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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12024 del 26 ottobre 1999
«La domanda di risarcimento del danno riconducibile ad una responsabilità processuale aggravata inerente ad un procedimento dinanzi ad un giudice amministrativo non può essere proposta avanti al giudice ordinario, perché non attiene a questione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12642 del 26 novembre 1992
«La domanda di risarcimento del danno da responsabilità processuale aggravata di cui all'art. 96 c.p.c. può essere proposta solo nello stesso giudizio dal cui esito si deduce l'insorgenza della detta responsabilità e del danno, non solo perché...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21798 del 27 ottobre 2015
«La domanda di risarcimento dei danni ex art. 96 c.p.c. non può trovare accoglimento tutte le volte in cui la parte istante non abbia assolto all'onere di allegare (almeno) gli elementi di fatto necessari alla liquidazione, pur equitativa, del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9080 del 15 aprile 2013
«In tema di responsabilità aggravata per lite temeraria, che ha natura extracontrattuale, la domanda di cui all'art. 96, primo comma, cod. proc. civ. richiede pur sempre la prova, incombente sulla parte istante, sia dell'"an" e sia del "quantum...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7620 del 26 marzo 2013
«La domanda di risarcimento da responsabilità aggravata, di cui all'art. 96, primo comma, cod. proc. civ., si atteggia diversamente a seconda dei gradi del giudizio, atteso che, mentre in primo grado essa è volta a sanzionare il merito di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 20995 del 12 ottobre 2011
«In tema di responsabilità aggravata per lite temeraria, l'art. 96 c.p.c. prevede, nel caso di accoglimento della domanda, il risarcimento dei danni, da intendersi, quindi, come ampia formulazione letterale comprensiva sia del danno patrimoniale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15629 del 30 giugno 2010
«La condanna per responsabilità processuale aggravata, per lite temeraria, quale sanzione dell'inosservanza del dovere di lealtà e probità cui ciascuna parte è tenuta (ivi compresa quella controricorrente in sede di giudizio di legittimità), non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28226 del 26 novembre 2008
«In tema di risarcimento del danno per responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. conseguente a revoca della dichiarazione di fallimento pronunciata in difetto delle condizioni di legge, la relativa liquidazione può essere compiuta anche con il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24645 del 27 novembre 2007
«L'accoglimento della domanda di condanna al risarcimento del danno ex art. 96, comma 1, c.p.c. presuppone l'accertamento sia dell'elemento soggettivo (mala fede o colpa grave) sia dell'elemento oggettivo (entità del danno sofferto). Il primo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3388 del 15 febbraio 2007
«In tema di responsabilità aggravata per lite temeraria, che ha natura extracontrattuale, la domanda di cui all'art. 96 c.p.c. - proponibile per la prima volta in sede di legittimità se concerne i danni che si riconnettono esclusivamente al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10993 del 14 maggio 2007
«La domanda ex art. 96, secondo comma, c.p.c., in relazione a provvedimenti cautelari adottati nel corso del giudizio di primo grado deve essere proposta in detto grado di giudizio, dovendosi al fine della valutazione della tempestività della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22226 del 20 ottobre 2014
«La domanda diretta al risarcimento dei danni per responsabilità aggravata a norma dell'art. 96 cod. proc. civ. può essere proposta per la prima volta nella fase di gravame solo con riferimento a comportamenti della controparte posti in atto in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3941 del 18 marzo 2002
«La domanda di risarcimento del danno per responsabilità aggravata a norma dell'art. 96 c.p.c. non attiene al merito della controversia, (i cui termini, con riferimento all'oggetto ed alla causa petendi delle domande rispettivamente proposte dalle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3573 del 12 marzo 2002
«Poiché la domanda di risarcimento del danno per responsabilità processuale aggravata ai sensi dell'art. 96 c.p.c. può essere formulata esclusivamente, sia per l'an che per il quantum, innanzi al giudice investito del procedimento per il quale si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10116 del 2 agosto 2000
«In sede di regolamento di competenza non possono prospettarsi questioni o temi di indagine diversi da quelli relativi alla competenza. Pertanto, per censurare il capo relativo alla condanna al risarcimento dei danni per lite temeraria è onere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 448 del 13 giugno 1995
«La condanna al risarcimento dei danni per responsabilità aggravata ai sensi dell'art. 96, primo comma, c.p.c. può essere emessa anche dalle sezioni unite in sede di regolamento preventivo di giurisdizione, a carico di chi abbia proposto la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6957 del 23 giugno 1993
«La sussistenza di responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c., per la proposizione di un regolamento di giurisdizione in funzione di espediente meramente dilatorio, va affermata anche con riguardo al contenzioso concernente le elezioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 550 del 17 luglio 1992
«Con riguardo a ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, l'affermazione della responsabilità processuale aggravata dell'istante, ove risulti la consapevolezza o l'ignoranza gravemente colposa dell'infondatezza o dell'inammissibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21570 del 30 novembre 2012
«In tema di responsabilità aggravata, il terzo comma dell'art. 96 c.p.c., aggiunto dalla legge 18 giugno 2009, n. 69, disponendo che il soccombente può essere condannato a pagare alla controparte una "somma equitativamente determinata", non fissa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16162 del 30 luglio 2015
«Colui che agisce con l'azione di accertamento, anche se negativo, deve essere titolare dell'interesse, attuale e concreto, ad ottenere un risultato utile, giuridicamente rilevante e non conseguibile se non con l'intervento del giudice, mediante la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12893 del 23 giugno 2015
«In tema di azione di mero accertamento, l'interesse ad agire postula che colui che agisce si qualifichi titolare di diritti o di rapporti giuridici e non anche l'attualità della lesione del diritto poiché è sufficiente uno stato di incertezza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9934 del 15 maggio 2015
«L'interesse ad agire ex art. 100 c.p.c. deve valutarsi alla stregua della prospettazione operata dalla parte, sicché non può negarsene la sussistenza nell'impugnazione proposta contro il decreto reiettivo del reclamo avverso la pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10036 del 15 maggio 2015
«La valutazione dell'interesse ad agire deve essere effettuata con riguardo all'utilità del provvedimento richiesto rispetto alla lesione denunciata, non rilevando la valutazione delle diverse, ed eventualmente maggiori, utilità di cui l'attore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3598 del 24 febbraio 2015
«In caso di intervenuta transazione extraprocessuale, ove le parti non concordino sulla rilevanza giuridica dell'atto o sul suo contenuto, occorre accertare se la transazione investa o meno l'oggetto della domanda contenziosa, sicché non può...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11453 del 23 maggio 2014
«L'omessa indicazione alle parti, ad opera del giudice, di una questione di fatto, ovvero mista di fatto e di diritto, rilevata d'ufficio, sulla quale si fondi la decisione, comporta la nullità della sentenza (cosiddette "della terza via" o "a...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 19372 del 29 settembre 2015
«In tema di contraddittorio, le questioni di esclusiva rilevanza processuale, siccome inidonee a modificare il quadro fattuale ed a determinare nuovi sviluppi della lite non presi in considerazione dalle parti, non rientrano tra quelle che, ai...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 23117 del 30 ottobre 2014
«L'azione sociale di responsabilità cumulativamente promossa contro una pluralità di convenuti riguarda un'obbligazione risarcitoria solidale a loro carico e dà luogo ad un'ipotesi di litisconsorzio facoltativo originario, sicché le relative cause,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7300 del 26 marzo 2010
«In tema di condominio negli edifici, posto che il condominio stesso si configura come ente di gestione sfornito di personalità giuridica distinta da quella dei singoli condomini, l'esistenza di un organo rappresentativo unitario, quale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27398 del 28 dicembre 2009
«Per l'ammissibilità dell'intervento di un terzo in un giudizio pendente tra altre parti è sufficiente che la domanda dell'interveniente presenti una connessione od un collegamento implicante l'opportunità di un "simultaneus processus". In...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13557 del 12 giugno 2006
«Ai fini dell'intervento principale o dell'intervento litisconsortile nel processo, anche se l'articolo 105 c.p.c. esige che il diritto vantato dall'interveniente non sia limitato ad una meramente generica comunanza di riferimento al bene materiale...»