AUTORE:
Filippo Messina
ANNO ACCADEMICO: 2019
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą Telematica Pegaso
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Questo lavoro intende esaminare il sistema del risarcimento diretto, la procedura di gestione e liquidazione dei danni conseguenti a sinistro stradale entrata in vigore, nella pratica, dal 1° febbraio 2007.
Questa procedura liquidativa è stata introdotta con la finalità di riformare il mercato assicurativo e tentare di migliorare il sistema risarcitorio, per incentivare una maggiore concorrenza tra le imprese, per avviare un rapporto di reciproca fiducia tra cliente/danneggiato ed assicuratore ed anche per abbassare i costi relativi al risarcimento.
La procedura ha provocato molte discussioni, le quali sono sorte a causa dei diversi interessi - molte volte contrastanti - da soddisfare: gli interessi degli assicuratori e quelli degli assicurati. Alcuni esperti del settore, inoltre, avallano la tesi secondo cui il risarcimento diretto possa ancora migliorare la fase liquidativa portando a un abbassamento dei premi, altri invece appoggiano l’idea che una modifica dei processi liquidativi e una riorganizzazione dei modelli gestionali attuali non avrebbero portato al desiderato effetto dell’abbassamento dei premi. In tanti, poi, sostengono che la procedura sia stata sostenuta e portata avanti dalle compagnie per propri vantaggi, a scapito delle ragioni risarcitorie dei danneggiati.
La finalità del presente lavoro è quella di capire dove sia collocata realmente la verità, che - con buona probabilità, come frequentemente accade - starà nel mezzo, anche se attualmente continuano ad esserci numerosi dubbi sulla normativa in questione. Questa disciplina è nata anche per fare chiarezza sui molteplici dubbi interpretativi della legge n. 990/1969; tale obiettivo, ad ogni modo, non è stato totalmente raggiunto in quanto vi sono stati molteplici dibattiti interpretativi e forti dubbi sulla legittimità costituzionale.
Allo scopo di rendere l’elaborato il più lineare possibile, si è stabilito di strutturare il lavoro nel seguente modo:
Questa procedura liquidativa è stata introdotta con la finalità di riformare il mercato assicurativo e tentare di migliorare il sistema risarcitorio, per incentivare una maggiore concorrenza tra le imprese, per avviare un rapporto di reciproca fiducia tra cliente/danneggiato ed assicuratore ed anche per abbassare i costi relativi al risarcimento.
La procedura ha provocato molte discussioni, le quali sono sorte a causa dei diversi interessi - molte volte contrastanti - da soddisfare: gli interessi degli assicuratori e quelli degli assicurati. Alcuni esperti del settore, inoltre, avallano la tesi secondo cui il risarcimento diretto possa ancora migliorare la fase liquidativa portando a un abbassamento dei premi, altri invece appoggiano l’idea che una modifica dei processi liquidativi e una riorganizzazione dei modelli gestionali attuali non avrebbero portato al desiderato effetto dell’abbassamento dei premi. In tanti, poi, sostengono che la procedura sia stata sostenuta e portata avanti dalle compagnie per propri vantaggi, a scapito delle ragioni risarcitorie dei danneggiati.
La finalità del presente lavoro è quella di capire dove sia collocata realmente la verità, che - con buona probabilità, come frequentemente accade - starà nel mezzo, anche se attualmente continuano ad esserci numerosi dubbi sulla normativa in questione. Questa disciplina è nata anche per fare chiarezza sui molteplici dubbi interpretativi della legge n. 990/1969; tale obiettivo, ad ogni modo, non è stato totalmente raggiunto in quanto vi sono stati molteplici dibattiti interpretativi e forti dubbi sulla legittimità costituzionale.
Allo scopo di rendere l’elaborato il più lineare possibile, si è stabilito di strutturare il lavoro nel seguente modo:
- il primo capitolo riporta a un breve inciso storico, a una comparazione con l’azione diretta e a un approfondimento sulle presunte inosservanze dei principi costituzionali che da sempre sono affiancate all’istituto del risarcimento diretto;
- nel secondo capitolo viene esaminata la procedura nelle sue singole fasi e si illustra il suo campo di applicazione; negli ultimi due paragrafi si pone l’attenzione sulla creazione delle convenzioni CID e CARD e viene esaminato il significativo ruolo della stanza di compensazione;
- nel terzo capitolo, in conclusione, vengono analizzate le novità legislative introdotte a seguito dell’entrata in vigore della disciplina del risarcimento diretto. Nell’ultimo paragrafo di questo capitolo si farà un bilancio degli effetti prodotti dalla suddetta disciplina, anche grazie ai dati messi a disposizione dall’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici, in termini di costanza di sinistri, di costo medio e di rapidità di liquidazione. Mediante i dati presi in esame si giungerà ad alcune considerazioni personali, riportate nelle conclusioni finali.