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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7140 del 21 marzo 2013
«La più recente interpretazione giurisprudenziale, che ha portato ad affermare che l'atto di impugnazione della sentenza, in caso di morte della parte vittoriosa, deve essere rivolto e notificato agli eredi, indipendentemente sia dal momento in cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25583 del 22 ottobre 2008
«Quando si verifica la morte della parte o altro evento interruttivo dopo la notificazione della sentenza, il termine breve per impugnare è interrotto e il nuovo termine comincia a decorrere dal giorno in cui è rinnovata la notificazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16368 del 20 agosto 2004
«La fusione di una società per incorporazione in un'altra determina automaticamente l'estinzione della società assoggettata a fusione e il subingresso nei rapporti ad essa relativi per successione a titolo universale della società incorporante;...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3982 del 18 marzo 2003
«Nel caso in cui la parte sia costituita in giudizio a mezzo di più procuratori autorizzati a difenderla disgiuntamente la morte di uno di essi non determina l'interruzione del termine breve di impugnazione ex art. 328, primo comma, c.p.c., e,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 134 del 9 gennaio 2003
«In caso di morte della parte, intervenuta dopo la pubblicazione della sentenza di primo grado e prima della notifica della stessa, ai fini della decorrenza del termine breve per l'impugnazione, quest'ultima deve proporsi nei confronti dei soggetti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5367 del 13 aprile 2002
«Quando si verifica, tra una fase processuale e l'altra e dopo la pubblicazione della sentenza, la morte o la perdita della capacità di agire della parte persona fisica (o l'estinzione della persona giuridica), il problema della notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5105 del 22 maggio 1998
«La declaratoria di parziale illegittimità costituzionale dell'art. 328, primo comma, c.p.c., di cui alla sentenza n. 41 del 3 marzo 1986 della Corte costituzionale, è riferita all'ipotesi di eventi che abbiano colpito il procuratore costituito in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5069 del 21 maggio 1998
«L'art. 328 c.p.c. prevede la interruzione del termine per impugnare, esclusivamente a favore della parte nei cui confronti si sia verificato l'evento interruttivo, e ciò anche nell'ipotesi in cui — conformemente a quanto deve ritenersi a seguito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11394 del 19 dicembre 1996
«In caso di morte della parte, avvenuta dopo la pubblicazione della sentenza di primo grado e prima della notifica della stessa ai fini della decorrenza del termine breve per l'impugnazione, questa va instaurata e deve svolgersi da e contro i...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18867 del 20 settembre 2004
«La proroga del termine di notifica dell'impugnazione — tardiva alla luce dell'art. 327 c.p.c. — ai sensi dell'art. 328, terzo comma, c.p.c., richiesta soltanto nella fase «dibattimentale» del giudizio di legittimità, allo scopo di poter provare...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18153 del 9 settembre 2004
«La proroga del termine annuale di impugnazione della sentenza, disposta dall'art. 328, terzo comma, c.p.c. con riguardo ai casi di morte o perdita della capacità della parte (o del suo legale rappresentante) previsti dal richiamato art. 299, non è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5208 del 25 maggio 1998
«In materia di impugnazioni, la proroga di sei mesi del termine lungo annuale per la loro proposizione, prevista dall'art. 328, terzo comma, c.p.c., in caso di verificazione negli ultimi sei mesi del suo decorso della morte della parte o di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1427 del 5 febbraio 1993
«La proroga del termine annuale di impugnazione disposta dall'art. 328, terzo comma c.p.c. opera con esclusivo riguardo agli ivi espressamente richiamati casi di morte o perdita di capacità delle parti (o del loro rappresentante legale) e non è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2208 del 16 febbraio 2012
«In un giudizio svoltosi con pluralità di parti in cause scindibili ai sensi dell'art. 332 c.p.c., cioè cause cumulate nello stesso processo per un mero rapporto di connessione, la notificazione dell'impugnazione (nella specie, l'appello) e la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1680 del 7 febbraio 2012
«In tema di garanzia impropria, l'azione principale e quella di garanzia sono fondate su due titoli diversi e le relative cause sono scindibili, con la conseguenza che quando machi da parte del convenuto soccombente l'impugnazione della pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17868 del 22 agosto 2007
«La sentenza del giudice di appello, il quale abbia omesso di disporre la notificazione dell'impugnazione relativa a cause scindibili, è suscettibile di essere cassata dalla Corte Suprema soltanto se al tempo della decisione di quest'ultima non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15734 del 13 luglio 2007
«Allorquando il giudice d'appello abbia pronunciato l'estromissione di una parte dal giudizio, il soccombente è legittimato a proporre il ricorso per cassazione, oltre che nei riguardi dell'altra parte, anche contro la parte estromessa, soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7308 del 26 marzo 2007
«Nel caso di responsabilità solidale tra coobbligati si verte in una ipotesi di causa scindibile (prevista dall'art. 332 c.p.c.), cosicché l'appello proposto da uno soltanto dei condannati in solido non impedisce il passaggio in giudicato della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8054 del 22 maggio 2003
«In un giudizio svoltosi con pluralità di parti di causa scindibile, qualora l'impugnazione sia proposta da una sola parte, il giudice di appello deve disporre la notificazione dell'atto introduttivo alla o alle altre parti soccombenti e non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14554 del 11 ottobre 2002
«In tema di impugnazione relativa a cause scindibili, la decisione sull'appello proposto soltanto nei confronti di una delle parti non rende improcedibile l'appello (non riunito al precedente) proposto, nei confronti delle altre parti, avverso la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15439 del 4 dicembre 2000
«In base al combinato disposto degli artt. 326, comma secondo, e 332 c.p.c., nel processo con pluralità di parti relativo a cause scindibili, l'impugnazione proposta dal medesimo soccombente contro una delle parti vittoriose fa decorrere nei suoi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10614 del 26 giugno 2012
«L'atto formalmente qualificato "di intervento in appello", con cui una delle parti del giudizio di primo grado, litisconsorte facoltativo ed al quale non sia stata notificata l'impugnazione proposta da alcuna di esse, si costituisca nel giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 315 del 12 gennaio 2012
«La comparsa conclusionale assolve unicamente una funzione illustrativa delle domande e delle eccezioni ritualmente introdotte nel giudizio e sulle quali si sia instaurato il contraddittorio delle parti, non potendo di regola contenere domande o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15724 del 18 luglio 2011
«In tema di risarcimento dei danni, l'indicazione nell'atto introduttivo, e la conseguente applicazione in primo grado, di una norma che costituisce titolo di responsabilità diverso da quello realmente esistente, e correttamente individuato nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6491 del 23 aprile 2003
«L'impugnazione incidentale, anche condizionata, presuppone una statuizione sfavorevole all'impugnante, ossia una soccombenza, pertanto quando la parte totalmente vittoriosa in primo grado intenda riproporre in appello domande o eccezioni non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3349 del 7 aprile 1999
«La parte vittoriosa nel merito in primo grado non è tenuta a proporre appello incidentale — difettando il presupposto della soccombenza — relativamente ad errati presupposti di fatto sui quali si sia fondata la sentenza che abbia comunque accolto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3382 del 19 aprile 1997
«L'esame del ricorso incidentale condizionato proposto dalla parte interamente vittoriosa su questioni pregiudiziali decise in senso ad essa sfavorevole nella precedente fase di merito deve essere effettuato solamente se il ricorso principale sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8034 del 3 ottobre 1994
«La parte totalmente vittoriosa nel giudizio di primo grado non ha l'onere di proporre impugnazione incidentale per ottenere il riesame delle domande e delle eccezioni dedotte in prime cure e respinte o rimaste assorbite con la sentenza impugnata,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1243 del 4 marzo 1981
«In tema di azione risarcitoria per fatto illecito, proposta nei confronti di due convenuti in forza di un dedotto vincolo di solidarietà, ed accolta dal primo giudice nei confronti di uno solo dei medesimi, l'appello principale del soccombente,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2678 del 23 aprile 1980
«Quando le censure dell'appellato riguardano un capo della pronuncia che non ha alcun rapporto di connessione o dipendenza con quello oggetto dell'impugnazione principale, l'appello incidentale è completamente autonomo rispetto a quello principale...»