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Trovati 60833 risultati nel massimario


  • Cassazione civile, sentenza n. 2120 del 6 agosto 1943
    «La querela di falso incidentale per essere ammissibile deve avere per oggetto la invalidazione del documento impugnato, sul quale sia fondata la domanda o la eccezione, di guisa che l'accoglimento della querela importi necessariamente il rigetto...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1029 del 30 giugno 1947
    «La inammissibilità e la improcedibilità del ricorso per cassazione — che sono dichiarate in tutti i casi espressamente indicati dalla legge e sempre quando sussistono ragioni impeditive dell'esame del ricorso nel merito — non differiscono tra loro...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 222 del 20 febbraio 1947
    «I tribunali regionali delle acque pubbliche sono organi non di giurisdizione speciale, ma della giurisdizione ordinaria, e, pertanto, la determinazione dei limiti di cognizione tra autorità giudiziaria ordinaria e tribunali regionali delle acque...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 890 del 9 giugno 1947
    «La comunicazione fatta dal cancelliere di una ordinanza pronunciata fuori dell'udienza, oltre il termine di tre giorni stabilito dal secondo comma dell'art. 176 del codice di procedura civile, anche se non è nulla, quando l'ordinanza stabilisca un...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1365 del 4 agosto 1948
    «Il verbale di conciliazione giudiziale che comporti la manifestazione di atti di disposizione di ciascuna delle parti, o di una di esse, in relazione all'oggetto della lite, non è valido se non sottoscritto dalle parti, salvo il caso di...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1341 del 25 maggio 1949
    «Al fine di impedire la decadenza della parte dal diritto di fare escutere il teste, alla citazione notificata al teste medesimo è equiparabile la impossibilità di effettuarla, per il verificatosi allontanamento del teste dal luogo di sua residenza...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 2152 del 4 agosto 1949
    «Le parti possono impugnare per revocazione una sentenza solo nei casi tassativamente elencati dall'art. 395 c.p.c. tra i quali non è compreso quello della collusione, per il quale l'impugnazione può essere proposta soltanto dal P.M. ai sensi...»
  • Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 2685 del 15 marzo 1949
    «Se il difensore, con foglio separato da lui sottoscritto, invia o presenta alla Suprema Corte la dichiarazione con cui il ricorrente rinuncia al ricorso per cassazione, la rinunzia si ha come sottoscritta anche dall'avvocato e quindi è valida a...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 513 del 14 marzo 1949
    «Per la revoca del giuramento deferito la legge non esige formule sacramentali, e bene il giudice può quindi ravvisarle in una manifestazione (nella specie proposta di una nuova formula, sostanzialmente diversa da quella già ammessa per sentenza...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 530 del 14 marzo 1949
    «Le sentenze che pronunciano sulle opposizioni agli atti esecutivi sono sottratte ad ogni impugnativa diversa del regolamento di competenza, e pertanto non possono essere impugnate nemmeno con l'istanza per revocazione.»
  • Cassazione civile, sentenza n. 976 del 23 aprile 1949
    «La norma dell'art. 387 c.p.c. (non riproponibilità del ricorso dichiarato inammissibile o improcedibile) non è applicabile al regolamento di giurisdizione, che non è mezzo di impugnazione.»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1482 del 9 giugno 1951
    «Quando per lo smarrimento di una relazione di consulenza tecnica lo stesso consulente è invitato a depositare altro esemplare della relazione da lui redatta ed attesta con giuramento che l'esemplare è la perfetta copia dell'originale già versato...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 2309 del 31 luglio 1951
    «Qualora nel corso dell'esame testimoniale, questo sia stato esteso senza alcuna opposizione della controparte all'accertamento di fatti controversi non specificamente compresi nei capitoli ammessi, i risultati di tale indagine restano...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 2319 del 31 luglio 1951
    «Se il tribunale abbia con unica sentenza deciso due cause riunite, una attinente ad appello contro sentenza del pretore, ed altra ad istanza di revocazione contro precedente sentenza dello stesso tribunale emessa in primo grado, la sentenza...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 2337 del 2 agosto 1951
    «La domanda per revocazione, tempestivamente proposta dinanzi a giudice incompetente, vale ad evitare la decadenza, se il processo viene riassunto entro il nuovo termine stabilito. La domanda per revocazione, a termini dell'art. 396 c.p.c., delle...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 2389 del 6 agosto 1951
    «In tanto la parte può fare valere la sua facoltà di aderire o meno alla rinunzia all'audizione di uno o più testi, fatta dalla controparte, in quanto sia presente all'esame dei testimoni, così posta in condizioni di esercitare tale facoltà. Tale...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 2612 del 8 agosto 1952
    «La norma di cui agli artt. 168 bis c.p.c. e 82 delle disposizioni di attuazione trova applicazione sia nel caso in cui il giudice designato non tenga per disposizione generale udienza nel giorno fissato per la prima comparizione delle parti, sia...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1197 del 29 aprile 1953
    «Il provvedimento del giudice collegiale che dichiara cessata la materia del contendere per rinuncia agli atti del giudizio, respingendo il reclamo contro la declaratoria di estinzione pronunziata dall'istruttore, ha forma e sostanza di sentenza, e...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1365 del 15 maggio 1953
    «L'espressione «giuro» con la quale si inizia la prestazione del giuramento impegna la parte giurante con gli effetti propri di questo solenne mezzo di prova per tutte le enunciazioni che ad essa espressione la parte faccia seguire.»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1776 del 16 giugno 1953
    «Al convenuto, dichiarato contumace e successivamente costituitosi contemporaneamente ad altri, volontariamente intervenuti in veste di coattori per la integrazione necessaria del contraddittorio, e a seguito di intimazione da parte di costoro, è...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 490 del 28 febbraio 1953
    «La mancata menzione, nella relazione del consulente tecnico d'ufficio della presenza dei consulenti di parte, nonché delle loro osservazioni e istanze, non importa la nullità, della relazione medesima, non essendo la nullità comminata dalla legge...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1318 del 29 aprile 1954
    «Quando il giudice, anche senza che sia proposta l'eccezione, rileva o nega l'esistenza di un giudicato, si ha una situazione strettamente analoga a quella nella quale egli si pronunzi sulla eccezione. I vizi eventuali della sentenza, compreso...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 3007 del 22 ottobre 1954
    «Non può essere dedotta come motivo di revocazione la mancanza di legittimazione della parte nel giudizio in cui è stata pronunziata la sentenza, impugnata per revocazione.»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1003 del 6 aprile 1955
    «Il giuramento suppletorio è un mezzo integrativo di prova e, come tale, presuppone che altre siano state in precedenza raccolte, ma che abbiano condotto a risultanze insufficienti e contraddittorie; l'ordinare detto giuramento è facoltà del...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1067 del 16 aprile 1955
    «Quando sono state emesse in grado diverso più sentenze, l'istanza di revocazione deve essere proposta contro quella emessa nel grado superiore.»
  • Cassazione civile, sentenza n. 8 del 10 gennaio 1955
    «Nelle nuove norme di procedura civile il legislatore ha tenuto distinti tra loro il termine di costituzione dell'attore e quello assegnato al convenuto, ma ha voluto altresì, aggiungendo l'avverbio «rispettivamente», che ciascuno di essi avesse...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 1639 del 16 maggio 1956
    «Il contenuto della sentenza non definitiva, nella disciplina dell'art. 279 del codice di procedura civile non comprende la soluzione delle questioni relative alla ammissibilità e rilevanza dei mezzi istruttori proposti dalle parti o da disporre...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 267 del 30 gennaio 1956
    «Nessuna disposizione di legge esige che l'ordinanza ammissiva del giuramento suppletorio debba essere notificata anche alle altre parti in causa, diverse dal giurante, né tanto meno, che queste debbano necessariamente assistere di persona alla...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 3706 del 18 ottobre 1956
    «La vocatio in jus, prescritta dal n. 7 dell'art. 162 c.p.c., consistente nell'invito al convenuto a costituirsi entro il termine stabilito dalla legge, con l'avvertenza delle conseguenze della mancata costituzione, è condizione necessaria perché...»
  • Cassazione civile, sentenza n. 508 del 23 febbraio 1956
    «I due termini di costituzione fissati dalla legge all'attore e al convenuto sono distintamente considerati, nel senso che ciascuna parte è tenuta ad osservare il proprio termine sotto pena di inefficacia della ritardata costituzione a meno che...»