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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14109 del 8 aprile 2015
«In tema di misure cautelari reali, la competenza funzionale a provvedere sulla richiesta di sequestro preventivo del P.M. ex art. 321 cod. proc. pen. dopo l'esercizio dell'azione penale con richiesta di rinvio a giudizio appartiene al g.u.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17132 del 24 aprile 2015
«Avverso il provvedimento del giudice per le indagini preliminari di rigetto della richiesta di sequestro preventivo non può essere proposto, ex art. 321 cod. proc. pen., il ricorso "per saltum" in cassazione che, in materia cautelare reale, è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47686 del 19 novembre 2014
«In tema di sequestro preventivo, il "periculum in mora" richiesto dal primo comma dell'art. 321 cod. proc. pen. deve presentare i requisiti della concretezza e attualità, da valutare in riferimento alla situazione esistente non soltanto al momento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11497 del 19 marzo 2015
«In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, quando il bene sia formalmente intestato a terzi, la prova che l'acquisto sia stato compiuto con provvista fornita in tutto o in parte dall'indagato, costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15933 del 16 aprile 2015
«Non è legittimato a proporre richiesta di riesame avverso il provvedimento di sequestro preventivo dei beni di una società l'indagato che sia socio unico di questa, ma non ne abbia - o non ne abbia più - la rappresentanza formale, poiché non è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15804 del 16 aprile 2015
«In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria prevista dall'art. 12 sexies D.L. 8 giugno 1992, n. 306, conv. in legge 7 agosto 1992, n. 356, quando il provvedimento è stato adottato nei confronti di soggetti estranei al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2319 del 16 gennaio 2015
«Sussiste la legittimazione del creditore pignoratizio ad impugnare il decreto di sequestro preventivo, considerato che, ai sensi dell'art. 322 cod. proc. pen., legittimato all'impugnazione è anche il soggetto non titolare del bene o, comunque,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41114 del 4 ottobre 2013
«In tema di sequestro preventivo, qualora la cosa sequestrata sia stata successivamente restituita a persona diversa da quella che ne aveva la disponibilità al momento dell'esecuzione del sequestro, l'originario possessore, legittimato alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22652 del 30 maggio 2014
«In tema di sequestro preventivo, la disposizione di cui all'art. 322 bis c.p.p., che prevede la generale appellabilità delle ordinanze adottate in materia, trova applicazione anche nelle ipotesi in cui il giudice abbia provveduto a dichiarare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28003 del 27 giugno 2014
«In tema di sequestro preventivo, i provvedimenti del giudice che procede in ordine ai poteri e all'operato dell'amministratore giudiziario, non attenendo all'applicazione o alla modifica del vincolo cautelare, ma alle modalità esecutive ed...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5380 del 5 febbraio 2015
«In tema di misure cautelari reali, quando sia intervenuta una sentenza non irrevocabile di condanna, al terzo interessato è precluso fino alla formazione del giudicato di rivolgersi al giudice della cognizione per far valere i propri diritti sui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47264 del 17 novembre 2014
«In tema di riesame delle misure cautelari reali, il rinvio contenuto nell'art. 324, comma secondo, cod. proc. pen. alle forme previste dall'art. 582, comma secondo, cod. proc. pen., secondo cui le parti private e i difensori possono presentare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9796 del 6 marzo 2015
«Il terzo interessato alla restituzione di un bene sottoposto a sequestro preventivo non è legittimato a proporre ricorso per cassazione ove non abbia partecipato al procedimento di riesame, fatta eccezione per l'ipotesi in cui il sequestro sia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 51207 del 30 dicembre 2015
«Il procedimento in camera di consiglio innanzi alla Corte di cassazione avente ad oggetto i ricorsi ex art. 325 cod. proc. pen. in materia di sequestri deve svolgersi nelle forme del rito "non partecipato" previsto dall'art. 611 cod. proc. pen. e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41127 del 7 ottobre 2013
«L'art. 327 bis c.p.p., nell'attribuire al difensore la facoltà di svolgere in ogni stato e grado del processo investigazioni in favore del proprio assistito, non può essere interpretato come una deroga ai principi generali del procedimento e del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5924 del 10 febbraio 2015
«Non è abnorme il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari, richiesto dal pubblico ministero dell'archiviazione della notizia di reato a carico di ignoti, ordina l'espletamento di ulteriori indagini nei confronti di soggetti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46135 del 7 novembre 2014
«È abnorme il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari, rigettando la richiesta di archiviazione presentata dal P.M. in un procedimento contro ignoti, disponga l'iscrizione del nome di un soggetto nel registro previsto dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46473 del 11 novembre 2014
«Ai fini della decisione del giudizio abbreviato, la querela può essere utilizzata come mezzo di prova anche in relazione al suo contenuto, in quanto la scelta dell'imputato di procedere con tale rito alternativo rende utilizzabili tutti gli atti,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6342 del 13 febbraio 2015
«La querela sottoscritta con firma autenticata dal difensore non richiede ulteriori formalità per la presentazione ad opera di un soggetto diverso dal proponente, che può effettuarla anche se non sia munito di procura speciale. (Fattispecie nella...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 30044 del 12 settembre 2006
«Ai fini della ritualità della presentazione della querela, l'articolo 337, comma quarto, c.p.p., laddove si prevede che l'autorità che riceve la querela deve provvedere — tra l'altro — alla identificazione della persona che la propone, deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19198 del 1 giugno 2006
«La querela può essere validamente presentata anche ad un ufficio giudiziario diverso da quello del P.M. (nella specie, tribunale anzichè procura della Repubblica) atteso che anche in tal caso vengono rispettati i requisiti della certezza della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29660 del 8 luglio 2004
«La identificazione non completa del soggetto che presenti personalmente la querela, da parte dell'autorità che la riceve, non determina la nullità o inammissibilità dell'atto, ma una semplice irregolarità di carattere amministrativo sfornita di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11386 del 11 marzo 2003
«Ai fini della valutazione della manifestazione di volontà di perseguire il colpevole, il giudice può prendere in esame il complessivo comportamento della persona offesa e dar conto degli elementi su cui ha fondato la sua valutazione; mentre, tale...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 32190 del 27 settembre 2002
«La mancata identificazione del soggetto che presenta la querela, da parte dell'autorità che la riceve, non genera l'invalidità dell'atto allorché risulti altrimenti certo che il proponente è il soggetto legittimato a proporla. (Nella specie la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32697 del 31 agosto 2001
«La mancata identificazione, da parte dell'Autorità ricevente, della persona che propone la querela, rende l'atto invalido, né esso è successivamente sanato dalla irrituale e tardiva identificazione del querelante da parte del giudice, cui non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3031 del 5 gennaio 2001
«In assenza di speciale mandato conferito ai sensi degli artt. 122 e 336 c.p.p., l'amministratore di un condominio non è legittimato a proporre querela, pur se relativa ad un fatto lesivo del patrimonio condominiale (nella specie, appropriazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13813 del 31 marzo 2015
«È valida la querela sottoscritta dalla persona offesa e, in calce, dal difensore che la ha depositata in Procura, considerato che in virtù dell'art. 337, comma primo, cod. proc. pen. la querela presentata da un incaricato deve essere munita...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 52601 del 18 dicembre 2014
«La querela spedita a mezzo posta deve essere munita di autenticazione della sottoscrizione proveniente da un soggetto a ciò legittimato a norma dell'art. 337, c.p.p., con la conseguenza che in mancanza di firma autenticata, l'istanza punitiva deve...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41128 del 4 novembre 2008
«La querela proposta da soggetto in atto non residente o reperibile in Italia e presentata da difensore incaricato che ne abbia autenticato la sottoscrizione, si presume valida salvo prova contraria, solo se l'attestazione del difensore, abilitato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21015 del 13 maggio 2003
«In tema di querela, qualora uno stesso atto contenga due sottoscrizioni della parte, una in calce all'esposizione dei fatti ed alla manifestazione della volontà che si proceda, l'altra sotto la nomina del difensore, incaricato anche del deposito...»