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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 465 del 9 gennaio 2004
«La Corte di cassazione non può fornire una diversa lettura degli elementi di fatto, posti a fondamento della decisione di merito. La valutazione di questi elementi è riservata in via esclusiva al giudice di merito e non rappresenta vizio di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4115 del 10 gennaio 1996
«Il vizio logico della motivazione, nelle sue varie concrete espressioni - contraddittorietà, illogicità, omessa considerazione di circostanze decisive e, pur anche, travisamento di fatto - deve essere riscontrato tra le varie proposizioni inserite...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8539 del 27 luglio 1995
«In tema di valutazione del vizio di mancanza o illogicità della motivazione, deve ritenersi sufficiente, in relazione alle esigenze motivazionali, anche la semplice indicazione della deposizione di un teste, ritenuto evidentemente attendibile,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10822 del 22 ottobre 1994
«All'applicazione di causa estintiva del reato è sottinteso il giudizio relativo all'inesistenza di prova evidente circa la non ricorrenza delle condizioni per un proscioglimento nel merito. In tal caso, pertanto, la decisione è insindacabile in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2176 del 21 febbraio 1994
«In tema di sindacato del vizio di motivazione, il compito del giudice di legittimità non è quello di sovrapporre la propria valutazione a quella operata dai giudici di merito in ordine alla affidabilità delle fonti di prova ma di stabilire se...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44765 del 6 novembre 2013
«Il vizio di travisamento della prova può essere dedotto con il ricorso per cassazione, nel caso di cosiddetta "doppia conforme", sia nell'ipotesi in cui il giudice di appello, per rispondere alle critiche contenute nei motivi di gravame, abbia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7610 del 1 marzo 2005
«Nel giudizio di legittimità, non è deducibile il vizio di travisamento del fatto inteso come ipotesi di contrasto fra le argomentazioni del contesto motivazionale e gli atti processuali, sicché il controllo demandato alla Corte di cassazione non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33451 del 29 luglio 2014
«Nel procedimento di prevenzione il ricorso per cassazione è ammesso soltanto per violazione di legge, secondo il disposto dell'art. 4 legge 27 dicembre 1956, n. 1423, richiamato dall'art. 3 ter, secondo comma, legge 31 maggio 1965, n. 575; ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 544 del 29 marzo 1999
«La disposizione di cui all'art. 4, comma 10, della legge n. 1423 del 1956, richiamata dall'art. 3 ter, comma 2, della legge n. 575 del 1965, espressamente limita, in tema di misure di prevenzione, le censure deducibili con il ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46334 del 3 dicembre 2003
«Poiché ai sensi dell'art. 581 c.p.p. la dichiarazione di impugnazione ed i motivi a sostegno della stessa debbono coesistere nello stesso atto, non è ammissibile la proposizione della sola questione di illegittimità costituzionale con il ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6121 del 25 maggio 2000
«È ammissibile il ricorso per cassazione fondato esclusivamente su una questione di legittimità costituzionale di una norma di cui debba essere fatta applicazione nel procedimento, perché il ricorrente tende in tal modo a rimuovere uno dei punti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5485 del 16 novembre 1996
«È inammissibile il ricorso per cassazione avente come unico motivo la riproposizione di una questione di legittimità costituzionale ritenuta manifestamente infondata dal giudice di merito, in quanto, assumendo la questione di legittimità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19710 del 8 maggio 2009
«Il vizio del travisamento della prova, per utilizzazione di un'informazione inesistente nel materiale processuale o per omessa valutazione di una prova decisiva, può essere dedotto con il ricorso per cassazione quando la decisione impugnata abbia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35683 del 28 settembre 2007
«Le modifiche apportate dall'art. 8 L. 20 febbraio 2006, n. 46 non hanno mutato la natura del giudizio di cassazione, che rimane un giudizio di legittimità. Ne consegue che gli « altri atti del processo specificamente indicati nei motivi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42369 del 28 dicembre 2006
«In tema di giudizio di cassazione, pur dopo la novella codicistica operata dalla L. n. 46 del 2006, che consente di denunciare i vizi di motivazione con riferimento ad «altri atti del processo» alla Corte di cassazione restano precluse la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42353 del 22 dicembre 2006
«In tema di motivi di ricorso per cassazione, la novella dell'art. 606, comma primo, lett. e) c.p.p., ad opera della L. n. 46 del 2006, consente la deduzione del vizio di travisamento della prova, per utilizzazione di un'informazione rilevante che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39843 del 30 novembre 2006
«La modifica dell'art. 606, comma primo, lett. e), c.p.p., operata dall'art. 8 della legge 20 febbraio 2006 n. 46, per la quale il vizio di motivazione può essere dedotto non solo quando risulti dal testo del provvedimento impugnato, ma altresì da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39413 del 29 novembre 2006
«Una volta proposto ricorso per cassazione per mancanza o manifesta illogicità della motivazione della sentenza ai sensi dell'art. 606, comma primo, lett. e), c.p.p. nella sua versione antecedente alle modifiche introdotte con l'art. 8 L. 20...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35194 del 19 ottobre 2006
«Nell'ambito dei motivi di ricorso per cassazione, il vizio di travisamento della prova, introdotto con la novella dell'art. 606, comma primo, lett. e), c.p.p. ad opera della L., n. 46 del 2006 e consistente nell'utilizzazione, ai fini della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34698 del 17 ottobre 2006
«La novella dell'art. 606, comma primo lett. e), c.p.p. ad opera della L. n. 46 del 2006, che consente, per la deduzione dei vizi della motivazione, il riferimento anche ad altri atti del processo, pone a carico del ricorrente l'onere di specifica...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 30057 del 12 settembre 2006
«A seguito della novella all'art. 606, comma primo lett. e), c.p.p., introdotta dall'art. 8 della L. n. 46 del 2006, in tema di vizio di motivazione deducibile in sede di legittimità, la previsione della contraddittorietà della motivazione, che si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25117 del 20 luglio 2006
«La novella dell'art. 606. lett. e) c.p.p. ad opera dell'art. 8 legge n. 46 del 2006, con la previsione del riferimento agli «altri atti del processo specificamente indicati nei motivi di gravame» per la deduzione dei vizi della motivazione, ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22256 del 23 giugno 2006
«Il controllo del giudice di legittimità, pur dopo la novella dell'art. 606 c.p.p. ad opera della L. n. 46 del 2006, si dispiega, pur a fronte di una pluralità di deduzioni connesse a diversi atti del processo e di una correlata pluralità di motivi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19848 del 9 giugno 2006
«La novella dell'art. 606, comma primo lett. e), c.p.p. ad opera della L. n. 46 del 2006 consente che per la deduzione dei vizi della motivazione il ricorrente faccia riferimento come termine di comparazione anche ad atti del processo a contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19388 del 6 giugno 2006
«La cognizione dei vizi della motivazione non consente alla Corte di cassazione una diversa lettura dei dati processuali o una diversa interpretazione delle prove e la novella dell'art. 606 c.p.p. ad opera della legge n. 46 del 2006, con la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16354 del 12 maggio 2006
«La nuova formulazione dell'art. 606, comma primo, lett. d), c.p.p., introdotta dall'art. 8 L. 20 febbraio 2006 n. 46, non ha avuto influenza sulla nozione di decisività della prova, per cui deve continuare a ritenersi che per «prova decisiva» sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4996 del 9 febbraio 2012
«E illegittima la sentenza d'appello che, in riforma di quella assolutoria, condanni l'imputato sulla base di una alternativa, e non maggiormente persuasiva, interpretazione del medesimo compendio probatorio utilizzato nel primo grado di giudizio,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3882 del 31 gennaio 2012
«Gli indizi raccolti nel corso delle intercettazioni telefoniche possono costituire fonte diretta di prova della colpevolezza dell'imputato e non devono necessariamente trovare riscontro in altri elementi esterni, qualora siano: a) gravi, cioè...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17886 del 16 aprile 2004
«In tema di criminalità organizzata, se per un verso il fatto che taluno occupi una posizione gerarchicamente dominante nell'ambito di un'associazione per delinquere non può costituire elemento di per sé solo sufficiente a far ritenere provata la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16902 del 9 aprile 2004
«In materia di valutazione della prova il giudice può trarre il proprio convincimento da ogni elemento purché acquisito non in violazione di uno specifico divieto: in tal senso anche l'individuazione fotografica cui abbia proceduto la polizia...»