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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15901 del 20 luglio 2011
«L'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 480, terzo comma, c.p.c. - come individuata dalla Corte Cost. nella sentenza n. 480 del 2005 - richiede che l'opposizione a precetto debba essere notificata dal debitore presso la residenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13219 del 31 maggio 2010
«Il Comune nel quale il creditore, con l'atto di precetto, abbia dichiarato la propria residenza od eletto il proprio domicilio, ai sensi dell'art. 480, comma terzo, c.p.c., deve ritenersi coincidente con quello in cui ha sede il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12540 del 28 maggio 2009
«Alla stregua di un'interpretazione costituzionalmente orientata (come individuata dalla Corte cost. nella sentenza n. 480 del 2005), l'art. 480, comma terzo, c.p.c. consente al debitore di notificare l'opposizione all'esecuzione nel luogo in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5621 del 15 marzo 2005
«La norma dell'art. 480, terzo comma, c.p.c., attribuisce alla parte che intende promuovere l'esecuzione forzata la facoltà di dichiarare la propria residenza o di eleggere domicilio in uno, a sua scelta, tra i possibili luoghi dell'esecuzione....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7505 del 16 luglio 1999
«La norma dell'art. 480, terzo comma, c.p.c., attribuisce alla parte che intende promuovere l'esecuzione forzata una facoltà, che consiste nel dichiarare la propria residenza o nell'eleggere domicilio, ma, nel contempo le impone un onere, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6880 del 23 luglio 1997
«Se il debitore propone opposizione a precetto dinanzi ad un giudice del luogo di sua residenza, anziché del luogo in cui il creditore ha eletto il domicilio (art. 480, terzo comma, c.p.c.), e questi si limita ad eccepire l'incompetenza per materia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10591 del 25 ottobre 1993
«Il creditore che, nel giudizio di opposizione a precetto, eccepisce l'incompetenza per territorio del giudice del luogo di notifica del precetto, sostenendo di avere indicato un diverso luogo di residenza o di avere eletto domicilio in altro luogo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6234 del 24 ottobre 1986
«Il comune nel quale il creditore, con l'atto di precetto, abbia dichiarato la propria residenza od eletto il proprio domicilio, ai sensi dell'art. 480 terzo comma c.p.c., deve ritenersi coincidente con quello in cui ha sede il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 13038 del 24 maggio 2013
«Il vizio di notificazione del precetto rileva se di gravità tale da determinare la inesistenza della notificazione, ovvero l'impossibilità di raggiungere il suo scopo tipico, lasciando a disposizione del debitore un termine per adempiere inferiore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28627 del 2 dicembre 2008
«In tema di spese inerenti la notificazione del titolo esecutivo e le attività di redazione e notificazione del precetto, costituendo esse un accessorio delle spese processuali riferibili al titolo esecutivo giudiziale (secondo un'interpretazione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19512 del 19 dicembre 2003
«Il creditore dell'amministrazione pubblica, fornito di titolo esecutivo, ha l'onere di notificare il precetto, atto di natura non processuale, direttamente all'ufficio amministrativo debitore, ai sensi degli artt. 480, ultimo comma, e 144 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3072 del 23 marzo 1998
«La notificazione dell'atto di precetto a due intimati in una sola copia non determina un'ipotesi di inesistenza della notificazione, ma di nullità della stessa, sanabile dall'opposizione dell'intimato, per essere stato raggiunto lo scopo cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2287 del 27 agosto 1966
«Qualora il precetto sia sottoscritto dal difensore, non è necessario che la procura gli sia rilasciata prima della notificazione dell'atto, potendo, invece, secondo l'espresso dettato dal comma 2 dell'art. 125 c.p.c., essergli rilasciata anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8043 del 19 luglio 1991
«Il precetto, pur rientrando fra gli atti di parte il cui contenuto e la cui sottoscrizione sono regolati dall'art. 125 c.p.c., non costituisce atto introduttivo di un giudizio, bensì un atto preliminare stragiudiziale, per cui, ove sottoscritto da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6544 del 27 giugno 1990
«Il principio che il precetto non essendo un atto giudiziale, bensì un atto preliminare, ancorché necessario, del processo esecutivo, può essere sottoscritto dalla sola parte o anche da un suo rappresentante sostanziale, senza che allo stesso si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9360 del 10 aprile 2008
«Il termine d'efficacia del precetto è sospeso a seguito della sospensione dell'esecuzione disposta, ai sensi dell'art. 373, comma secondo, c.p.c., per avvenuta proposizione del ricorso per cassazione, e ricomincia a decorrere, nel caso in cui la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19228 del 14 settembre 2007
«Il decreto del giudice dell'esecuzione con il quale, a seguito di opposizione agli atti esecutivi contro il decreto di trasferimento, viene concesso il provvedimento ritenuto opportuno (art. 618, primo comma, c.p.c.) e disposto che il decreto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5377 del 3 giugno 1994
«L'opposizione a precetto non impedisce di per sé al creditore di dare inizio all'esecuzione, in quanto l'art. 481 c.p.c. ad essa ricollega soltanto l'effetto di sospendere il termine di efficacia del precetto stesso, non già quello della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14189 del 7 agosto 2012
«È consentito al creditore notificare al debitore una seconda volta il precetto, al fine di sanare un vizio formale del primo (nella specie, accompagnato da un titolo privo di formula esecutiva), ma solo a condizione che nel frattempo l'azione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18355 del 6 agosto 2010
«In tema di esecuzione forzata, l'autorizzazione all'esecuzione immediata può essere data, ai sensi dell'art. 482 c.p.c., anche da un giudice delegato soltanto oralmente dal presidente del tribunale competente per l'esecuzione, non incidendo il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18533 del 3 settembre 2007
«In materia esecutiva, nell'ipotesi di pignoramento eseguito in modo da sottoporvi beni di valore eccedente il credito per cui si procede, non si ha un caso di esercizio dell'azione esecutiva per un credito inesistente e, quindi, il mezzo per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3423 del 21 aprile 1997
«Poiché nel processo esecutivo la configurabilità della stessa causa, ai sensi dell'art. 39, primo comma, c.p.c., postula non solo l'identità dei soggetti e della causa petendi (titolo esecutivo), ma anche dei beni sottoposti ad esecuzione; poiché...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5492 del 26 ottobre 1984
«Il procuratore munito di regolare mandato, che abbia chiesto ed ottenuto dal giudice istruttore, in pendenza di opposizione avverso decreto ingiuntivo, la concessione della provvisoria esecutorietà del decreto medesimo, subordinatamente al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1639 del 29 aprile 1977
«La domanda volta ad ottenere in via principale la limitazione del cumulo dell'espropriazione mobiliare con l'espropriazione immobiliare ai sensi dell'art. 483 c.p.c. ed, in subordine, la riduzione del pignoramento ai sensi dell'art. 496 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4430 del 29 giugno 1983
«Qualora il giudice ordinario abbia emesso a carico della pubblica amministrazione provvedimento di rilascio di un immobile locato e tale provvedimento, ancorché non definitivo, sia munito di efficacia di titolo esecutivo, deve affermarsi la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1618 del 26 gennaio 2005
«Nel processo esecutivo non è configurabile un formale contraddittorio con le caratteristiche proprie del processo di cognizione. Pertanto, poichè nel procedimento disciplinato dall'art. 485 c.p.c. la comparizione delle parti è preordinata soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8464 del 6 agosto 1999
«Il ricorso per cassazione avverso la sentenza che decide sull'opposizione agli atti esecutivi deve esser notificato (art. 485 c.p.c.) anche al creditore procedente ed ai creditori intervenuti nel processo esecutivo, sì che la Corte, rilevato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1479 del 6 marzo 1986
«Poiché il procedimento esecutivo si svolge, su impulso dei soggetti legittimati, attraverso una serie coordinata di atti — che iniziano con il pignoramento e si esauriscono con il concreto soddisfacimento della pretesa creditoria — nei quali non è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2607 del 4 luglio 1975
«In tema di espropriazione forzata, compreso il credito di un creditore intervenuto nel progetto di distribuzione formato dal giudice dell'esecuzione, l'ordine alla cancelleria di emettere il mandato di pagamento di tale credito può essere emanato...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 5934 del 8 marzo 2013
«In tema di espropriazione forzata immobiliare, la revoca dell'aggiudicazione ex art. 487 c.p.c. opera con efficacia "ex tunc", travolgendo "ab initio" il subprocedimento di vendita (dall'avviso di vendita fino al provvedimento di aggiudicazione) e...»