-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 832 del 28 gennaio 1997
«In tema di tutela del marchio, dal combinato disposto degli art. 13 e 14 del r.d. n. 929 del 1942, emerge l'esclusione della tutela medesima nel caso di marchi, non preesistenti, che abbiano, come contenuto, il nome altrui; tale esclusione non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5234 del 21 aprile 2000
«La capacità di diritto privato delle persone giuridiche è potenzialmente generale, ma per gli enti pubblici incontra il limite della "competenza" attribuita all'ente, che è delimitata da norme qualificabili come imperative ai sensi dell'art. 1418...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 875 del 5 febbraio 2019
«Quando l'Amministrazione rinnova l'esercizio delle sue funzioni dopo l'annullamento di un atto operato dal giudice amministrativo, l'interessato che si duole (anche) delle nuove conclusioni raggiunte dall'amministrazione può proporre un unico...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5854 del 11 ottobre 2018
«L'ipotesi prefigurata dall'art. 34, comma 3 D.Lgs. 104/2010, non concreta una mera riqualificazione della domanda originaria. In quest'ultimo caso, infatti, il giudice è chiamato soltanto ad una operazione di interpretazione giuridica della...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5723 del 5 ottobre 2018
«La disciplina di cui all'art. 32, comma 2, primo periodo del D.Lgs. n. 104/2010 prevede che il giudice qualifichi l'azione proposta in base ai suoi elementi sostanziali e che converta l'azione per la riassunzione del giudizio innanzi al giudice...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 2019 del 15 marzo 1985
«Gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, esercenti attività ospedaliera (nella specie: casa sollievo della sofferenza), anche quando ottengano la classificazione del proprio ospedale a norma dell'art. 1 ultimo comma, l. 12 febbraio 1968, n....»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5024 del 9 maggio 1995
«Nel sistema delineato dalla l. 20 maggio 1985 n. 222, l'acquisto della personalità giuridica da parte degli istituti per il sostentamento del clero e la corrispondente estinzione dei benefici parrocchiali (come in genere dei benefici...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9382 del 11 luglio 2001
«Le controversie in materia di iscrizione degli enti ecclesiastici nell'apposito registro delle persone giuridiche - iscrizione ammessa, ex art. 1, 5 e 6 della legge n. 222 del 1985 e 15 del d.P.R. n. 33 del 1987, per gli enti già riconosciuti o...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 301 del 29 settembre 2003
«Sono costituzionalmente illegittime, in riferimento a diversi parametri costituzionali, le norme che disciplinano le fondazioni bancarie previste: - dall'art. 11, c. 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (Disposizioni per la formazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9254 del 14 maggio 2004
«Poiché, in base al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, l'INARCASSA ha assunto la personalità giuridica di diritto privato, il potere di agire in giudizio a nome della Cassa e di conferire ai difensori la procura alle liti spetta al...»
-
Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1007 del 16 febbraio 2018
«L'omessa pronuncia su una o più censure proposte col ricorso giurisdizionale non configura un error in procedendo tale da comportare l'annullamento della decisione, con contestuale rinvio della controversia al giudice di primo grado, ma solo un...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2143 del 1 aprile 2019
«Nel processo amministrativo, la sentenza dichiarativa della cessazione della materia del contendere è configurata come sentenza di merito, presupponendo tale formula che la pretesa del ricorrente, ovvero il bene della vita al quale egli aspira,...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1770 del 18 marzo 2019
«La prosecuzione di un giudizio amministrativo è inutile laddove il ricorrente, in corso di causa, abbia ottenuto la pretesa avanzata con il ricorso introduttivo del processo per avere l'amministrazione pubblica adottato il provvedimento favorevole...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1765 del 18 marzo 2019
«La sentenza resa ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs. n. 104/2010, dichiarativa della cessazione della materia del contendere, è configurata alla stregua di una sentenza di merito diversamente da quella resa ai sensi del successivo art. 35 del...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1769 del 18 marzo 2019
«La declaratoria di cessazione della materia del contendere, resa ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs. n. 104/2010, presuppone che pretesa avanzata dal ricorrente, a seguito della sopravvenuta adozione in corso di causa di un provvedimento favorevole...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1776 del 18 marzo 2019
«Le considerazioni svolte ai fini della valutazione della soccombenza virtuale per la liquidazione delle spese di lite, nell'ambito di una pronuncia di rito dichiarativa dell'improcedibilità, non sono idonee ad acquistare autorità di giudicato sul...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1321 del 25 febbraio 2019
«Il susseguirsi di una pluralità di giudicati amministrativi di annullamento di procedure di abilitazione scientifica nazionale e la nomina di altrettante Commissioni di valutazione non determina, di per sé, l'insorgere di un vizio di violazione...»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 28 settembre 2018
«È sempre possibile, in linea di principio, riconoscere al Giudice d'appello il potere di sindacare il contenuto della motivazione dell'impugnata sentenza, affinché si possa riqualificare il dispositivo delle sentenze in rito ex art. 35, co. 1,...»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 12 maggio 2017
«Nel caso di mancata aggiudicazione, il danno conseguente al lucro cessante si identifica con l'interesse c.d. positivo, che ricomprende sia il mancato profitto (che l'impresa avrebbe ricavato dall'esecuzione dell'appalto), sia il danno c.d....»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 5 del 27 aprile 2015
«Nel giudizio impugnatorio di legittimità in primo grado, non vale a graduare i motivi di ricorso o le domande di annullamento il mero ordine di prospettazione degli stessi. In mancanza di rituale graduazione dei motivi e delle domande di...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2362 del 8 maggio 2014
«Il principio dispositivo, cui risponde il processo amministrativo, consente alle parti di operare una gradazione fra le domande, imponendo il carattere prioritario ed assorbente di quella che assicuri nel modo più soddisfacente, in rapporto agli...»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 28 del 20 luglio 2012
«La natura mista (cognitiva ed esecutiva) dell'azione ex art. 2932 c.c. - derogatoria della normale separazione tra azione cognitoria e azione esecutiva - non la rende incompatibile con la struttura del processo amministrativo come delineato dal...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 300 del 29 settembre 2003
«Non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 11 della legge 28 dicembre 2001, n.448 [Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002)], in quanto la disciplina delle...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11046 del 10 novembre 1997
«Lo statuto dell'associazione nazionale podologi (ente di diritto privato) ha natura indiscutibilmente negoziale, e la sua interpretazione, da parte del giudice di merito, è censurabile, in sede di legittimità, soltanto per difetto di motivazione o...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6725 del 10 dicembre 1988
«In tema di associazioni, riconosciute o non riconosciute, il principio secondo il quale la deliberazione di esclusione dell'associato è di pertinenza dell'assemblea a norma dell'art. 24 3° comma c. c., è derogabile con lo statuto (atto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2601 del 14 aprile 1986
«L'associazione non riconosciuta, inquadrabile nello schema dell'art. 36 c. c., si configura come un ente collettivo costituente un centro autonomo di interessi fornito di un patrimonio distinto da quello dei singoli soci e, se pur priva di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5192 del 9 maggio 1991
«La norma dettata dall'art. 24 c. c. - secondo cui gli organi associativi possono deliberare l'esclusione dell'associato per gravi motivi - è applicabile anche alle associazioni non riconosciute ed implica per il giudice, davanti al quale sia...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 6683 del 7 dicembre 1982
«L'interpretazione delle clausole statutarie di un'associazione non riconosciuta è riservata al giudice del merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità, se sostenuto da motivazione aderente ai criteri legali di ermeneutica...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3980 del 7 maggio 1997
«Il quadro generale della disciplina delle associazioni (riconosciute o meno) è caratterizzato dall'assenza di qualsiasi previsione normativa che valga a configurare, a carico di un'associazione, un obbligo di accogliere le domande di ammissione di...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 4024 del 10 luglio 1984
«In materia successoria le controversie relative (e limitate) alla validità ed efficacia del negozio di fondazione, inserito nel testamento, rientrano nella giurisdizione dell'ago, trattandosi di negozio avente natura privatistica, cui afferiscono...»