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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41281 del 18 dicembre 2006
«Il potere del giudice di disporre d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova, ai sensi dell'articolo 507 c.p.p., può essere esercitato pur quando non vi sia stata precedente acquisizione di prove, e anche con riferimento a prove che le parti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7491 del 1 luglio 1994
«Non può dar luogo a nullità del decreto che dispone il giudizio l'inosservanza della disposizione di cui all'art. 429, comma 1, lett. d), c.p.p., secondo cui il detto decreto deve contenere anche l'indicazione sommaria delle fonti di prova e dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1077 del 7 febbraio 1992
«È nullo il decreto di citazione a giudizio, quando il pubblico ministero non rispetti l'obbligo di formulare la contestazione in modo chiaro, preciso e completo sotto il profilo materiale e soggettivo. Nel nuovo rito è più difficile integrare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14730 del 29 dicembre 1999
«Non integra nullità del decreto di citazione a giudizio l'erronea indicazione della sezione innanzi alla quale le parti devono comparire, tale indicazione, invero, è prevista dall'art. 132 att. c.p.p., la cui violazione non rientra tra quelle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6686 del 28 dicembre 1999
«La mancata indicazione, nel decreto di citazione a giudizio, dell'ora di convocazione integra nullità relativa che, se non tempestivamente dedotta, deve ritenersi sanata.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10218 del 9 ottobre 1995
«In tema di decreto che dispone il giudizio, l'art. 429, lettera f), c.p.p. stabilisce che esso deve contenere l'indicazione del luogo della comparizione e l'art. 132 att. c.p.p. precisa che, quando la corte d'assise o il tribunale (e per l'effetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 508 del 9 gennaio 2004
«La dichiarazione di nullità, pronunciata dal tribunale per indeterminatezza dell'accusa, del decreto di rinvio a giudizio emesso dal giudice di appello ai sensi dell'art. 428 c.p.p., comporta la regressione del procedimento alla fase dell'udienza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47321 del 10 dicembre 2003
«L'inesatta indicazione della data di udienza nel decreto che dispone il giudizio, in relazione ad esempio all'anno, integra una nullità assoluta pari all'omessa citazione, determinando un'incertezza sulla data in cui l'imputato avrebbe dovuto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36771 del 25 settembre 2003
«Non è abnorme, anzi è legittimo e corretto, il provvedimento del giudice del dibattimento il quale abbia dichiarato la nullità del decreto di citazione a giudizio in quanto l'avviso di cui all'art. 415 bis c.p.p. era stato notificato solo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29821 del 27 luglio 2002
«L'omesso avviso del giudizio di appello al difensore dà luogo a nullità del giudizio medesimo che non è sanata dalla mancata eccezione del condifensore comparso, qualora l'imputato sia contumace.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4075 del 15 giugno 2000
«È abnorme l'ordinanza con la quale il tribunale, ritenuta la nullità del decreto dispositivo del giudizio per generica associazione del fatto, non si limiti a rilevare l'indeterminatezza del capo di imputazione, ma richieda al Gup di precisare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1700 del 30 luglio 1999
«In virtù del coordinato disposto dell'art. 429, commi 1, lett. a) e 2), c.p.p., l'insufficiente indicazione nel decreto che dispone il giudizio, degli elementi atti ad identificare l'imputato, integra una nullità a regime intermedio che, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3559 del 18 marzo 1999
«La omessa notifica del decreto che dispone il giudizio all'imputato non presente all'udienza preliminare determina un'ipotesi di nullità assoluta ed insanabile ex art. 179 c.p.p. attinendo alla mancata costituzione del contraddittorio. In...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2758 del 3 giugno 1997
«Nell'ipotesi in cui durante gli atti introduttivi venga accertato un difetto di notifica o il mancato rispetto dei termini di comparizione, non va ordinata la restituzione degli atti al Gip per un nuovo decreto di citazione, ma è sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10825 del 17 dicembre 1996
«Non può dar luogo a nullità del decreto che dispone il giudizio l'inosservanza della disposizione di cui alla lettera d) dell'art. 429 c.p.p. — secondo cui il decreto stesso deve contenere l'indicazione sommaria delle fonti di prova e dei fatti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11724 del 24 novembre 1994
«L'omissione nel decreto di citazione a giudizio dell'avvertimento per l'imputato che ha facoltà d'intervenire e di essere eventualmente sentito, non è causa di nullità del decreto stesso. Ed invero, tra i requisiti del decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 842 del 30 maggio 1994
«Tra i casi di nullità del decreto che dispone il giudizio, elencati in modo tassativo nell'art. 429, comma 2, c.p.p. vigente, non rientrano i vizi attinenti alla notificazione. Ne consegue che il giudice del dibattimento — collegiale o monocratico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1230 del 13 maggio 1999
«Non sono autonomamente impugnabili né il decreto con cui il giudice dell'udienza preliminare dispone il giudizio a chiusura delle indagini preliminari né atti o provvedimenti propedeutici allo svolgimento dell'udienza preliminare. E ciò vale anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5388 del 12 novembre 1996
«Avverso il decreto che dispone il giudizio non è previsto alcun mezzo di impugnazione, di guisa che, per il principio della tassatività dei mezzi di impugnazione, esso non è suscettibile di autonomo gravame ed ogni censura deve esser fatta valere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 828 del 16 marzo 1994
«Le parti non possono proporre ricorso per cassazione avverso il decreto del Gip che dispone il giudizio, giacché, una volta che il giudice per le indagini preliminari si sia spogliato del procedimento, disponendo il giudizio e il rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2880 del 4 febbraio 1994
«Il decreto che dispone il giudizio in violazione del principio del ne bis in idem non è provvedimento abnorme e, conseguentemente, non è immediatamente ricorribile per cassazione. (Nell'affermare il principio di cui in massima la Cassazione ha...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38501 del 18 novembre 2002
«In virtù del principio di tassatività della nullità, la consegna all'interessato da parte dell'ufficiale giudiziario di fotocopia del decreto che dispone il giudizio priva dell'attestazione di conformità all'originale ma completa di tutti i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35862 del 25 ottobre 2002
«È abnorme, perché determina una indebita regressione del procedimento, il provvedimento del giudice del dibattimento il quale, nel dichiarare la nullità del decreto di citazione a giudizio, abbia rimesso gli atti al P.M. per la riformulazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2140 del 15 marzo 1993
«È abnorme, e pertanto ricorribile in cassazione in quanto contrastante con l'intero sistema processuale vigente, l'ordinanza con la quale il pretore dichiari la nullità del decreto di citazione a giudizio, per effetto della mancata notifica dello...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21379 del 25 maggio 2001
«In tema di attività integrativa di indagine consentita ex art. 430 c.p.p. al pubblico ministero anche dopo la emissione del decreto che dispone il giudizio, i presupposti di natura processuale per ritenere che la documentazione possa essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4685 del 14 aprile 1999
«È legittimo lo svolgimento, da parte del P.M., di attività investigativa di indagine, consistente nell'autonoma assunzione a verbale di soggetti specificamente indicati da un imputato nel corso dell'istruttoria dibattimentale e nella successiva...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36826 del 22 settembre 2009
«Il divieto per le parti di assumere informazioni da persone già chiamate a testimoniare, secondo quanto previsto dall'art. 430 bis c.p.p., non è applicabile al giudizio d'appello nell'ipotesi di rinnovazione istruttoria per l'assunzione di nuove...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2527 del 24 gennaio 2004
«L'inutilizzabilità delle informazioni unilateralmente assunte dal pubblico ministero, dalla polizia giudiziaria o dal difensore, in violazione del divieto di cui all'art. 430 bis c.p.p. (divieto non derogabile neppure in base alla disciplina...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35213 del 27 settembre 2001
«Il divieto previsto dall'art. 430 bis c.p.p., introdotto dall'art. 25 della legge 16 dicembre 1999 n. 479, che non consente al P.M. di assumere informazioni dalle persone indicate nella lista di cui all'art. 468 c.p.p., non è applicabile alle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46736 del 2 dicembre 2004
«La violazione dell'art. 431 c.p.p., come novellato dalla L. n. 479/1999, per omesso rispetto del principio del contraddittorio, non determina la nullità del successivo dibattimento e della relativa sentenza.»