-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 10 marzo 1982
«L'esimente dello stato di necessità, pur essendo istituto proprio del diritto penale, trascende, per il suo fondamento naturalistico, l'ambito specifico di quella collocazione, essendo suscettibile di trasposizione anche nella materia...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26172 del 8 luglio 2010
«L'assenza dei presupposti della scriminante della legittima difesa, in specie del bisogno di rimuovere il pericolo di un'aggressione mediante una reazione proporzionata e adeguata, impedisce di ravvisare l'eccesso colposo, che si caratterizza per...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45425 del 15 dicembre 2005
«I presupposti essenziali della legittima difesa sono costituiti da un'aggressione ingiusta e da una reazione legittima: mentre la prima deve concretarsi nel pericolo attuale di un'offesa che, se non neutralizzata tempestivamente, sfocia nella...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11840 del 24 novembre 1994
«In tema di eccesso colposo in legittima difesa, l'azione antigiuridica che ha determinato la reazione difensiva dell'aggredito si connota con il ruolo di semplice occasione, rispetto all'eccesso. Pertanto, il risultato di questo non può che fare...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2099 del 3 marzo 1993
«In tema di legittima difesa, l'eccesso colposo si verifica allorché per un errore di valutazione si apprestano o si usano mezzi eccessivi di difesa in rapporto all'entità del pericolo; in tal caso la colpa è, invero, identificabile nella...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8773 del 5 agosto 1992
«Nella legittima difesa quando manca la proporzione tra difesa ed offesa, per eccesso nell'uso dei mezzi adoperati dall'aggredito nel difendersi, occorre differenziare tra eccesso dovuto a negligenza, imperizia, imprudenza ed, in genere, a colpa...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12067 del 29 novembre 1991
«In tema di legittima difesa, l'eccesso colposo si verifica allorché per un errore di valutazione della necessità di difendersi, si apprestano o si usano mezzi eccessivi di difesa in rapporto all'entità del pericolo; in tal caso la colpa è, invero,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8133 del 25 luglio 1991
«In tema di legittima difesa, occorre differenziare dall'eccesso dovuto a negligenza, imperizia, imprudenza e, in genere, a colpa nella valutazione dell'entità dell'offesa e della misura della difesa, l'eccesso consapevole e volontario. Mentre nel...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17923 del 29 aprile 2009
«In tema di cosiddette lesioni sportive, non è applicabile la previsione di eccesso colposo (art. 55 c.p.) in quanto la causa di giustificazione, cosiddetta non codificata, dell'esercizio di attività sportiva presuppone che l'azione lesiva non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 298 del 15 gennaio 1992
«In coerenza con la sistematica adottata dal legislatore, per cui si distingue tra errore sul fatto che costituisce reato (art. 47 c.p.) ed errore sulle scriminanti (art. 59 c.p.), l'art. 55 contempla un'ipotesi particolare di errore sulle...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18926 del 30 aprile 2013
«Non può essere configurato l'eccesso colposo previsto dall'art. 55 cod. pen. in mancanza di una situazione di effettiva sussistenza della singola scriminante, di cui si eccedono colposamente i limiti.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11526 del 12 novembre 1987
«Colui che sfida o accetta la sfida, per risolvere la contesa o dar sfogo al proprio risentimento, versa consapevolmente nell'illecito e da tale suo stato non può invocare, non solo la legittima difesa e l'eccesso colposo, ma neppure l'attenuante...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4595 del 6 dicembre 2000
«n tema di diffamazione a mezzo stampa, la querela a carico del giornalista non si estende al direttore del giornale, ai sensi dell'art. 123 c.p., atteso che tale norma prevede l'estensione a tutti coloro che sono individuabili come autori del...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1611 del 12 ottobre 1996
«In materia di individuazione dei limiti di pena, anche per quanto riguarda la individuazione dei termini massimi di durata della custodia cautelare, in caso di ricorrenza di circostanze aggravanti, la pena per il delitto tentato deve essere...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 829 del 24 gennaio 1995
«In tema di distinzione tra concussione e corruzione, ciò che conta è che il pubblico ufficiale, avvalendosi del proprio potere, determini la libera volontà del privato attraverso un comportamento costringente o inducente, operando così una...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2024 del 23 agosto 1994
«Il rimedio previsto dall'art. 130 c.p.p. (correzione di errori materiali) non può trovare applicazione quando la correzione richiesta ha per oggetto non già un errore od un'omissione materiale ma un errore concettuale che attiene alla formazione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18513 del 17 maggio 2010
«Allorché concorrano due circostanze ad effetto speciale (nella specie, recidiva specifica di cui all'art. 99, comma secondo, c.p. e aggravante di cui all'art. 585 stesso codice), è illegittima l'applicazione di distinti aumenti di pena, dovendosi,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28258 del 10 luglio 2008
«In tema di concorso di circostanze del reato, il giudizio di bilanciamento ha carattere unitario e riguarda tutte le circostanze coinvolte nel procedimento di comparazione, sia quelle comuni che ad effetto speciale, in quanto la disciplina...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4051 del 30 dicembre 2000
«In materia di stupefacenti, l'aggravante prevista per chi induce al reato una persona dedita all'uso di droga, costituisce una circostanza ad effetto speciale, atteso che prevede un aumento edittale della pena da un terzo alla metà e che a tale...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4621 del 6 dicembre 2000
«In tema di estorsione, poiché è sufficiente la presenza di una sola aggravante perché si verifichi l'aumento della pena edittale sino a venti anni, il concorso di più circostanze previsto dall'art. 628 c.p. (cui l'art. 629 rinvia per la...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2036 del 21 settembre 1996
«Per la determinazione della pena agli effetti dell'applicazione delle misure cautelari, in caso di concorso delle aggravanti ad effetto speciale del reato di estorsione si deve far riferimento all'art. 629, comma secondo, c.p., che stabilisce la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2125 del 19 aprile 1996
«La disposizione dell'art. 63, comma 4, c.p., che prevede la facoltà del giudice, nel concorso di più circostanze ad effetto speciale, di aumentare la pena stabilita per la circostanza più grave, attiene esclusivamente alla concreta entità del...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8914 del 11 agosto 1992
«L'ipotesi di cui all'art. 73 comma quinto d.p.r. n. 309/90 non costituisce un'autonoma figura di reato, ma ha solo natura giuridica di circostanza attenuante ad effetto speciale (art. 63 c.p.) del reato di cui al primo comma dello stesso articolo....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 780 del 14 aprile 1993
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, sollevata in relazione agli artt. 3, primo comma, e 27, terzo comma, Cost., dell'art. 72 c.p., in cui si prevede che, nei casi ivi indicati, alla pena dell'ergastolo sia...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13616 del 12 aprile 2012
«È consentito l'indulto dell'isolamento diurno, data la sua natura di sanzione detentiva e non già di modalità d'esecuzione dell'ergastolo, sempre che, una volta scisso il cumulo giuridico che, a fronte di condanna alla pena perpetua e di altre a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14485 del 11 aprile 2011
«L'inasprimento dell'ergastolo con l'applicazione dell'isolamento diurno va disposto quando l'imputato sia condannato, oltre che per il delitto per il quale è previsto l'ergastolo, anche per uno o più delitti che "importano", secondo la previsione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1044 del 13 gennaio 2009
«L'isolamento diurno previsto dall'art. 72 c.p. è sanzione penale con caratteristiche di temporaneità alla quale può essere applicato l'indulto, purchè lo stesso sia stato disposto per il caso di concorso tra reati cui il provvedimento di clemenza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31433 del 21 settembre 2006
«Allorché sia riconosciuta la continuazione tra più delitti alcuni dei quali punibili con l'ergastolo, una volta individuato l'ergastolo come pena base per la violazione ritenuta più grave, non è consentito infliggere, per quelle ritenute meno...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4381 del 1 febbraio 2001
«Anche per l'isolamento diurno, che è una sanzione penale con caratteristica di temporaneità, si applica il principio, analogo a quello proprio del calcolo di pene concorrenti, secondo cui il limite massimo previsto dalla legge, se non può essere...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2127 del 16 giugno 2000
«In caso di pene concorrenti irrogate con differenti sentenze, appartiene al giudice dell'esecuzione la competenza ad applicare la sanzione dell'isolamento diurno. (Fattispecie di applicazione della sanzione in relazione al cumulo di due ergastoli...»