al momento della discussione che a quello...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9297 del 3 settembre 1993
«Quando il fatto lesivo del possesso sia riferibile a diversi soggetti, l'uno dei quali esecutore materiale e l'altro autore morale (e tale va considerato il soggetto che dell'atto lesivo si giovi, come il proprietario dell'edificio che venga...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9401 del 7 settembre 1993
«Tra le questioni rilevabili d'ufficio non può esser compresa quella relativa alla inosservanza da parte del giudice di rinvio del regime delle preclusioni nascenti dalla pronuncia di cassazione, atteso che queste, a differenza di quella derivante...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9565 del 17 settembre 1993
«Con riguardo alle controversie in materia di previdenza e assistenza obbligatorie, la preventiva sperimentazione del procedimento amministrativo costituisce requisito per la procedibilità (e non la proponibilità) della domanda giudiziale e la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9727 del 27 settembre 1993
«L'arbitrato libero non postula necessariamente che la composizione della lite abbia natura transattiva con reciproche concessioni, atteso che l'intento delle parti può essere quello di eliminare l'incertezza in ordine alle contestazioni fra loro...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 979 del 27 gennaio 1993
«La contraddittorietà tra motivazione e dispositivo della sentenza nel rito del lavoro, ove è inapplicabile il principio dell'interpretazione e della integrazione del dispositivo alla luce del tenore della motivazione, comporta, quando non è...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1 del 3 gennaio 1994
«Nel caso di morte della parte non dichiarata nel giudizio di appello (ex art. 300 c.p.c.), per il ricorso per cassazione proposto da chi assume esserne erede, la legittimazione processuale deve essere provata documentalmente dal ricorrente, ad...»