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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14859 del 10 aprile 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di disastro colposo, previsto dall'art. 449 cod. pen., è necessario e sufficiente che si verifichi un accadimento macroscopico, dirompente e quindi caratterizzato, nella comune esperienza, per il fatto di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36612 del 24 settembre 2003
«Ai fini della sussistenza della fattispecie legale dell'incendio colposo previsto dall'art. 449 c.p., o la mera accensione del fuoco, dovuta o meno a fatto del soggetto cui si addebita l'incendio o a qualsiasi altra causa, non ha giuridico...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5820 del 19 maggio 2000
«Il delitto di disastro colposo di cui all'art. 449 c.p. richiede un avvenimento grave e complesso con conseguente pericolo per la vita o l'incolumità delle persone indeterminatamente considerata al riguardo; è necessaria una concreta situazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10388 del 12 ottobre 1991
«Per la configurazione del reato di incendio colposo (art. 449 c.p.) di cosa altrui, non è necessaria la prova del pericolo effettivo per la pubblica incolumità, in quanto, come si evince dall'art. 423, primo comma, c.p. (cui l'art. 449 c.p. si...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14209 del 25 ottobre 1989
«In tema di incendio colposo, la mancata individuazione del fattore innescante la combustione risulta irrilevante ai fini della affermazione di penale responsabilità di colui che pose e mantenne le condizioni per il verificarsi dell'evento, cioè...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27851 del 21 giugno 2004
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 449 c.p. (delitti colposi di danno), relativa al raddoppio della pena in determinate ipotesi, prevede un titolo autonomo di reato e non una circostanza aggravante dell'ipotesi prevista nel primo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43464 del 20 dicembre 2002
«I reati di incendio doloso e di incendio colposo possono concorrere quando le imputazioni si riferiscono a persone diverse, ma non in relazione ad uno stesso imputato, dovendo escludersi che il medesimo evento possa essere attribuito alla stessa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1258 del 31 gennaio 1989
«L'elemento soggettivo del delitto di incendio, nell'ipotesi prevista dall'art. 449 c.p. è costituito dalla colpa, ossia da un comportamento contrario alle norme di perizia, prudenza e diligenza cui debbono conformarsi le azioni umane e dalla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8891 del 10 agosto 1987
«Risponde del reato di incendio colposo ai sensi degli artt. 449 e 423 c.p., anche chi, pur non avendo dato materialmente origine al fuoco, tuttavia abbia dato causa colposamente all'incendio verificatosi, per aver posto le condizioni necessarie...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40785 del 19 giugno 2008
«Risponde del delitto di incendio colposo il sindaco il quale, a conoscenza delle gravi ed insistenti perdite verificatesi nella rete di distribuzione comunale del metano, abbia omesso di adottare un provvedimento urgente di sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7659 del 29 settembre 1983
«In materia di crollo colposo di costruzione l'avere il comune ingiunto al proprietario l'esecuzione dei lavori necessari per ripristinare la sicurezza di un edificio e l'avere prospettato l'ipotesi di un proprio intervento sostitutivo, non creano...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40799 del 31 ottobre 2008
«In tema di disastro ferroviario colposo, sussiste il delitto di cui all'art. 449 c.p. solo quando effettivamente si verifichi un evento di gravità, complessità ed estensione straordinari, dal quale la legge penale presume il pericolo per la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1406 del 27 ottobre 1972
«Il delitto di disastro ferroviario colposo si perfeziona con l'insorgere del pericolo, che non deve necessariamente identificarsi con la possibilità di deragliamento, poiché il pericolo stesso deve ritenersi sussistente quando la condotta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13893 del 30 marzo 2009
«Per la sussistenza del delitto di naufragio colposo di natante di proprietà dell'autore del reato è necessario che dall'evento disastroso discenda un concreto pericolo per l'incolumità pubblica, il quale consiste nella concreta esposizione anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36639 del 21 settembre 2012
«La disposizione di cui all'art. 449, comma secondo, c.p. - per la quale la pena è raddoppiata, tra l'altro, se si tratta di caduta di un aeromobile adibito a trasporto di persone - prevede un reato autonomo e non una circostanza aggravante...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4300 del 10 maggio 1984
«In tema di disastro aviatorio colposo, l'interruzione del servizio del faro di un aerodromo non può configurarsi come violazione di legge, poiché l'installazione del faro medesimo non costituisce un obbligo giuridico, ma è rimessa alla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43126 del 18 novembre 2008
«Per la configurazione del reato di incendio colposo di cosa altrui non è necessaria la prova del pericolo effettivo per la pubblica incolumità, poiché, quando il fuoco si sviluppa su cose che non siano di proprietà dell'agente, tale pericolo si...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34371 del 11 agosto 2004
«In tema di incendio colposo, la posizione di garanzia dell'installatore di un impianto di qualsiasi genere non è limitata al mero accertamento della sua funzionalità ma si estende ad una verifica complessiva della struttura in cui l'impianto è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10539 del 12 marzo 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di detenzione di monete contraffatte, per metterle in circolazione, è necessario il dolo specifico - sub specie di intenzione del soggetto agente di mettere in circolazione le banconote contraffatte,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41010 del 2 ottobre 2014
«Integra il reato previsto dall'art. 459 cod. pen. la detenzione e la messa in circolazione di valori bollati "alterati" nel loro valore facciale, ma non contraffatti. (In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto corretta la decisione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24276 del 5 giugno 2015
«Integra il delitto di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione e uso della cosa contraffatta) la condotta di colui che utilizza un biglietto di una partita di calcio con il sigillo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24331 del 5 giugno 2015
«Il presupposto del 'fumus commissi delicti' nei procedimenti per i reati di contraffazione e alterazione di marchi o segni distintivi è configurabile, in fase cautelare, ove questi ultimi risultino depositati, registrati o brevettati nelle forme...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31482 del 2 agosto 2007
«Il reato di cui all'art. 474 c.p. (Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) ha per oggetto la tutela della fede pubblica e richiede la contraffazione o l'alterazione del marchio e/o del segno distintivo della merce,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33543 del 5 ottobre 2006
«Integra il delitto di cui all'art. 474 c.p. (Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) la vendita di prodotti falsamente contrassegnati ed esposti insieme a quelli originali; né, a tal fine, ha rilievo la circostanza che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40835 del 20 ottobre 2004
«Il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, previsto dall'art. 474 c.p., è volto a tutelare, non la libera determinazione dell'acquirente, ma la pubblica fede, intesa come affidamento dei consumatori nei marchi,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37451 del 10 settembre 2014
«Integra il delitto di commercio di prodotti con marchio contraffatto colui che ponga in vendita accessori e ricambi per aspirapolvere sui quali sia stato riprodotto il marchio dell'impresa produttrice dei componenti originali; né ha rilievo al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5215 del 3 febbraio 2014
«Ai fini della sussistenza del delitto previsto dall'art. 474 cod. pen, allorché si tratti di marchio di larghissimo uso e di incontestata utilizzazione da parte delle relative società produttrici, non è richiesta la prova della sua registrazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20944 del 31 maggio 2012
«Integra il delitto di cui all'art. 474 c.p. la detenzione per la vendita di prodotti recanti marchio contraffatto; né, a tal fine, ha rilievo la configurabilità della cosiddetta contraffazione grossolana, considerato che l'art. 474 c.p. tutela, in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 142 del 10 gennaio 2012
«L'affermazione di responsabilità per il caso di mera detenzione di prodotti con marchi contraffatti, implica che la finalità di vendita sia provata, sulla base dei più disparati indizi, purché essi siano univocamente conducenti alla conclusione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47081 del 20 dicembre 2011
«Non integra il delitto di commercio di prodotti con segni falsi colui che ponga in vendita ricambi per auto non originali sui quali sia stato riprodotto, quale elemento estetico presente sul componente originale, il marchio del costruttore del...»