Gli alimenti sono dovuti dal giorno della domanda giudiziale [163 c.p.c.] o dal giorno della costituzione in mora [1219] dell'obbligato, quando questa costituzione sia entro sei mesi seguita dalla domanda giudiziale [2948 n. 2](1).
Gli alimenti sono dovuti dal giorno della domanda giudiziale [163 c.p.c.] o dal giorno della costituzione in mora [1219] dell'obbligato, quando questa costituzione sia entro sei mesi seguita dalla domanda giudiziale [2948 n. 2](1).
(Relazione del Ministro Guardasigilli Dino Grandi al Codice Civile del 4 aprile 1942)
Cass. civ. n. 113/2003
In caso di revisione dell'assegno di divorzio, ai sensi dell'art. 9 della legge n. 898 del 1970, il giudice può stabilire che il nuovo importo dello stesso decorra dalla data della domanda di revisione, e non da quella della decisione su di essa, in analogia con quanto dispone l'art. 445 c.c. per le pronunce in tema di alimenti, al pari delle quali quelle ex art. 9 cit. hanno natura non costitutiva, ma determinativa dell'entità della somministrazione di denaro connessa a uno status (di coniuge divorziato) del quale la parte è già titolare, e in applicazione del principio generale secondo il quale un diritto non può restare pregiudicato dal tempo necessario per farlo valere in giudizio.Cass. civ. n. 4833/1988
Qualora i bisogni dell'avente diritto agli alimenti vengano per intero soddisfatti da uno soltanto dei condebitori ex lege, questi può esercitare il regresso pro quota verso il coobbligato senza necessità di una preventiva diffida ad adempiere, tenuto conto che le disposizioni dell'art. 445 c.c., in tema di decorrenza degli alimenti solo dalla domanda giudiziale (o dalla costituzione in mora, se seguita entro sei mesi dalla domanda giudiziale), riguardano esclusivamente il rapporto diretto con il creditore e non sono estensibili alla suddetta azione di regresso, la quale è riconducibile alle regole dell'utile gestione (considerando che l'intento di gestire l'affare altrui, in difetto di un'opposizione dell'interessato, è insito nella consapevolezza del carattere cogente del relativo obbligo).Cass. civ. n. 5763/1981
In tema di separazione personale dei coniugi, l'obbligo del marito di provvedere al mantenimento della moglie decorre dalla data della domanda, in applicazione del principio generale stabilito per gli alimenti dall'art. 445 c.c., e permane immutato sino a quando non intervengano fatti modificativi della situazione economica dell'uno, dell'altro o di entrambi i coniugi.Cass. civ. n. 3525/1968
Le obbligazioni alimentari da negozio giuridico si sottraggono ai principi sulla decorrenza fissati dall'art. 445 c.c.
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Il volume offre un'ampia e dettagliata trattazione della tematica del mantenimento del coniuge separato e divorziato e di tutte le problematiche direttamente ed indirettamente alla stessa connesse. Sia dell'assegno di mantenimento statuito nelle procedure di separazione che di quello divorzile sono analizzati: i presupposti per l'attribuzione e per l'entità dei medesimi, le modalità di pagamento, i rimedi preposti a garanzia dell'adempimento, le conseguenze penali... (continua)
Ad undici anni di distanza dalla pubblicazione della prima edizione viene data alle stampe una nuova edizione dei volumi dedicati al Diritto di famiglia del presente Trattato, profondamente rinnovata ed ampliata, per tenere conto delle numerose ed importanti novità normative e della significativa evoluzione giurisprudenziale e dottrinaria tipica di una materia in rapida e continua evoluzione, al fine di tenere il passo con l'evolversi della moderna società. Nei quattro volumi... (continua)
Il volume affronta le principali e più dibattute questioni in tema di determinazione e versamento dell’assegno di mantenimento, con una analisi rivolta ai principali nodi critici in relazione ai provvedimenti di natura economica all’interno delle procedure di separazione e di divorzio.
L’opera offre un aggiornamento degli istituti giuridici già esistenti, volgendo un particolare sguardo... (continua)
Il volume analizza l'istituto del mantenimento del coniuge e dei figli nella separazione e nel divorzio, con un'ampia disamina dei mezzi di tutela e di garanzia predisposti a loro favore. Tra gli strumenti di tutela voluti dal legislatore per attenuare gli effetti della separazione, ci si sofferma, in particolare, sull'assegnazione della casa familiare esaminandone nozione e criteri per l'attribuzione della stessa sia ai figli che al genitore anche non coniugato. Gli argomenti trattati... (continua)
Il Volume tratta il problema di unificare a livello europeo le norme giuridice sulla materia del diritto agli alimenti (parte I) e del diritto ereditario (parte II) onde evitare che il cittadino riceva diversa regolamentazione a seconda che si rivolga al tribunale di un Paese o di un altro. L'Opera è composta da atti di un convegno tenutosi alla Facoltà di Giurisprudenza di Verona nel marzo 2009.
(continua)Il mantenimento del coniuge e dei figli, in caso di separazione o divorzio, costituisce uno degli argomenti più importanti, ed in grado di dar luogo a controversie, dell’intera branca del diritto di famiglia. Non a caso il libro, esaurito ed introvabile nella prima edizione, è stato oggetto di una nuova scrittura, che lo aggiorna fino all’ultima attualità.
In particolare, si segnala l’illustrazione della recentissima riforma, avente ad oggetto... (continua)