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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1296 del 14 ottobre 1996
«La perdita di efficacia dei decreti legge reiterati in materia di urbanistica, attesa la intima connessione esistente con il nuovo condono edilizio di cui all'art. 39 della legge n. 724 del 1994 per una definitiva risistemazione della materia, non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5838 del 6 febbraio 2014
«Le dichiarazioni rese in sede di presentazione spontanea all'autorità giudiziaria, equivalendo "ad ogni effetto" all'interrogatorio, sono idonee ad interrompere la prescrizione, purché l'indagato abbia ricevuto una contestazione chiara e precisa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14239 del 11 aprile 2011
«Il decreto di citazione a giudizio conserva efficacia interruttiva della prescrizione anche a seguito della regressione del procedimento per la contestazione di un reato diverso.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3601 del 23 gennaio 2008
«Allorché l'azione civile per il risarcimento del danno sia esercitata nel processo penale, ha luogo l'interruzione della prescrizione del relativo diritto per tutta la durata del processo e il termine riprende a decorrere dalla data in cui diviene...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3420 del 22 gennaio 2008
«Il riferimento generico al decreto di citazione a giudizio, contenuto nell'art. 160 c.p., consente di ricomprendere tra gli atti interruttivi del corso della prescrizione anche il decreto di citazione per il giudizio d'appello.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2867 del 18 gennaio 2008
«L'atto di fissazione della data di udienza dibattimentale da parte del giudice non ha efficacia interruttiva della prescrizione, poiché esso non è compreso nell'elenco degli atti espressamente previsti dall'art. 160, comma secondo, c.p., da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20262 del 14 giugno 2006
«Tra gli atti interruttivi del corso della prescrizione non può ricomprendersi l'avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p., che risponde a una finalità eminentemente informativa, sicché non può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8615 del 10 marzo 2006
«L'avviso di conclusione delle indagini preliminari previsto dall'art. 415 bis c.p.p. è da annoverare fra gli atti interruttivi della prescrizione del reato non in base ad una (vietata) interpretazione estensiva «in malam partem» dell'art. 160...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15403 del 31 marzo 2004
«Il rinnovo della citazione a giudizio ai sensi dell'art. 143 disp. att. c.p.p. (effettuato, nella fattispecie, a causa di un rinvio d'ufficio), presuppone che il rapporto processuale si sia regolarmente instaurato in forza del decreto di citazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43575 del 13 novembre 2003
«In tema di interruzione della prescrizione, la contestazione del delitto di ricettazione di cui all'art. 648 c.p. è idonea ad interrompere la prescrizione anche se all'esito del dibattimento dovesse ritenersi configurato il meno grave reato di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13320 del 24 marzo 2003
«Ai fini dell'interruzione della prescrizione non è necessaria la notificazione del decreto di citazione a giudizio all'imputato, ma è sufficiente la sola emissione del decreto stesso, indicativa della persistenza dell'interesse punitivo dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1736 del 23 settembre 2000
«L'atto interruttivo della prescrizione rileva per tutti coloro ai quali il reato viene addebitato in una fase del procedimento, in quanto denota la persistenza nello Stato di un interesse alla punizione di colui che risulterà, all'esito delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7531 del 27 giugno 2000
«Atteso il carattere tassativo dell'elencazione degli atti interruttivi della prescrizione, contenuto nell'art. 160 c.p., nel quale, a proposito dell'interrogatorio, si fa riferimento solo a quello reso davanti al pubblico ministero o al giudice, è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9116 del 16 luglio 1999
«In materia di reati fiscali assume efficacia interruttiva della prescrizione dei reati, ex art. 160 c.p., qualunque attività nel corso della quale gli uffici finanziari o la guardia di finanza prendono formalmente cognizione del reato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 144 del 24 febbraio 1999
«L'interrogatorio dell'indagato compiuto dalla polizia giudiziaria su delega del pubblico ministero, a norma dell'art. 370 c.p.p. (come modificato dalla L. n. 356 del 1992), è atto idoneo ad interrompere il corso della prescrizione del reato. (La...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1535 del 19 febbraio 1997
«Al fine di stabilire quando si produce l'interruzione della prescrizione del reato, occorre avere riguardo al momento dell'emissione di uno degli atti indicati nell'art. 160 c.p., e non già a quello della sua eventuale notificazione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11829 del 30 novembre 1995
«L'efficacia interruttiva, ai fini della prescrizione, del decreto di citazione a giudizio — o di altro atto ugualmente efficace — deriva dalla stessa emissione o dal compimento di specifica attività, senza alcuna necessità, nel primo caso, di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12456 del 17 dicembre 1994
«La richiesta di emissione del decreto penale, così come la richiesta di emissione di decreto di citazione a giudizio, non hanno effetto interruttivo del decorso della prescrizione, non essendo tali atti compresi fra quelli indicati tassativamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8473 del 29 luglio 1994
«L'estinzione del reato per prescrizione deve essere dichiarata anche nell'ipotesi in cui il relativo termine sia maturato nel periodo intercorrente tra l'emissione del decreto di citazione e la notifica all'imputato: il decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3760 del 31 marzo 1994
«Al fine di individuare il momento nel quale si produce l'interruzione della prescrizione del reato occorre aver riguardo a quello dell'emissione di uno degli atti indicati nell'art. 160 c.p. e non a quello della sua eventuale notificazione....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8530 del 14 settembre 1993
«Qualsiasi atto dal quale possa desumersi il persistere della volontà punitiva dello Stato deve considerarsi atto interruttivo della prescrizione: pertanto, sono atti interruttivi anche i decreti di citazione per i successivi gradi di giudizio e le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7832 del 14 luglio 1976
«Il decreto di condanna, ai sensi dell'art. 160 c.p., interrompe la prescrizione dalla data di emissione e non da quella di notificazione.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2288 del 11 dicembre 1969
«La prescrizione del reato è interrotta anche dall'atto processuale nullo, sempre che lo stesso costituisca esercizio dell'azione penale, sempre cioè che lo stesso comprovi la volontà dello Stato di perseguire l'illecito penale. Consegue che il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45944 del 26 novembre 2012
«È inammissibile l'oblazione richiesta dall'imputato con riferimento ad una pluralità di reati in mancanza di una espressa contestazione della continuazione da parte del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12518 del 28 marzo 2011
«È inammissibile la domanda di oblazione, presentata in sede di opposizione a decreto penale di condanna ma in via subordinata alla richiesta di dichiarazione di nullità del decreto per insussistenza del fatto e del conseguente proscioglimento in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20309 del 30 aprile 2004
«Ai fini dell'ammissibilità dell'oblazione speciale, la recidiva reiterata, pur in mancanza di una precedente apposita dichiarazione giudiziale dello status di recidivo - dichiarazione che non ha natura costitutiva - è ostativa all'applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33420 del 7 ottobre 2002
«Il superamento del termine dell'apertura del dibattimento previsto dagli artt. 162 e 162 bis c.p. non preclude la possibilità di richiedere l'oblazione, in quanto, nei casi di modifica dell'originaria imputazione in altra per la quale sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11591 del 13 novembre 2000
«La facoltà di proporre istanza di oblazione può essere esercitata esclusivamente dall'imputato, in quanto si configura come un diritto personalissimo che implica la rinuncia a far valere la propria difesa in vista della estinzione del reato....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 20 maggio 1999
«L'oblazione di cui all'art. 162 c.p. (al pari di tutte le cause estintive del reato) non è applicabile ai reati permanenti finché la permanenza non sia cessata. (In applicazione di tale principio la Corte ha annullato la sentenza di merito con la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13278 del 17 dicembre 1998
«Non può dolersi dell'impossibilità di addivenire ad oblazione, in caso di derubricazione in reato oblabile di una contestazione in origine preclusiva di detta causa estintiva, l'imputato che non abbia tempestivamente invocato la più favorevole...»