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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3889 del 7 settembre 1977
«Sebbene l'art. 844 c.c. contenga un elenco esemplificativo delle immissioni suscettibili di divieto, posto che, in esso, dopo l'espressa menzione di alcune di tali immissioni seguono le parole «e simili propagazioni», tuttavia il carattere...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 21418 del 7 agosto 2008
«Il rinvio alle norme processuali riguardanti il rito del lavoro, stabilito nell'art. 3 della legge n. 102 del 2006 per le cause di risarcimento danni da morte o lesioni derivanti da fatti di circolazione stradale, non si applica alle controversie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14564 del 11 ottobre 2002
«La disciplina dell'art. 7, secondo comma, c.p.c., che prevede la competenza del giudice di pace per le cause di risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, purché il valore della controversia non superi trenta milioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 746 del 23 gennaio 2002
«Il danno provocato al veicolo di proprietà di persona diversa dal conducente dalla condotta di questi che lo guidi su incarico del predetto proprietario, è risarcibile non ai sensi dell'art. 2054 c.c., bensì ai sensi dell'art. 2043 c.c.; tuttavia,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15573 del 11 dicembre 2000
«La competenza per materia con un limite di valore, che l'art. 7, comma secondo, c.p.c. attribuisce al giudice di pace per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e natanti, non si esaurisce nelle ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8660 del 12 aprile 2010
«In tema di liquidazione degli onorari professionali a favore dell'avvocato, l'art. 6 della tariffa trova applicazione soltanto in riferimento alle cause per le quali si proceda alla determinazione presuntiva del valore in base a parametri legali,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8247 del 6 aprile 2009
«L'appalto, anche nei casi in cui la sua esecuzione si protragga nel tempo, e fatte salve le ipotesi in cui le prestazioni in esso dedotte attengano a servizi o manutenzioni periodiche, non può considerarsi un contratto ad esecuzione continuata o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4994 del 26 febbraio 2008
«Al fine di stabilire la competenza per valore del giudice adito (nella specie, giudice di pace in base all'art. 113, secondo comma, c.p.c.), la rivalutazione monetaria, ove richiesta in aggiunta alla somma capitale ed agli interessi sino al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15714 del 13 luglio 2007
«La circostanza che il comma 2 dell'art. 14 del D.P.R. n. 115 del 2002 esclude la rilevanza degli interessi per la individuazione del valore ai fini del contributo unificato, mentre essi sono considerati dall'art. 10, secondo comma, c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 973 del 19 gennaio 2006
«La regola stabilita dall'art.10 c.p.c., secondo cui il valore della controversia va determinato sulla base della domanda e sulla scorta degli elementi che risultano dagli atti, non esclude che, a detto scopo, il giudice possa utilizzare anche il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4638 del 2 aprile 2002
«Ai fini della determinazione della competenza per valore nelle cause per pagamento di somme di danaro, deve aversi riguardo a quanto in concreto richiesto dall'attore (nella specie, rata di finanziamento), e non all'oggetto dell'accertamento che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14307 del 15 novembre 2001
«Ai fini della determinazione del valore della causa nel caso in cui la domanda giudiziale abbia ad oggetto il mero accertamento della sussistenza del privilegio, occorre far riferimento all'ammontare del credito cui il privilegio accede, atteso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3597 del 24 aprile 1997
«Poiché la competenza per valore del giudice è determinata dalla domanda (art. 10 c.p.c.), se questa è di competenza del giudice adito, ma la sentenza di condanna al pagamento di una somma di denaro supera la competenza per valore del giudice che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5779 del 21 maggio 1993
«Ai fini della determinazione del valore della causa il giudice deve anche tenere conto, per una esigenza di economia processuale, delle modifiche e riduzioni della domanda ritualmente introdotte dall'attore nel corso del giudizio, quando queste...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15853 del 6 luglio 2010
«Qualora l'attore proponga domanda di risarcimento dei danni, cumulandola con quella di riconoscimento degli interessi e della rivalutazione monetaria, non si determina lo spostamento della causa al giudice superiore qualora egli dichiari, in modo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26592 del 17 dicembre 2009
«Le spese processuali cumulabili alla domanda, ai fini della determinazione del valore di essa, sono soltanto quelle occorse per procedimenti autonomi dal processo introdotto con la domanda stessa, non anche quelle (per dattilografia, copie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19302 del 8 settembre 2006
«Il principio risultante dal secondo comma dell'art. 10 c.p.c., secondo cui, ai fini della determinazione della competenza per valore, si sommano al capitale richiesto gli interessi scaduti, le spese e i danni anteriori alla proposizione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19065 del 5 settembre 2006
«Ai fini della determinazione della competenza per valore, la domanda riconvenzionale non deve essere sommata a quella principale, poiché il cumulo, ai sensi dell'art. 10 c.p.c., è previsto solo per le domande proposte contro la medesima parte....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13228 del 6 giugno 2006
«Nel caso di pluralità di domande proposte al giudice di pace, di cui l'una rientri nella competenza per materia del giudice adito (art. 7 comma terzo c.p.c.) e l'altra in quella per valore — e da decidere secondo equità se di importo non superiore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18942 del 11 dicembre 2003
«In caso di proposizione cumulativa di più domande, qualora l'attore abbia dichiarato di voler limitare complessivamente le domande nell'ambito della competenza per valore del giudice adito (cosiddetta «clausola di contenimento»), tale limitazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10249 del 27 giugno 2003
«In tema di determinazione del valore della controversia l'art. 10, secondo comma, c.p.c., secondo cui gli interessi scaduti, le spese e i danni anteriori alla proposizione della domanda si sommano al capitale, intende riferirsi, con elencazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15571 del 10 dicembre 2001
«In caso di proposizione cumulativa delle domande di risarcimento del danno e di rimborso delle spese relative all'accertamento tecnico preventivo senza indicazione di valore, non si ha superamento della competenza del giudice adito, ai sensi del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1136 del 10 febbraio 1999
«Ai fini della determinazione della competenza per valore vanno cumulate, a norma dell'art. 10, secondo comma c.p.c., le domande proposte nello stesso processo contro la medesima persona e non anche le voci che configurino elementi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10379 del 20 ottobre 1998
«Qualora la domanda di pagamento degli interessi legali sulla somma capitale sia stata formulata dall'attore con riferimento ai soli interessi successivi alla notificazione dell'atto di citazione, non essendo questi ultimi computabili, a norma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6214 del 23 maggio 1992
«In tema di compensi professionali di avvocati e procuratori non possono essere considerate come stragiudiziali, ed essere perciò compensate separatamente da quelle giudiziali, quelle attività professionali che seppure non esplicate davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 974 del 10 febbraio 1990
«In ipotesi di litisconsorzio facoltativo che si determina a seguito di domande connesse per il titolo che siano proposte con unico atto di citazione nei confronti di più convenuti non trova applicazione il disposto del secondo comma dell'art. 10...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5182 del 28 novembre 1989
«Qualora, insieme con una domanda di valore determinato ed inferiore al limite della competenza del giudice adito, sia stata dall'attore proposta altra domanda senza precisazione della somma richiesta, il principio del cumulo ex art. 10 c.p.c., con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2847 del 29 aprile 1980
«Qualora nell'atto di citazione vengano richiesti, oltre al capitale, anche gli interessi legali, senza specificare se essi attengano o meno a periodo antecedente alla notificazione dell'atto introduttivo del processo, deve ritenersi, in mancanza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3435 del 8 marzo 2001
«I crediti di rimborso spettante verso gli altri condomini a quelli che abbiano pagato un debito condominiale, pur trovando causa in tale unica obbligazione assunta verso il terzo costituiscono pur sempre distinte obbligazioni onde la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2946 del 5 giugno 1980
«La norma contenuta nell'art. 11 c.p.c., secondo cui, se è chiesto da più persone o contro più persone l'adempimento per quote di un'obbligazione, il valore della causa si determina dall'intera obbligazione, configura un'eccezione alla regola, in...»