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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15901 del 8 maggio 2006
«In tema di notificazioni urgenti, qualora la notifica al difensore dell'avviso di fissazione dell'udienza di riesame sia effettuata per telegramma, ex art. 149, comma quinto, c.p.p., la prova richiesta ai fini della sua validità ed efficacia è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3122 del 11 dicembre 1998
«In tema di notificazioni a mezzo del telefono, non possono avere rilevanza, ai fini della validità degli atti, la comunicazione del luogo della data e dell'ora dell'udienza di convalida effettuata telefonicamente con messaggio registrato sulla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 494 del 13 aprile 1996
«Nella procedura di convalida dell'arresto, caratterizzata dall'esigenza di una rapida verifica della sussistenza delle condizioni legittimanti la restrizione della libertà personale, l'obbligo di avvisare il difensore di fiducia è soddisfatto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5617 del 15 marzo 1995
«La prescritta comunicazione al difensore di fiducia dell'avviso di fissazione dell'udienza di discussione della richiesta di riesame del provvedimento cautelare personale — stante l'urgenza conseguente all'estrema ristrettezza ed alla perentorietà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4563 del 1 febbraio 1995
«In materia di riesame delle misure cautelari personali, l'avviso prescritto per il difensore della data fissata per l'udienza dall'art. 309, comma 8, c.p.p., qualora sia stato (irritualmente) notificato a mezzo del telefono deve essere confermato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4163 del 23 novembre 1994
«L'art. 294, comma 4, c.p.p., al pari di altre disposizioni dello stesso codice (artt. 268, comma 3, 350, comma 3, 260, comma 1, etc.), prevede che sia «dato avviso» al pubblico ministero e al difensore dell'interrogatorio della persona in stato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 348 del 29 marzo 1994
«Il codice di procedura penale distingue tra «dare avviso» e «notificare avviso» e fa ricorso alla prima espressione allorché v'è una situazione d'urgenza, per cui è sufficiente procurare al destinatario dell'avviso l'effettiva conoscenza della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5741 del 23 ottobre 1990
«Il telefono e il telegrafo non sono comprensibili fra i «mezzi tecnici» di cui all'art. 150 c.p.p., essendo l'uso di essi disciplinato specificamente dall'articolo precedente, mentre i «mezzi tecnici» sono quelli che l'evoluzione tecnologica...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2341 del 23 gennaio 2004
«In tema di interrogatorio della persona sottoposta a custodia cautelare, l'art. 294 c.p.p. non contiene espressa previsione sulle formalità del relativo avviso e della sua notificazione o comunicazione al difensore, sicchè è valido ed efficace...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36978 del 13 ottobre 2001
«In tema di notificazioni urgenti a mezzo del telegrafo, la prova dell'avvenuta comunicazione risulta dalla produzione di copia dell'atto di spedizione rilasciata dall'ufficio postale trasmittente, ai sensi dell'art. 55 disp. att. c.p.p., nonché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5476 del 13 gennaio 1998
«In materia di notifica, il codice prevede la possibilità, nei casi di urgenza, di procedere all'avviso al difensore mediante telefono, con immediata conferma mediante telegramma. In tali casi la conferma telegrafica costituisce elemento essenziale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5543 del 23 maggio 1996
«In tema di interrogatorio della persona sottoposta a custodia cautelare, l'art. 294 c.p.p. non contiene espresse previsioni sulle formalità del relativo avviso e della sua notificazione o comunicazione al difensore, sicché è valido ed efficace...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2665 del 27 luglio 1993
«Nel caso in cui al difensore venga dato avviso telefonico della data fissata per l'udienza di convalida dell'arresto, l'omissione della conferma telegrafica dell'avvenuto avviso telefonico non produce nullità assoluta della notificazione, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4508 del 26 gennaio 1993
«In tema di udienza di convalida, una volta che il difensore di fiducia sia avvertito telefonicamente, ma il messaggio non giunge al destinatario, in quanto resti registrato sulla sua segreteria telefonica, non spetta al medesimo la conferma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 131 del 3 marzo 1992
«La notifica al difensore dell'avviso di fissazione dell'udienza di trattazione della richiesta di riesame, eseguita telefonicamente senza l'invio del successivo telegramma di conferma, come previsto dal comma 4 dell'art. 149 c.p.p. è nulla.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4997 del 13 febbraio 1992
«In tema convalida di arresto in flagranza, la mancata spedizione del telegramma di conferma dell'avviso telefonico al difensore di fissazione dell'udienza di convalida (art. 390, comma secondo, c.p.p.) non determina nullità della notifica non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4515 del 29 gennaio 2008
«In tema di avviso al difensore per l'udienza di convalida, una volta accertata l'adeguatezza del mezzo usato, con riguardo al tempo disponibile e all'insussistenza di strumenti di comunicazione alternativi, è irrilevante la circostanza della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 454 del 7 aprile 1993
«In caso di notificazioni urgenti a mezzo di telefono, dirette ad assicurare la partecipazione necessaria del difensore dell'arrestato all'udienza di convalida, la disposizione dell'art. 391, comma secondo, c.p.p. opera in deroga a quella dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1298 del 4 giugno 1992
«Il principio vigilantibus iura succurrunt , alla base del disposto tanto dell'art. 149, quinto comma, c.p.p., quanto dell'art. 294, quarto comma, dello stesso codice, impone al difensore di fiducia una volta notiziato dell'esecuzione di una...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 3234 del 14 dicembre 1994
«La disposizione di cui all'art. 150 c.p.p. (forme particolari di notificazione disposte dal giudice) costituisce una norma «aperta», dettata dall'opportunità di avvalersi anche per le notificazioni dei nuovi mezzi tecnici quali il telefax ed altri...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5648 del 8 febbraio 2007
«La notifica dell'avviso dell'udienza di riesame diretta all'imputato non è valida se effettuata mediante telefax, seppure il ricevente non sia l'imputato medesimo ma il suo difensore nella qualità di domiciliatario, perché l'impiego di mezzi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12882 del 20 marzo 2003
«In tema di riesame, è valida ed efficace la notifica dell'udienza camerale al difensore dell'indagata effettuata a mezzo fax, eseguita d'urgenza in conseguenza di un rinvio e che contenga tutte le parti essenziali dell'atto quali il numero di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34860 del 17 ottobre 2002
«Deve ritenersi valida la comunicazione dell'avviso dell'udienza di riesame al difensore dell'imputato effettuata a mezzo telefax inviato al numero di utenza fornito dallo stesso difensore (con implicita manifestazione, quindi, della disponibilità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4903 del 22 dicembre 1994
«È abnorme l'ordinanza con cui il pretore, dichiarata la nullità della notifica del decreto di citazione a giudizio, operata dalla polizia giudiziaria su richiesta del pubblico ministero, rimette gli atti a questi. La suddetta notifica, invero, è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10637 del 14 marzo 2002
«La remissione di querela intervenuta nel corso del giudizio di cassazione opera come causa di estinzione del reato anche in presenza di ritenuta inammissibilità del ricorso, atteso che essa è validamente effettuabile sino a quando non sia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3843 del 1 aprile 1994
«Il decreto di citazione a giudizio nel procedimento pretorile deve, a pena di nullità ex art. 178, comma 1, lettera c), c.p.p., essere notificato alla costituita parte civile presso il difensore munito di procura speciale, idonea a conferirgli la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6769 del 19 febbraio 2002
«In tema di notifiche, l'impossibilità di identificazione di taluna delle persone offese, in presenza della quale è consentita, ai sensi dell'art. 155 c.p.p., la notificazione per pubblici proclami, va intesa in senso rigoroso, costituendo essa il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42836 del 10 novembre 2009
«Qualora l’imputato risulti detenuto per lo stesso fatto al quale si riferisce il procedimento a suo carico, la notificazione degli atti a lui diretti (nella specie, decreto di citazione a giudizio in grado di appello) non può essere effettuata al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19590 del 7 giugno 2006
«In tema di notificazioni, nel caso di imputato detenuto per altra causa, la notificazione di un atto all'imputato stesso, in forza della disposizione di cui al quarto comma dell'art. 156 c.p.p., deve essere eseguita nel luogo di detenzione solo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37135 del 30 settembre 2003
«A norma dell'art. 156 c.p.p. la notifica del decreto di citazione all'imputato detenuto deve avvenire nel luogo di detenzione, anche quando la causa di restrizione sia diversa dal procedimento in corso cui si riferisce la notifica e vi sia stata...»