-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5940 del 4 dicembre 1999
«Il provvedimento di sospensione dei termini custodiali durante la pendenza del termine per il deposito della sentenza non esige altra motivazione che il richiamo del disposto dell'art. 304, primo comma lett. c), e dell'art. 544, terzo comma c.p.p....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4306 del 28 settembre 1998
«La sospensione dei termini di durata della custodia cautelare in pendenza del deposito della motivazione della sentenza di condanna, opera non solo per gli imputati che, durante il giudizio, fossero già detenuti, ma anche per quelli che, giudicati...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2969 del 18 settembre 1997
«La sospensione della decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare per il periodo necessario alla redazione della sentenza disposta all'esito del giudizio di primo grado, incide sui termini di fase relativi all'appello, che cominciano...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4997 del 27 novembre 1996
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare disposta per il periodo necessario alla redazione della sentenza ai sensi dell'art. 304 comma primo, lett. c), opera sui termini previsti per la fase di appello rispetto alla...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42879 del 18 ottobre 2013
«In tema di durata della custodia cautelare, l'applicazione del meccanismo di recupero previsto dall'art. 303, comma primo, lett. b), n. 3 bis., c.p.p., che consente il prolungamento dei termini di fase per mezzo dell'imputazione del periodo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 272 del 10 febbraio 1997
«Ai fini dell'operatività o meno della causa di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare prevista dall'art. 304, comma 1, lett. a), c.p.p., nella parte in cui questo fa riferimento ad una «richiesta» proveniente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3664 del 5 dicembre 1995
«La sospensione dei termini di durata della custodia cautelare (art. 304 c.p.p.) per sospensione e rinvio del dibattimento su richiesta dell'imputato o del suo difensore si applica anche in presenza di una richiesta implicita o adesiva a quella di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 224 del 21 marzo 1994
«In materia di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare per sospensione e rinvio del dibattimento su richiesta dell'imputato o del suo difensore (art. 304, comma 1, lett. a, c.p.p.), quest'ultima può essere scritta o...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50120 del 12 dicembre 2013
«È legittima l'ordinanza di sospensione dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 304, comma primo, lett. a), cod. proc. pen., richiesta dal pubblico ministero a seguito dell'accoglimento dell'istanza di rinvio del processo avanzata dal...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 115 del 9 marzo 2000
«In tema di sospensione dei termini di durata massima di custodia cautelare, in sede di giudizio incidentale de libertate, salvo il caso di abnormità del provvedimento, non è deducibile alcuna questione inerente la mancata separazione dei processi,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1628 del 26 giugno 1995
«Non può dubitarsi della legittimazione del pubblico ministero ad impugnare un'ordinanza reiettiva della sua richiesta di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare. Ciò risulta evidente dal richiamo operato dall'art. 304...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 543 del 17 maggio 1995
«Avverso i provvedimenti di diniego della sospensione dei termini di custodia cautelare è ammesso l'appello davanti al tribunale indicato dall'art. 309, settimo comma, c.p.p. (La Corte ha precisato che la differenziazione tra gli strumenti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12372 del 23 marzo 2007
«La sospensione dei termini di custodia cautelare di cui all'art. 304, comma primo, lett. c), c.p.p. rappresenta un'ipotesi di sospensione automatica che opera a vantaggio della successiva fase di appello e in relazione a tutti i reati oggetto...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27361 del 13 luglio 2011
«È legittimo il provvedimento di sospensione dei termini di durata della custodia cautelare, in pendenza dei termini per la redazione della sentenza, ex art. 304, comma primo, lett. c), c.p.p., assunto d'ufficio, senza il previo contraddittorio...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5288 del 10 febbraio 2004
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, nei casi previsti dal primo comma dell'art. 304 c.p.p., a differenza di quelli previsti dal comma successivo, prescinde da qualsiasi valutazione discrezionale, tanto da non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 163 del 4 marzo 2000
«La circostanza che l'art. 304, terzo comma, c.p.p., in tema di sospensione dei termini di custodia cautelare, non preveda, a differenza di quanto dispone l'art. 305, stesso codice in tema di proroga di quei termini, che sia sentito il difensore,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4042 del 25 gennaio 2000
«Una volta instaurata la fase di appello, spetta al giudice d'appello la competenza ad adottare il provvedimento dichiarativo della sospensione ex lege dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 304, comma 1, lett. c), c.p.p., per il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 596 del 15 marzo 1999
«In tema di misure cautelari personali, il provvedimento con il quale il giudice dispone la sospensione dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 304 c.p.p. può essere adottato dallo stesso giudice che ha emesso la sentenza anche dopo il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1875 del 23 settembre 1998
«La sospensione dei termini di custodia cautelare per la redazione della sentenza non deve necessariamente essere pronunciata contestualmente al dispositivo, ma può esser disposta successivamente da un giudice diverso, anche in senso processuale....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4618 del 9 gennaio 1998
«In caso di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare ex art. 304, comma secondo, c.p.p., non può farsi luogo al riconoscimento di posizioni individuali differenziate tra imputati, sempreché si tratti di soggetti cui sia...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3676 del 7 agosto 1996
«In materia di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare (art. 304 c.p.p.), la competenza ad emettere il provvedimento sospensivo, ai fini della redazione della motivazione della sentenza, spetta al giudice che ha...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2720 del 23 agosto 1994
«In tema di sospensione dei termini di custodia cautelare, l'art. 304, comma 2, c.p.p. prevede un potere discrezionale che il giudice può esercitare quando ricorrano due condizioni: che si tratti di reati indicati dall'art. 407, comma 2, lett. a),...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1697 del 29 aprile 1994
«È nulla l'ordinanza di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, nei casi previsti dal secondo comma dell'art. 304 c.p.p., qualora il giudice la disponga senza avere sentito la difesa, trattandosi di provvedimento emesso...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3940 del 6 agosto 1998
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare durante la stesura della motivazione della sentenza di primo grado, prevista dall'art. 304, comma primo, lett. c) c.p.p., opera a vantaggio della successiva fase di appello, in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2139 del 13 luglio 1998
«In materia cautelare competente all'emanazione dell'ordinanza di sospensione dei termini di fase, nella pendenza dei termini di deposito della motivazione, è il giudice procedente. Tuttavia l'eventuale omissione è emendabile, purché i termini non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3327 del 8 luglio 1998
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare durante la stesura della motivazione della sentenza di primo grado, prevista dall'art. 304, comma primo, lett. c) c.p.p., opera a vantaggio della successiva fase di appello, in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4257 del 3 febbraio 1994
«Poiché la nullità o inutilizzabilità di un atto possono rispettivamente comunicarsi o avere effetto solo su atti successivi ed in quanto dipendenti dall'atto nullo o inutilizzabile, e non su quelli antecedenti, che hanno una propria autonomia,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35599 del 17 settembre 2012
«La parte civile è priva di interesse a proporre impugnazione avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato per improcedibilità dell'azione penale dovuta a difetto di querela, trattandosi di pronuncia penale meramente processuale priva di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45498 del 9 dicembre 2008
«È inammissibile per carenza d'interesse l'impugnazione della parte civile avverso la sentenza di proscioglimento per l'improcedibilità dell'azione penale dovuta a difetto di querela, atteso che la stessa ha natura esclusivamente penale, non è...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33782 del 2 agosto 2013
«In tema di impugnazioni, allorché un provvedimento giurisdizionale sia impugnato dalla parte interessata con un mezzo di gravame diverso da quello legislativamente prescritto, il giudice che riceve l'atto deve verificare l'oggettiva impugnabilità...»