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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3873 del 9 dicembre 1999
«Nei procedimenti relativi a reati previsti dall'art. 51, comma 3 bis c.p.p., che attribuisce l'esercizio delle funzioni requirenti nel procedimento di primo grado all'ufficio del pubblico ministero presso il tribunale del capoluogo del distretto,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7114 del 2 marzo 1999
«Poiché il P.M. «ripete» la sua competenza dal giudice presso il quale esercita le sue funzioni, in difetto di una espressa disposizione in senso contrario, l'organo dell'accusa può esercitare le sue funzioni consultive solo nei procedimenti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1630 del 29 maggio 1996
«Ai fini dell'individuazione della speciale competenza per le indagini preliminari attribuita alla procura distrettuale antimafia ai sensi dell'art. 51, comma 3 bis, c.p.p., il criterio distintivo tra delitti commessi avvalendosi delle condizioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 658 del 23 marzo 1994
«Ai fini della decisione sulla proroga della custodia cautelare il giudice deve tener conto della difficoltà delle indagini che il pubblico ministero deve ancora compiere in relazione alla gravità delle indagini cautelari. Tuttavia, mentre la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9362 del 4 settembre 1992
«Il reato di cui al secondo comma dell'art. 328 c.p. è configurabile anche nel caso in cui il ritardo superiore ai trenta giorni nel compiere l'atto ovvero nel rispondere per esporre le ragioni del ritardo non possa assolutamente produrre danno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7992 del 2 marzo 2005
«In materia di abuso d'ufficio determinato dalla violazione dell'obbligo di astensione, l'espressione «omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti», contenuta nell'articolo 323...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1581 del 17 aprile 1998
«È irrituale il provvedimento con il quale il pretore, dopo la dichiarazione di astensione del pubblico ministero, disponga la trasmissione degli atti all'ufficio di quest'ultimo, in quanto non è consentita la regressione del procedimento a una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5427 del 30 ottobre 1995
«L'art. 474 c.p. (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) punisce la riproduzione integrale, emblematica e letterale del segno distintivo o del marchio (contraffazione) ovvero la riproduzione parziale di essi, realizzata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16170 del 22 aprile 2011
«La delega conferita dal Procuratore della Repubblica al vice procuratore onorario per l'udienza di convalida e per il successivo giudizio direttissimo autorizza il delegato a configurare in termini diversi l'accusa e a procedere a nuove...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8815 del 30 settembre 1996
«Anche nell'ipotesi in cui venga ravvisata la partecipazione alle indagini preliminari dell'ufficiale di polizia delegato ad esercitare le funzioni di P.M. alla udienza innanzi al pretore, ciò non comporta la nullità di ordine generale ex art. 178,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8355 del 30 luglio 1991
«Il capo dell'ufficio del pubblico ministero non può contestare con l'impugnazione, salvi i casi di violazione di legge, l'esercizio del potere discrezionale del magistrato da lui delegato nell'espressione del consenso al giudizio abbreviato e,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5942 del 30 maggio 1991
«Nel vigente sistema processuale penale è prevista l'insostituibilità, a pena di nullità, del giudice, non del magistrato che rappresenta l'ufficio del pubblico ministero nel giudizio e che è parte. La norma di cui all'art. 53 c.p.p. consente,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4661 del 1 dicembre 1994
«Il P.M. non può mai richiedere al Gip di dichiararsi incompetente perché ove egli ritenga tale incompetenza deve trasmettere gli atti all'ufficio del P.M. presso il giudice competente; pertanto, qualora egli si rivolga al Gip presso il tribunale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4090 del 1 dicembre 1994
«Per l'instaurazione di un conflitto di competenza la conflittualità tra giudici deve essere attuale e non meramente potenziale o strumentale creata a fini di ovviare a presunte imprecisioni di qualificazione giuridica che, nella fase delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 714 del 21 gennaio 1993
«Allorquando né nella intestazione del ricorso per cassazione proposto da un ente né nella relativa procura risulti l'indicazione del nome della persona fisica che ha conferito il mandato e della sua specifica qualità, come nel caso in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1734 del 2 luglio 1993
«I contrasti tra uffici del pubblico ministero nel corso delle indagini preliminari possono essere sollevati esclusivamente dagli uffici interessati del predetto organo, come previsto dagli artt. 54, 54 bis e 54 ter c.p.p., con la conseguenza che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5472 del 9 febbraio 2001
«È da considerare irrituale, ma non produttivo di nullità assoluta o a regime c.d. «intermedio», il provvedimento con il quale un ufficio del pubblico ministero, al quale siano stati trasmessi gli atti di un procedimento a seguito di sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4720 del 22 maggio 1996
«L'interpretazione dell'effettivo contenuto dell'atto di appello (rimessa istituzionalmente al giudice di merito nell'esercizio di un potere insindacabile in sede di legittimità se correttamente e congruamente motivato) deve avvenire non solo in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 472 del 4 marzo 1998
«Poiché, secondo il vigente ordinamento processuale, un conflitto è ipotizzabile solo tra organi giurisdizionali, non è configurabile alcun conflitto nel corso delle indagini preliminari, pure nell'ipotesi che due diversi pubblici ministeri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1787 del 17 luglio 1995
«Il conflitto positivo «proprio», nel nuovo come nell'abrogato codice di procedura penale, presuppone ed esige l'assoluta coincidenza tra fattispecie ontologiche, con totale ed integrale sovrapponibilità, per modo che in due o più sedi giudiziarie...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32648 del 1 ottobre 2002
«L'individuazione, a norma dell'art. 54 quater c.p.p., di un ufficio del P.M. competente a procedere, diverso da quello requirente, non spiega alcuna incidenza sull'efficacia delle misure cautelari in corso di applicazione, la quale viene meno solo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14787 del 9 aprile 2001
«L'individuazione, a norma dell'art. 54 quater c.p.p., di un ufficio del P.M. competente a procedere, diverso da quello requirente, non spiega alcuna incidenza sull'efficacia delle misure cautelari in corso di applicazione, la quale viene meno solo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28727 del 19 luglio 2011
«Le competenze di polizia giudiziaria spettanti, quali agenti di P.G., alle guardie particolari giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute (art. 6, L. 20 luglio 2004, n. 189), si estendono alla protezione di animali anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21778 del 7 maggio 2004
«Non costituisce «attività di contrasto» soggetta ad autorizzazione dell'autorità giudiziaria, ai sensi dell'art. 14 della legge 3 agosto 1998 n. 269 (recante norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 734 del 10 gennaio 2002
«In tema di attività di polizia giudiziaria, è legittimo, una volta ottenuto con il sequestro la disponibilità di un telefono cellulare costituente mezzo per la commissione del reato (nella specie relativo a spaccio di stupefacenti), che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1997 del 21 giugno 1996
«È legittimo il provvedimento con il quale il pubblico ministero autorizza la polizia giudiziaria a sorvegliare, a debita distanza e in modo non invasivo, l'incontro tra un genitore ed il figlio minore al fine di impedire la sottrazione, già...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3974 del 11 ottobre 1994
«Deve considerarsi abnorme e come tale è immediatamente ricorribile per cassazione il provvedimento con il quale il pubblico ministero, quale capo della polizia giudiziaria ed allo scopo di impedire che un reato permanente venga portato ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3571 del 11 febbraio 1993
«In tema di sequestro probatorio, l'art. 253, terzo comma, c.p.p., nel consentire al giudice la facoltà di delegare un ufficiale di polizia giudiziaria per la esecuzione del sequestro, non ha inteso stabilire un rapporto fiduciario caratterizzato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11912 del 13 marzo 2003
«Non integra il reato di inosservanza di provvedimento dell'autorità previsto dall'art. 650 c.p. il rifiuto di esibizione, da parte del soggetto destinatario di esso, dell'autorizzazione amministrativa all'uso di apparecchio ricetrasmittente, non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1975 del 22 luglio 1997
«I vigili urbani addetti al controllo, in virtù dell'art. 5 L. 7 marzo 1986, n. 65 (legge quadro sull'ordinamento della polizia municipale), quando procedono ad un sequestro di polizia giudiziaria in presenza di un reato di costruzione abusiva,...»