Cassazione civile Sez. III sentenza n. 5118 del 17 ottobre 1985

(2 massime)

(massima n. 1)

L'appellato totalmente vittorioso è soggetto all'onere della esplicita riproposizione in secondo grado, entro l'udienza di precisazione delle conclusioni, ai sensi ed agli effetti dell'art. 346 c.p.c., delle eccezioni respinte dal primo giudice, ovvero non esaminate o ritenute assorbite; mentre, con riguardo alle eccezioni accolte in primo grado, è sufficiente la generica richiesta di conferma della sentenza impugnata a comportare l'obbligo del giudice dell'appello di riesaminarle, ove rilevanti al fine del rigetto del gravame.

(massima n. 2)

Ai fini dell'applicabilità dell'art. 29, l. 392/78, in forza del quale può essere negato il rinnovo del contratto di locazione concernente immobile non abitativo alla prima scadenza, qualora il locatore sia un ente pubblico o di diritto pubblico ed intenda adibire l'immobile stesso all'esercizio di attività tendenti al conseguimento delle sue finalità istituzionali, esula dalla nozione di ente pubblico il beneficio parrocchiale, il quale svolge attività essenzialmente religiosa, persegue finalità non riconducibili fra quelle di interesse generale demandate alla p. a. e non fa parte dell'organizzazione dello stato.

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