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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5392 del 3 marzo 2017
«Gli interessi su somme erogate per finanziamenti a terzi, se conseguiti nell'esercizio di imprese commerciali nel territorio dello Stato, sono da considerare, ai sensi dell'art. 44 del d.P.R. n. 597 del 1973, non già redditi di capitale, bensì...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11872 del 12 maggio 2017
«In tema di imposte sui redditi, l'operazione di "stock lending", ossia di prestito di azioni, che preveda, a favore del mutuatario, il diritto all'incasso dei dividendi dietro versamento al mutuante di una commissione (corrispondente, o meno,...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 23812 del 11 ottobre 2017
«In tema di imposte dirette, gli accantonamenti indeducibili a fondo rischi, essendo effettuati in previsione di passività prive dei requisiti di certezza e di determinabilità, sono soggetti alla disciplina prevista dall'art. 75, comma 1, parte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41683 del 26 settembre 2018
«In tema di reati tributari, poiché la fattura deve essere emessa in duplice esemplare, il rinvenimento di uno di essi presso il terzo destinatario dell'atto può far desumere che il mancato rinvenimento dell'altra copia presso l'emittente sia...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22939 del 26 settembre 2018
«In tema di IRES, ai fini della qualifica di ente non commerciale rileva l'esercizio, in via prevalente, di attività rese in conformità ai fini statutari non rientranti nelle fattispecie di cui all'art. 2195 c.c., svolte in mancanza di specifica...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 32642 del 17 dicembre 2018
«In tema di prove civili, il riconoscimento di una presunzione favorevole ad una parte non comporta una deroga ai criteri ordinari di riparto dell'onere della prova di cui all'art. 2967 c.c., ma consente alla parte, che ne rimane gravata, di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 33234 del 21 dicembre 2018
«Ai fini della configurazione di un abuso del diritto di stabilimento, nell'ipotesi di esterovestizione, ossia di localizzazione fittizia della residenza fiscale di una società all'estero al solo fine di fruire di una legislazione tributaria più...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15184 del 4 giugno 2019
«In tema di IRES, ai fini dell'individuazione della residenza fiscale delle società ed enti, in base all'art. 73 (già 87), comma 3, del d.P.R. n. 917 del 1986 la nozione di "sede dell'amministrazione", in quanto contrapposta alla "sede legale", è...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16697 del 21 giugno 2019
«In tema di imposte sui redditi, ricorre l'ipotesi di esterovestizione allorché una società, la quale ha nel territorio dello Stato la sede dell'amministrazione, da intendersi come luogo in cui si svolge in concreto la direzione e gestione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20480 del 30 luglio 2019
«Gli Istituti diocesani per il sostentamento del clero sono legittimati ad esercitare l'opzione per la rivalutazione dei beni immobili ed il versamento dell'imposta sostitutiva della tassazione della plusvalenza successivamente realizzata con la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 372 del 11 gennaio 2006
«In tema di reddito d'impresa, per le spese di rappresentanza l'art. 74, comma secondo, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, consente al contribuente di scegliere, analogamente a quanto previsto dal precedente comma primo per le "spese relative a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5701 del 10 marzo 2011
«In tema di titoli di credito al portatore, il rilascio del duplicato di buoni nominativi e di libretti nominativi o al portatore, a norma dell'art. 15 della legge 30 luglio 1951 n. 948, estingue soltanto nei confronti dell'istituto emittente i...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 18098 del 31 agosto 2020
«La notificazione del decreto di ammortamento è inidonea ad interrompere la prescrizione del credito, atteso che detta notificazione non è un atto volto ad esercitare il diritto di credito, ma ha pacificamente la funzione di impedire che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27704 del 30 ottobre 2018
«L'azione di ripetizione dell'indebito proposta dal cliente di una banca, il quale lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati con riguardo ad un contratto di conto corrente, è soggetta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2993 del 31 gennaio 2019
«Nell'ipotesi di nullità di un contratto, la disciplina degli obblighi restitutori tra le parti è mutuata da quella dell'indebito oggettivo, poiché viene a mancare la causa giustificativa delle rispettive attribuzioni patrimoniali. Ne consegue che,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 8731 del 28 marzo 2019
«In tema di indebito previdenziale, il dolo dell'assicurato, idoneo ad escludere l'applicazione delle norme che limitano la ripetibilità delle somme non dovute, in deroga alla regola generale di cui all'art. 2033 c.c., pur non potendo presumersi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10810 del 5 giugno 2020
«L'azione di indebito oggettivo ha carattere restitutorio, cosicché la ripetibilità è condizionata dal contenuto della prestazione e dalla possibilità concreta di ripetizione, secondo le regole previste dagli artt. 2033 ss. c.c., che ricorre quando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11294 del 12 giugno 2020
«Chi allega di avere effettuato un pagamento dovuto solo in parte, e proponga nei confronti dell'"accipiens" l'azione di indebito oggettivo per la somma versata in eccedenza, ha l'onere di provare l'inesistenza di una causa giustificativa del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 13223 del 30 giugno 2020
«In tema di indebito assistenziale, in luogo della generale ed incondizionata regola civilistica della ripetibilità, trova applicazione, in armonia con l'art. 38 Cost., quella propria di tale sottosistema, che esclude la ripetizione, quando vi sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 261 del 12 gennaio 2021
«Il consumatore non è tenuto, ai sensi dell'art. 57 del codice del consumo (nella specie, nel testo anteriore alle modifiche apportate dal d.lgs. n. 21 del 2014, venendo in rilievo un contratto concluso prima del 13 giugno 2014), ad alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27372 del 8 ottobre 2021
«Allorché una parte, provata la consegna di una somma di denaro all'altra, ne domandi la restituzione omettendo di dimostrare la pattuizione del relativo obbligo, e la controparte non deduca alcuna causa idonea a giustificare il suo diritto a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2661 del 30 gennaio 2019
«Quando sia dichiarata la risoluzione del contratto d'investimento in valori mobiliari, si ingenerano tra le parti reciproci obblighi restitutori, dovendo l'intermediario restituire l'intero capitale investito, mentre l'investitore è obbligato alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25044 del 10 ottobre 2018
«In caso di nullità del contratto preliminare di compravendita immobiliare, l'indennità dovuta dal promissario acquirente per l'occupazione, "ab origine" priva di giustificazione, dell'immobile deve essere determinata in base alle norme...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9809 del 9 aprile 2019
«In tema di azione d'indebito arricchimento nei confronti della P.A., conseguente all'assenza di un valido contratto d'opera professionale, ai fini della determinazione dell'indennità prevista dall'art. 2041 c.c. non può essere assunta, quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 843 del 17 gennaio 2020
«Presupposto per proporre l'azione di ingiustificato arricchimento è la mancanza, accertabile anche di ufficio, di un'azione tipica, tale dovendo intendersi non ogni iniziativa processuale ipoteticamente esperibile, ma esclusivamente quella...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11303 del 12 giugno 2020
«Nell'ambito del rapporto di convivenza "more uxorio", il termine di prescrizione dell'azione di ingiustificato arricchimento decorre non dai singoli esborsi, bensì dalla cessazione della convivenza. (Rigetta, CORTE D'APPELLO TORINO, 07/02/2018).»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 12405 del 24 giugno 2020
«L'azione generale di arricchimento postula che la locupletazione di un soggetto a danno dell'altro sia avvenuta senza giusta causa, sicché quando essa sia la conseguenza di un contratto o comunque di un altro rapporto non può dirsi che la causa...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 6827 del 11 marzo 2021
«La sussistenza del requisito del depauperamento, richiesto dall'art. 2041 c.c. come presupposto per l'esercizio dell'azione generale di arricchimento, richiede la dimostrazione che il convenuto non ha alcun titolo per giovarsi di quanto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27164 del 26 ottobre 2018
«In tema di giurisdizione dei giudici italiani nei confronti di soggetti stranieri, nella materia di illeciti civili, ai sensi dell'art. 5, n. 3, del regolamento CE n. 44 del 2001 (e già dell'art. 5, n. 3, della Convenzione di Bruxelles del 27...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27690 del 30 ottobre 2018
«Nei giudizi di risarcimento del danno derivante dall'illecito ascrivibile allo Stato legislatore, anche quando la lesione dei diritti del danneggiato sia stata determinata dalla decisione di un organo giurisdizionale di ultimo grado, non opera...»