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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35868 del 4 ottobre 2011
«L'ausiliario dei servizi assistenziali di un ente di diritto pubblico che presti funzione vicaria nell'ambito di finalità di assistenza, cura e riabilitazione dei soggetti disabili è incaricato di pubblico servizio, ove gli spettino, oltre ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7496 del 20 febbraio 2009
«Gli "ausiliari del traffico", a norma dell'art. 17, comma 132, L. 15 maggio 1997, n. 127, così come interpretato dall'art. 68, comma primo, L. 23 dicembre 1999, n. 488, rivestono la qualifica di incaricati di pubblico servizio quando procedono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7959 del 21 febbraio 2008
«I dipendenti dei consorzi agrari incaricati della gestione degli ammassi obbligatori e facoltativi svolgono attività pubblicistica anche se legati all'ente da rapporti di diritto privato — purché non siano addetti a svolgere attività meramente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1265 del 18 gennaio 2007
«Sussiste la qualità di persona incaricata di pubblico servizio in capo al tecnico di laboratorio dell'ANAS, quando l'attività sia espletata per conto della stazione appaltante nell'ambito di procedimenti amministrativi relativi all'appalto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38877 del 23 novembre 2006
«Il cosiddetto «ausiliario del traffico» non riveste, per tale sola qualifica, la qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, in quanto la sua attività è circoscritta dall'art. 17, comma 132, Legge 15 maggio 1997 n. 127,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14625 del 27 aprile 2006
«Al conducente di un mezzo di pubblico trasporto deve attribuirsi la qualifica di persona incaricata di un pubblico servizio, perché svolge un'attività non soltanto di natura materiale, in quanto egli non si limita alla semplice guida del mezzo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24412 del 28 giugno 2005
«Va attribuita la qualifica di incaricato di un pubblico servizio al responsabile del magazzino del deposito provinciale del Monopolio di Stato, poiché svolge un'attività accessoria alla pubblica funzione dallo stesso esercitata, che non si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23465 del 22 giugno 2005
«La qualità di incaricato di pubblico servizio del dipendente di Trenitalia S.p.A. va accertata, da parte del giudice di merito, esclusivamente sulla base della disciplina della attività oggettivamente considerata ed indipendentemente dal fatto che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24075 del 30 maggio 2003
«All'operatore obitoriale deve essere riconosciuta la qualità di incaricato di pubblico servizio, in quanto, seppur privo di poteri autoritativi, svolge un'attività regolata da norme di diritto pubblico, non limitata a semplici mansioni d'ordine o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17902 del 15 aprile 2003
«L'amministratore dell'Ente Fiera di Vicenza, quale incaricato di pubblico servizio, risponde di concussione se si avvale della propria qualità e poteri ordinamentali per indurre il privato ad accogliere la pretesa di versamento di una tangente del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17914 del 15 aprile 2003
«Non è qualificabile come incaricato di pubblico servizio il portiere di un ospedale, il quale svolge funzioni di mera guardiania, custodia e pulizia dei locali, senza fornire un contributo concreto alle finalità del servizio pubblico. (In...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12722 del 3 dicembre 1998
«Attesa la natura meramente materiale della prestazione fornita dal conducente di un'autovettura in servizio di piazza (taxi), deve escludersi che al soggetto in questione possa attribuirsi la qualifica di incaricato di pubblico servizio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 263 del 16 gennaio 1995
«Il custode di beni di cui sia certa la titolarità e l'appartenenza allo Stato in attesa che l'amministrazione provveda ad una loro destinazione d'uso è, alla stregua dell'art. 358 c.p., come «novellato» dall'art. 18 della L. 26 aprile 1990, n. 86,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4639 del 21 aprile 1994
«Poiché la Costituzione (art. 35) considera la formazione professionale dei lavoratori fra i compiti essenziali della Repubblica — si tratta di un'attività che lo Stato persegue direttamente o a mezzo di istituti, pubblici o privati — ne consegue...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1931 del 17 febbraio 1994
«Poiché l'istituzione degli spacci operanti presso le caserme della polizia di Stato è uno dei compiti di benessere attribuiti dalla legge al Fondo di assistenza per il personale della pubblica sicurezza, l'esercizio di essi è, sotto ogni assetto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3224 del 21 marzo 1992
«Alla guardia particolare giurata, nella specie adibita alla vigilanza all'ingresso di un pubblico ente ospedaliero, deve attribuirsi, in virtù del disposto dell'art. 358 c.p., sostituito dall'art. 18 della L. 26 aprile 1990, n. 86, la qualità non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45067 del 30 ottobre 2014
«Il delitto di simulazione di reato può essere scriminato dalla ritrattazione solo se questa si verifica nel medesimo contesto (inteso in termini di continuità e di durata) della denuncia, in quanto solo la resipiscenza realizzata in un "continuum"...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32673 del 24 luglio 2015
«Sussiste il reato di calunnia anche quando il fatto, oggetto della falsa incolpazione, sia diverso e più grave di quello effettivamente commesso dalla persona incolpata, dovendo invece escludersi il reato quando il fatto sia diverso da quello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22928 del 27 maggio 2013
«Ai fini della configurabilità del reato di calunnia, la falsa accusa può anche realizzarsi tacendo artatamente alcuni elementi della fattispecie, così da fornire una rappresentazione del fatto fuori del suo contesto e far apparire quindi come...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6150 del 7 febbraio 2013
«Configura il delitto di calunnia l'indicazione, nel momento di acquisizione della notizia di reato e da parte del suo autore, delle generalità di altra persona effettivamente esistente, sempreché la reale identità fisica del reo non sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32944 del 21 agosto 2012
«Integra il delitto di calunnia la condotta oggettivamente idonea a determinare l'avvio di un procedimento penale nei confronti di una persona che si sa innocente, non essendo necessario che i fatti siano esposti secondo lo schema tipico di una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21789 del 8 giugno 2010
«Il delitto di calunnia ha natura plurioffensiva, nel senso che oltre a ledere l'interesse dello Stato alla corretta amministrazione della giustizia, offende anche l'onore dell'incolpato, il quale è conseguentemente legittimato all'opposizione alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32841 del 28 maggio 2009
«Ai fini della prova del delitto di calunnia è necessario che sia accertata non già la mera non verosimiglianza delle dichiarazioni con le quali altri sia incolpato di un reato, ma la sicura falsità delle stesse.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35339 del 15 settembre 2008
«Sussiste il reato di calunnia anche quando il fatto, oggetto della falsa incolpazione, sia diverso e più grave di quello effettivamente commesso dalla persona incolpata. Questa condizione non si verifica allorché la diversità, non incidendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2805 del 25 gennaio 2007
«Sussiste il reato di calunnia anche quando il fatto, oggetto della falsa incolpazione, sia essenzialmente diverso da quello realmente accaduto, ovvero quando al denunciato sia attribuito un reato diverso per titolo e più grave. Questa condizione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15559 del 4 maggio 2006
«Il delitto di calunnia, che è reato di pericolo per la cui integrazione è sufficiente anche la possibilità dell'inizio di un procedimento penale, non si configura quando la falsa accusa ha ad oggetto fatti per i quali l'esercizio dell'azione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39232 del 7 ottobre 2004
«Per la sussistenza del delitto di calunnia occorre che la falsa incolpazione sia portata a conoscenza della autorità giudiziaria o di altra autorità che ad essa ha l'obbligo di riferire. Ne consegue che non è configurabile il predetto reato in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13309 del 18 marzo 2004
«Ricorrono gli estremi del reato di calunnia quando l'imputato, travalicando il rigoroso rapporto funzionale tra la sua condotta e la confutazione dell'imputazione, non si limiti a ribadire la insussistenza delle accuse a suo carico, ma assuma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7722 del 23 febbraio 2004
«Ai fini della configurabilità del reato di calunnia, la falsa accusa può anche realizzarsi sottacendo artatamente alcuni elementi della fattispecie, così da fornire una rappresentazione del fatto fuori del suo contesto e far apparire quindi come...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43018 del 11 novembre 2003
«La presentazione di successivi atti di incolpazione, aventi ad oggetto lo stesso reato e lo stesso incolpato, integra la commissione di più reati di calunnia quando il successivo atto contenga una prospettazione che si risolva in una...»