-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5118 del 17 ottobre 1985
«L'appellato totalmente vittorioso è soggetto all'onere della esplicita riproposizione in secondo grado, entro l'udienza di precisazione delle conclusioni, ai sensi ed agli effetti dell'art. 346 c.p.c., delle eccezioni respinte dal primo giudice,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5125 del 18 ottobre 1985
«I termini per la produzione di documenti, sia nelle controversie individuali di lavoro che in quelle in materia di previdenza ed assistenza obbligatorie, sono stabiliti esclusivamente a tutela degli interessi delle parti, ai sensi degli artt. 415,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5155 del 19 ottobre 1985
«L'opposizione a decreto ingiuntivo, ove si tratti di crediti basati su alcuno dei rapporti di cui all'art. 409 c.p.c., sub art. 1 della L. 11 agosto 1973, n. 533, deve essere proposta in conformità delle norme introdotte da tale legge, e cioè con...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5173 del 22 ottobre 1985
«In una controversia in tema di pensione d'invalidità, la deduzione, da parte dell'Inps, dell'insussistenza del requisito contributivo configura un'eccezione impropria, la quale, per tale sua natura, non è soggetta alla preclusione stabilita dal...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5400 del 6 novembre 1985
«Nell'ipotesi in cui la notizia della morte della parte costituita sia acquisita al processo ad opera della controparte che la porti a conoscenza del giudice ai fini dell'interruzione del processo, senza che questa venga ordinata in quanto non...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5428 del 9 novembre 1985
«I ricorsi per cassazione separatamente proposti contro la sentenza sull'an e contro quella sul quantum, la quale è obiettivamente condizionata al permanere della prima, vanno riuniti, per essere fatti oggetto di un'unica decisione, trattandosi di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5469 del 9 novembre 1985
«Il principio, secondo il quale il giudice d'appello, nell'affermare la giurisdizione negata dal giudice di primo grado, deve astenersi dal pronunciare nel merito e rimettere le parti davanti a detto giudice di primo grado, non soffre eccezione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5504 del 11 novembre 1985
«Il provvedimento con cui il giudice riunisce più procedimenti pendenti avanti a lui, sia relativi alla stessa causa (obbligo di riunione) sia relativi a cause diverse ma connesse, (facoltà di riunione), non è censurabile in cassazione, neanche...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5546 del 12 novembre 1985
«A differenza delle preclusioni stabilite dagli artt. 183 e 184 c.p.c., le quali sono poste soltanto a tutela dell'interesse privato delle parti, onde la tardività di una domanda nuova, proposta nel corso del giudizio di primo grado, è sanata dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5622 del 16 novembre 1985
«Il vizio di motivazione su un punto decisivo, denunziabile per cassazione ai sensi dell'art. 360, n. 5, c.p.c., postula in ogni caso la formulazione di un apprezzamento da parte del giudice del merito, nel senso che questi, percepito un fatto di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5680 del 19 novembre 1985
«Nel rito del lavoro, l'inammissibilità dell'eccezione del convenuto, perché non proposta nel termine fissato a pena di decadenza dall'art. 416 secondo comma c.p.c., è rilevabile d'ufficio, senza che si renda necessaria una sollecitazione da parte...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5775 del 22 novembre 1985
«Nel caso in cui, in sede di liquidazione equitativa del debito risarcitorio, il giudice del merito abbia determinato la svalutazione monetaria verificatasi nel periodo intercorrente tra il fatto illecito e la decisione facendo riferimento...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5802 del 22 novembre 1985
«Poiché l'interesse ad agire va inteso come possibilità di conseguire con il giudizio un risultato giuridicamente apprezzabile e non l'astratta soluzione delle questioni poste per i possibili ed eventuali riflessi che l'accertamento giudiziale...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5815 del 23 novembre 1985
«In sede di adeguamento del debito risarcitorio ai valori in atto della moneta, il giudice del merito non è tenuto a fornire una specifica motivazione, qualora fissi la percentuale di rivalutazione in conformità degli indici sul costo della vita e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 59 del 15 gennaio 1985
«In tema di spese processuali le regole della soccombenza e della causalità della lite prevalgono, come norme speciali attinenti al processo, sulla regola generale dell'art. 2033 c.c. in ordine agli interessi. Pertanto, in relazione al principio...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 593 del 30 gennaio 1985
«Salvo il caso di improponibilità della domanda, nel quale, ex art. 382, terzo comma, c.p.c., si fa luogo a cassazione senza rinvio, l'accoglimento del ricorso per cassazione per violazione o falsa applicazione di norme di diritto comporta sempre...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6016 del 2 dicembre 1985
«Con riguardo alla querela di falso in corso di causa, la «proposizione» della querela medesima, per la quale si esige l'iniziativa personale della parte o di un procuratore speciale (art. 221 del codice di procedura civile), è l'atto introduttivo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6209 del 9 dicembre 1985
«L'opposizione del debitore esecutato al pignoramento per la illegittimità della concessa autorizzazione a procedere in executivis con dispensa dal termine di cui all'art. 482 c.p.c., stante l'insussistenza di pericolo nel ritardo, nonché per...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6459 del 18 dicembre 1985
«Anche il ricorso per cassazione ovvero pronuncia del Tribunale superiore delle acque pubbliche non richiede il preventivo deposito per il caso di soccombenza, tenuto conto che l'abrogazione dell'art. 364 c.p.c., disposta dall'art. 1 della L. 18...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6550 del 20 dicembre 1985
«La contraddittorietà della motivazione, ravvisabile nell'insanabile contrasto tra le argomentazioni addotte dal giudice del merito, tale da non consentire la identificazione del procedimento logico-giuridico seguito per addivenire alla decisione,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 671 del 1 febbraio 1985
«Nel rito del lavoro, la indebita assunzione della prova testimoniale ammessa in appello ad opera del giudice relatore all'uopo delegato dal collegio, pur integrando violazione dell'art. 437 comma terzo c.p.c., tuttavia dà luogo ad una nullità...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 719 del 4 febbraio 1985
«Nel caso in cui, al termine dell'udienza di discussione, il pretore, in funzione di giudice del lavoro, si riservi la decisione della causa e successivamente, con un'ordinanza fuori udienza, rimetta la causa stessa ad una nuova udienza di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1061 del 21 febbraio 1986
«Rientra tra i rapporti di collaborazione di cui all'art. 409 n. 3 c.p.c. l'attività di un avvocato svolta con lavoro personale dello stesso professionista e con carattere di continuità, ove risulti coordinata con le finalità dell'impresa, come si...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1103 del 24 febbraio 1986
«La notificazione del ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, avverso le decisioni del Consiglio di Stato, esula dalla previsione dell'art. 87 del R.D. 17 agosto 1907, n. 642, che regola il diverso caso della notificazione di tali...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1106 del 24 febbraio 1986
«L'atto denominato controricorso non può valere come ricorso incidentale ove non contenga la richiesta di cassazione della sentenza, specificamente prevista dall'art. 366, n. 4, c.p.c., richiamato dall'art. 371 dello stesso codice, ed essenziale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 111 del 11 gennaio 1986
«Con riguardo al destinatario dell'atto ai fini della validità e regolarità della notifica va fatto riferimento alle risultanze della copia a lui consegnata: conseguentemente, quando in detta copia manchino gli elementi necessari della relazione a...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 117 del 11 gennaio 1986
«Nel nuovo rito del lavoro – applicabile anche alle controversie in materia di recesso da contratto di locazione – la nullità derivante dalla notificazione del ricorso e del pedissequo decreto di fissazione dell'udienza di discussione in una data...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1557 del 8 marzo 1986
«Il ricorso per cassazione, rivolto a denunciare un conflitto di giurisdizione ai sensi dell'art. 362 secondo comma n. 1 c.p.c., richiede, a pena d'improcedibilità, la produzione o l'acquisizione mediante richiesta di trasmissione dei fascicoli...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1560 del 8 marzo 1986
«La cessazione della materia del contendere, che determina l'inammissibilità del ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, postula, pure nel procedimento dinanzi al giudice amministrativo, un accertamento di carattere sostanziale, nonché...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1612 del 10 marzo 1986
«La contestazione del debitore circa la regolarità formale del precetto, per mancata indicazione della notifica del titolo esecutivo, configura opposizione agli atti esecutivi ai sensi del primo comma dell'art. 617 c.p.c. e va proposta – qualora la...»