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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8722 del 6 agosto 1991
«In tema di calunnia, l'individuazione del richiesto dolo generico — cioè la consapevolezza da parte del denunciante dell'innocenza del calunniato, che è coscienza della lesività concreta del fatto attribuito all'incolpato — è evidenziato, di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13349 del 11 ottobre 1990
«Per la sussistenza del delitto di calunnia è necessaria la dimostrazione che l'imputato abbia acquisito la certezza dell'innocenza dell'incolpato. Di conseguenza, non può essere addebitato tale delitto allorché sussistano elementi tali da far...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2417 del 20 gennaio 2010
«In tema di calunnia, la scriminante della legittima difesa non è invocabile quando la falsa denuncia di smarrimento di titoli di credito sia avvenuta per la paventata necessità di non subire gli effetti negativi di un'azione delittuosa (nel caso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9929 del 4 marzo 2003
«Integra il delitto di calunnia la condotta dell'imputato che non si limiti a ribadire la insussistenza delle accuse a suo carico ma rivolga all'accusatore, di cui conosce l'innocenza, accuse specifiche e idonee a determinare la possibilità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1333 del 4 febbraio 1998
«In tema di rapporto tra diritto di difesa e accuse calunniose, nel corso del procedimento instaurato a suo carico l'imputato può negare, anche mentendo, la verità delle dichiarazioni a lui sfavorevoli ed in tal caso l'accusa di calunnia, implicita...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5457 del 6 maggio 1988
«L'imputato di diffamazione può insistere, anche mentendo, nell'affermare la veridicità dei fatti attribuiti alla persona offesa. Egli pertanto non è punibile a titolo di calunnia in danno del soggetto diffamato mediante l'attribuzione di reati, se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8253 del 6 ottobre 1984
«Non esorbita dai limiti del diritto di difesa l'imputato che, in sede d'interrogatorio di polizia giudiziaria a suo carico, definisca falso il rapporto soltanto per quanto attiene alla veridicità della denunzia in esso contenuta. Egli, pertanto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3784 del 2 aprile 1992
«Il delitto di calunnia sussiste anche quando l'incolpazione venga formulata attraverso la simulazione a carico di una persona, non specificamente indicata ma identificabile, delle tracce di un determinato reato — nella forma, cioè, della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10260 del 12 luglio 1989
«Per la sussistenza del delitto di calunnia non è richiesto che la persona incolpata sia nominativamente indicata, essendo sufficiente che vengano offerti all'autorità giudiziaria elementi che ne consentano l'identificazione. (Nella specie è stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1743 del 18 febbraio 1992
«L'incolpazione implicita integra il delitto di calunnia allorché dal suo tenore e dal contesto delle circostanze in cui viene formulata emerga la volontaria attribuzione di un fatto costituente reato a carico di persona che si sa innocente, che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13868 del 6 dicembre 1986
«Poiché l'innocenza del calunniato costituisce un presupposto del delitto di calunnia, l'accertamento di essa è pregiudiziale al giudizio sulla sussistenza della calunnia, ma tale pregiudizialità inerisce principalmente, sul piano logico, al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4394 del 28 maggio 1986
«In tema di calunnia, pur sussistendo, di norma, un rapporto di pregiudizialità con il procedimento per il reato denunciato, deve procedersi immediatamente contro il calunniatore allorché la falsità della incolpazione si manifesti ab initio con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12673 del 17 dicembre 1988
«La perseguibilità per il delitto di calunnia, già consumato, permane anche se, per intervento legislativo, il fatto oggetto della incolpazione non costituisca più reato o diventi perseguibile a querela e questa non sia stata proposta.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10866 del 16 ottobre 1987
«La sentenza che dichiara estinto un reato per amnistia non ha efficacia vincolante nel successivo giudizio a carico dell'imputato di calunnia in relazione a tale reato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13881 del 6 dicembre 1986
«In tema di calunnia, l'intervenuta abolizione del reato oggetto della falsa incolpazione, a seguito di depenalizzazione, non incide sulla configurabilità del delitto di cui all'art. 368 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1255 del 14 gennaio 2014
«Integra il delitto di calunnia la denuncia con la quale si rappresentino circostanze vere, astrattamente riconducibili ad una determinata figura criminosa, celando, però, consapevolmente la concorrenza di una causa di giustificazione. (In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15928 del 5 aprile 2013
«In tema di calunnia, non esorbita dai limiti del diritto di difesa l'imputato che attribuisce un determinato fatto di reato ad altra persona, che pure sa innocente, soltanto per negare la propria responsabilità e ciò faccia nell'immediatezza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12810 del 4 aprile 2012
«Integra il reato di calunnia la condotta del privato che denunci lo smarrimento di assegni bancari dopo averli consegnati in pagamento ad altro soggetto, simulando, così, ai danni del prenditore del titolo le tracce del reato di furto o di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3910 del 28 gennaio 2009
«La falsa denuncia di smarrimento di un assegno, presentata dopo la consegna del titolo da parte del denunciante ad altro soggetto, integra il delitto di calunnia cosiddetta formale o diretta, mentre, ove la denuncia di smarrimento venga presentata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21343 del 31 maggio 2007
«Non è configurabile il delitto di calunnia nella condotta del titolare della potestà genitoriale su un minore, che ne denunci l'illecita sottrazione ad opera della madre naturale (che al momento del parto abbia chiesto di non comparire nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 757 del 16 gennaio 2007
«È configurabile il delitto di calunnia nella condotta di chi incolpi taluno di avere indebitamente posto all'incasso un assegno o una cambiale in spregio del patto di non farne tale uso, qualora l'accusa non risulti corrispondente alla realtà, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26114 del 18 giugno 2003
«Quando la simulazione oggettiva di un reato sia diretta a prospettare una falsa incolpazione dello stesso in danno di una persona determinata, si realizza un reato progressivo, ove il disvalore della simulazione è assorbito da quello della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18364 del 17 aprile 2003
«Nel caso di arresto in flagranza di reato, non integra il delitto di calunnia rendere false generalità, atteso che tale condotta della persona arrestata non è idonea a determinare l'avvio di indagini o il promuovimento dell'azione penale nei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5343 del 28 maggio 1996
«La nullità dell'interrogatorio non inficia la sostanza delle dichiarazioni rese e quindi non esclude il delitto di calunnia quando le dichiarazioni stesse, per il loro tenore e l'organo che le abbia ricevute, siano idonee a costituire la falsa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10896 del 3 novembre 1995
«La calunnia è reato formale ed istantaneo che si consuma nel momento in cui viene presentata la denuncia all'autorità giudiziaria ovvero ad autorità che a quella abbia obbligo di riferire. La ritrattazione, pertanto, non impedendo il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3025 del 3 marzo 1990
«Per il delitto di calunnia, non può mai essere concessa l'attenuante di cui all'art. 62, n. 2 del c.p., quale che sia stata la finalità perseguita dal reo, posto che l'ordinamento giuridico non può ammettere o riconoscere alcuna positiva valenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1880 del 2 agosto 1988
«Il delitto di calunnia è a natura plurioffensiva, nel senso che titolari dell'interesse giuridico tutelato dalla norma incriminatrice sono lo Stato e l'incolpato falsamente, onde impedire, in relazione a quest'ultimo, il pericolo dell'offesa al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3507 del 11 dicembre 1998
«Nel delitto di calunnia lo Stato assume la posizione di soggetto passivo primario ma non esclusivo, giacché l'offesa colpisce anche l'onore dell'incolpato, bene proprio del privato, tutelato dalla stessa norma. E poiché nel caso del delitto in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9961 del 5 agosto 1999
«La calunnia è reato istantaneo, la cui consumazione si esaurisce con la comunicazione all'autorità di una falsa incolpazione a carico di persona che si sa essere innocente. Le eventuali, successive dichiarazioni di conferma — senza sostanziali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39822 del 25 settembre 2014
«Non sussiste il concorso apparente di norme tra il reato di calunnia e il reato di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico e non è, pertanto, applicabile il principio di specialità di cui all'art. 15 cod. pen., stante la...»