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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17746 del 5 maggio 2008
«In tema di associazione per delinquere, è possibile ritenere la contemporanea appartenenza a diverse associazioni allorché un soggetto faccia parte, anche in coincidenza temporale, di un organismo criminoso che, oltre a operare in proprio, sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32901 del 14 agosto 2007
«Il partecipe di un'associazione per delinquere risponde dei reati strumentali, e cioè di quelli che sono strumento di attuazione del programma criminoso, pur se non abbia concorso alla loro commissione, in ragione dell'adesione alla realizzazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2897 del 10 marzo 1994
«In tema di associazione per delinquere, anche la normale attività professionale svolta da un commercialista, qualora realizzata, pur nella sua formale aderenza ai canoni della professione, con il conclamato scopo di concorrere alla realizzazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11307 del 9 dicembre 1993
«In tema di reati di associazione è del tutto irrilevante, ai fini del riconoscimento o meno dell'intervenuta adesione di un taluno al sodalizio criminoso, il fatto che, secondo le regole proprie di quest'ultimo, il soggetto non sia da considerare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3214 del 18 marzo 1992
«In tema di reati associativi, una volta dimostrata l'esistenza di una associazione criminosa e una volta individuati elementi, anche indiziari (nella specie costituiti essenzialmente dalla partecipazione agli utili), sulla base dei quali possa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1332 del 1 febbraio 1991
«In tema di associazione per delinquere, al fine di accertare se l'autore di taluno dei delitti inquadrabili nel programma criminoso sia anche legato al vincolo associativo criminale, è necessario verificare l'affectio societatis, e cioè la di lui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16164 del 21 novembre 1989
«Per ritenere sussistente la compartecipazione al delitto di associazione per delinquere, non è sufficiente l'accordo per la realizzazione di uno o più delitti tra quelli che formano oggetto del comune programma di delinquenza; occorre invece la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4909 del 7 aprile 1989
«La semplice partecipazione ad un reato associativo non comporta, di per sé, la responsabilità per la commissione d'uno o più reati, rientranti nell'ambito del programma criminoso, essendo necessario che l'associato sia consapevole del delitto che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39543 del 24 settembre 2013
«In tema di associazione di tipo mafioso, la condotta di partecipazione è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare, più che uno "status" di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5075 del 9 febbraio 2006
«In materia di associazione per delinquere, se non sussiste la prova che i reati fine siano stati progettati dall'intera organizzazione con la piena consapevolezza da parte dei singoli associati delle manifestazioni del progetto delittuoso e delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49691 del 28 dicembre 2004
«In tema di associazione per delinquere, integra la condotta di partecipazione, specie in mancanza di un'affiliazione rituale, l'esplicazione di attività omogenee agli scopi del sodalizio, apprezzabili come concreto e causale contributo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5970 del 19 giugno 1997
«Il dolo del delitto di associazione a delinquere è dato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione dell'accordo e quindi del programma delinquenziale in modo stabile e permanente. Quando la condotta si esaurisca nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7162 del 15 giugno 1998
«In tema di connotati distintivi dell'associazione per delinquere rispetto al reato meramente concorsuale, il fatto che una pluralità di fatti delittuosi siano stati commessi da appartenenti allo stesso gruppo familiare non comporta di per sè...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6026 del 21 giugno 1997
«In tema di associazione per delinquere, devesi ritenere che la persona la quale attui più volte — in concorso con i partecipi al sodalizio criminoso — reati-fine di questo, sia raggiunta per ciò stesso da gravi, precisi e concordanti indizi in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3161 del 23 marzo 1995
«Il criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere, rispetto al concorso di persone in reato continuato, risiede essenzialmente nel modo di svolgersi dell'accordo criminoso, che, nel concorso di persone, avviene in via occasionale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10835 del 22 ottobre 1994
«L'associazione per delinquere in tanto sussiste, in quanto si costituisca, e permanga, un vincolo associativo continuativo fra tre o più persone, allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, attraverso la predisposizione comune dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4805 del 8 gennaio 1993
«In tema di associazione per delinquere, perché assuma rilevanza la condotta individuale, occorre l'esistenza del pactum sceleris, con riferimento alla consorteria criminale, e dell'affectio societatis, in relazione alla consapevolezza del soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3402 del 24 marzo 1992
«Elementi strutturali del delitto di associazione per delinquere sono la formazione e la permanenza di un vincolo associativo continuativo, fra tre o più persone, allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, con la predisposizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6204 del 6 giugno 1991
«Il delitto di associazione per delinquere si distingue dal concorso di persone nel reato disciplinato dagli artt. 110 e ss. c.p. poiché l'accordo criminoso (il quale può intervenire anche tra due persone soltanto) è circoscritto alla commissione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5549 del 11 aprile 1990
«La costituzione di un'associazione per delinquere non si verifica nel momento e nel luogo in cui interviene il semplice accordo tra i compartecipi, ma in quelli della costituzione di una organizzazione permanente, frutto del concerto di intenti e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6436 del 27 giugno 1986
«Il reato di associazione a delinquere si consuma nel momento in cui viene creato il rapporto associativo, ancorché non sia stato ancora commesso nessuno dei delitti progettati.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6446 del 13 febbraio 2015
«L'appartenenza di un soggetto ad un sodalizio criminale può essere ritenuta, anche in base alla partecipazione ad un solo reato fine, qualora il ruolo svolto e le modalità dell'azione siano tali da evidenziare la sussistenza del vincolo e ciò può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44153 del 23 ottobre 2014
«In tema di associazione per delinquere, l'aggravante della scorreria in armi richiede il trasferimento da luogo a luogo di associati che, avendo programmato solo genericamente dei delitti, scelgono secondo occasionali circostanze gli oggetti delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32439 del 29 agosto 2001
«In tema di associazione a delinquere aggravata ai sensi del comma 4 dell'art. 416 c.p.p., perché sussista la circostanza aggravata «della scorreria in armi» è necessario che la condotta si connoti per un aumentato pericolo dell'ordine pubblico e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 265 del 24 febbraio 1998
«In tema di associazioni criminose, l'aggravante della disponibilità di armi di cui al comma quarto dell'art. 416 bis c.p. si sostanzia in una situazione di fatto che non coincide con i fatti di illegale detenzione e porto, non solo perché la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14688 del 23 dicembre 1986
«In tema di associazione per delinquere, l'aggravante della scorreria in armi richiede il trasferimento da luogo a luogo di associati che, avendo programmato solo genericamente dei delitti, scelgono secondo occasionali circostanze gli oggetti delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3886 del 31 gennaio 2012
«Ai fini della configurabilità del delitto di associazione per delinquere, è necessaria la predisposizione di un'organizzazione strutturale, sia pure minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35454 del 1 ottobre 2010
«La circostanza aggravante dell'aver cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità (art. 61, n. 7 c.p.) è incompatibile con il reato di associazione per delinquere, in quanto il requisito del danno patrimoniale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10725 del 12 ottobre 1998
«Sia il codice penale (artt. 416 e 416 bis) che il T.U. delle leggi sugli stupefacenti (art. 74 D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309) non recano nozioni definitorie dell'associazione che intendono reprimere, ma rimandano all'interprete per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 416 del 15 maggio 1997
«In assenza della prova di una pur marginale partecipazione agli utili dell'attività associativa, non è sufficiente ad integrare gli estremi della partecipazione all'associazione, la reiterata fornitura di telefonini cellulari clonati agli...»