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Articolo 114 Nuovo Codice Appalti (D. Lgs. 36/2023)

(D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36)

[Aggiornato al 21/05/2025]

Direzione dei lavori e dell'esecuzione dei contratti

Dispositivo dell'art. 114 Nuovo Codice Appalti (D. Lgs. 36/2023)

1. L’esecuzione dei contratti aventi ad oggetto lavori, servizi o forniture è diretta dal RUP, che controlla i livelli di qualità delle prestazioni. Il RUP, nella fase dell’esecuzione, si avvale del direttore dell’esecuzione del contratto o del direttore dei lavori, del coordinatore in materia di salute e di sicurezza durante l’esecuzione previsto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché del collaudatore oppure della commissione di collaudo o del verificatore della conformità e accerta il corretto ed effettivo svolgimento delle funzioni ad ognuno affidate.

2. Per la direzione e il controllo dell’esecuzione dei contratti relativi a lavori le stazioni appaltanti nominano, prima dell’avvio della procedura per l’affidamento, su proposta del RUP, un direttore dei lavori che può essere coadiuvato, in relazione alla complessità dell’intervento, da un ufficio di direzione dei lavori, costituito da uno o più direttori operativi e da ispettori di cantiere, ed eventualmente dalle figure previste nell’allegato I.9.

3. Il direttore dei lavori, con l’ufficio di direzione dei lavori, ove costituito, è preposto al controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’esecuzione dell’intervento anche mediante metodi e strumenti di gestione informativa digitale di cui all’allegato I.9, se previsti, per eseguire i lavori a regola d’arte e in conformità al progetto e al contratto.

4. Nel caso di contratti di importo non superiore a 1 milione di euro e comunque in assenza di lavori complessi e di rischi di interferenze, il direttore dei lavori, se in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente sulla sicurezza, svolge anche le funzioni di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. Se il direttore dei lavori non può svolgere tali funzioni, la stazione appaltante designa almeno un direttore operativo in possesso dei requisiti, individuato con le modalità previste dal codice. In tal caso il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione assume la responsabilità per le funzioni ad esso assegnate dalla normativa sulla sicurezza, operando in piena autonomia.

5. L’allegato II.14 stabilisce le attività e i compiti demandati al direttore dei lavori e agli assistenti con funzioni di direttori operativi e di ispettori di cantiere e, se presenti, delle figure di cui all’allegato I.9(1).

6. Salvo che non sia diversamente previsto nel bando di gara per la progettazione, le stazioni appaltanti che sono amministrazioni pubbliche affidano l’attività di direzione dei lavori ai propri dipendenti; in mancanza, la affidano ai dipendenti di centrali di committenza o di altre amministrazioni pubbliche, previo accordo ai sensi dell’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 o intesa o convenzione di cui all’articolo 30 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Qualora le amministrazioni di cui al primo periodo non dispongano delle competenze o del personale necessario ovvero nel caso di lavori complessi o che richiedano professionalità specifiche, ovvero qualora la stazione appaltante non sia una amministrazione pubblica, l’incarico è affidato con le modalità previste dal codice.

7. Per i contratti aventi ad oggetto servizi e forniture le funzioni e i compiti del direttore dell’esecuzione sono svolti, di norma, dal RUP, che provvede, anche con l’ausilio di uno o più direttori operativi individuati dalla stazione appaltante in relazione alla complessità dell’appalto, al coordinamento, alla direzione e al controllo tecnico contabile e amministrativo dell’esecuzione del contratto anche, qualora previsto, mediante metodi e strumenti di gestione informativa digitale di cui all’allegato I.9, assicurando la regolare esecuzione da parte dell’esecutore, in conformità ai documenti contrattuali.

8. L’allegato II.14 individua i contratti di servizi e forniture di particolare importanza, per qualità o importo delle prestazioni, per cui il direttore dell’esecuzione deve essere diverso dal RUP.

9. Qualora le stazioni appaltanti non dispongano al loro interno delle competenze o del personale necessario ad espletare l’attività di direzione dell’esecuzione, si applica il comma 6.

10. Per i contratti di servizi e forniture individuati ai sensi del comma 8, la stazione appaltante, su indicazione del direttore dell’esecuzione, sentito il RUP, può nominare uno o più assistenti con funzioni di direttore operativo per svolgere i compiti e coadiuvare il direttore dell’esecuzione secondo quanto previsto dall’allegato II.14.

Note

(1) Il comma 5 è stato modificato dall'art. 72, comma 2, lettera w) del D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209.

Spiegazione dell'art. 114 Nuovo Codice Appalti (D. Lgs. 36/2023)

L’articolo 114 si concentra sulla fase dell’esecuzione del contratto. La norma disciplina il ruolo del Responsabile Unico del Progetto (RUP), del direttore dei lavori, del direttore dell’esecuzione e delle altre figure tecniche coinvolte, introducendo un sistema di responsabilità e funzioni che mira a garantire qualità, regolarità e sicurezza nello svolgimento delle commesse pubbliche.

Il comma 1 stabilisce che la direzione dell’esecuzione spetta sempre al RUP, il quale mantiene una funzione centrale di vigilanza e di garanzia della qualità delle prestazioni. Egli si avvale, a seconda della tipologia contrattuale, del direttore dei lavori o del direttore dell’esecuzione, nonché delle figure di supporto in materia di sicurezza e di collaudo o verifica di conformità. Il RUP, dunque, non si limita a un compito formale di supervisione, ma coordina una rete di soggetti specializzati, ciascuno titolare di una funzione di controllo tecnica o amministrativa.

Il comma 2 è dedicato specificamente ai contratti di lavori. Qui viene attribuito un ruolo essenziale al direttore dei lavori, nominato dalla stazione appaltante su proposta del RUP prima dell’avvio della procedura di affidamento. La norma prevede inoltre che, a seconda della complessità dell’opera, il direttore dei lavori possa essere coadiuvato da un vero e proprio ufficio di direzione lavori, formato da direttori operativi e ispettori di cantiere, oltre che dalle ulteriori figure indicate nell’Allegato I.9. Questa struttura gerarchica consente di gestire opere di maggiore rilievo o complessità attraverso una distribuzione di compiti che assicuri continuità e specializzazione dei controlli.

Il direttore dei lavori è il soggetto tecnico cui il committente affida la vigilanza sull’esecuzione delle opere. Tale soggetto riveste un ruolo di primaria importanza, in quanto implica il controllo costante sulla conformità delle lavorazioni al progetto e la verifica della qualità dei materiali impiegati e delle tecniche esecutive utilizzate. Egli svolge, di fatto, una funzione di regia tecnica, dovendo coordinare le attività poste in essere dalle imprese esecutrici, garantendo la coerenza e l’ordinato svolgimento delle operazioni. Nel settore privato la designazione ricade su un professionista abilitato scelto dal committente, mentre negli appalti pubblici l’incarico può essere svolto sia da personale interno all’amministrazione appaltante sia da tecnici esterni appositamente incaricati.

Il comma 3 descrive le funzioni del direttore dei lavori: egli ha la responsabilità complessiva dei profili tecnici, contabili e amministrativi della fase esecutiva, affinché l’intervento sia realizzato a regola d’arte e nel rispetto del progetto e delle previsioni contrattuali. A tal fine, egli può avvalersi di sistemi di gestione informativa digitale, come specificato nell’Allegato I.9. In presenza di metodologie basate sul Building Information Modeling (BIM), laddove non disponga delle necessarie competenze, all’interno del suo ufficio deve essere individuato un coordinatore dei flussi informativi, incaricato di garantire la piena interoperabilità con gli strumenti di gestione digitale della contabilità dei lavori.

Il direttore dei lavori, oltre a presiedere e coordinare l’attività di tutto l’ufficio, mantiene rapporti esclusivi con l’esecutore in merito agli aspetti tecnici ed economici del contratto. È inoltre investito della responsabilità dell’accettazione dei materiali, da effettuarsi non solo mediante controlli di tipo qualitativo e quantitativo, ma anche attraverso la verifica di conformità alle norme tecniche vigenti e ai certificati ufficiali relativi alle caratteristiche meccaniche.

Tra gli ulteriori compiti a lui demandati dal Codice, si annoverano:
  • l’accertamento periodico della regolarità della documentazione che l’appaltatore e gli eventuali subappaltatori sono tenuti a produrre in materia di obblighi verso i lavoratori;
  • la verifica costante della validità e dell’aggiornamento del programma di manutenzione, nonché dei manuali d’uso e di manutenzione, procedendo alle necessarie revisioni al termine dei lavori;
  • la segnalazione al RUP delle eventuali violazioni in materia di subappalto, ai sensi dell’Allegato II.14, art. 1, comma 2, lett. m);
  • lo svolgimento delle funzioni di coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza, ove in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Qualora egli non possa assumere tali compiti, la stazione appaltante è tenuta a designare almeno un direttore operativo qualificato al quale attribuire tali incombenze.

Il comma 4 introduce una disciplina semplificata per i lavori di importo ridotto (non superiori a 1 milione di euro) e privi di particolare complessità o rischi di interferenza. In tali casi, se il direttore dei lavori possiede i requisiti richiesti dalla normativa sulla sicurezza, può cumulare anche la funzione di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. In alternativa, la stazione appaltante deve designare un direttore operativo idoneo, con la precisazione che il coordinatore per la sicurezza agisce con piena autonomia, assumendo le responsabilità specifiche previste dalla normativa di settore.

Il comma 5 rinvia all’Allegato II.14 per la definizione dettagliata dei compiti e delle attività affidate al direttore dei lavori e al suo staff (direttori operativi, ispettori di cantiere e ulteriori figure specialistiche).

Il comma 6 disciplina il regime di designazione del direttore dei lavori. In via ordinaria, le stazioni appaltanti pubbliche devono conferire tali funzioni ai propri dipendenti, tuttavia, qualora ciò sia impossibile, l’attività può essere affidata ai dipendenti di centrali di committenza o di altre amministrazioni pubbliche, tramite accordi o convenzioni.

Solo se non vi sono competenze o personale adeguato, o in caso di lavori complessi che richiedono professionalità specialistiche, è consentito ricorrere all’esterno secondo le procedure ordinarie del codice. Si tratta di una disposizione che mira a valorizzare le competenze interne e a contenere i costi, limitando il ricorso a consulenze esterne alle ipotesi strettamente necessarie.

Il comma 7 disciplina invece i contratti di servizi e forniture. In questi casi, le funzioni di direzione e controllo dell’esecuzione sono attribuite di norma al RUP, che può avvalersi, in relazione alla complessità dell’appalto, di uno o più direttori operativi. Anche in questo caso è previsto l’utilizzo di strumenti digitali di gestione informativa.
Il RUP, o chi lo coadiuva, è tenuto ad assicurare il coordinamento e il controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’appalto, garantendo che l’esecuzione sia conforme ai documenti contrattuali.

Il comma 8 distingue i contratti di servizi e forniture che, per importanza o per valore delle prestazioni, richiedono che la funzione di direttore dell’esecuzione sia svolta da un soggetto diverso dal RUP. L’individuazione di tali casi è rimessa all’Allegato II.14, che così assume un ruolo determinante anche in questa materia.

Il comma 9 estende ai contratti di servizi e forniture la regola già vista per i lavori: se la stazione appaltante non dispone di personale interno idoneo, si applica il regime del comma 6, con la possibilità di ricorrere a centrali di committenza, ad altre amministrazioni pubbliche o, in ultima istanza, a incarichi esterni.

Infine, il comma 10 attribuisce alla stazione appaltante la possibilità di nominare, su proposta del direttore dell’esecuzione e sentito il RUP, uno o più assistenti con funzioni di direttore operativo, nei casi di contratti di servizi e forniture di particolare importanza. Anche qui il rinvio all’Allegato II.14 garantisce uniformità e coerenza nella distribuzione dei compiti.

Rel. C.d.S. al Codice dei Contratti

(Relazione del Consiglio di Stato al Codice dei Contratti del 7 dicembre 2022)

114 
Negli articoli 114, 115 e 116 sono state riordinate le previsioni già contenute, in ordine sparso, negli artt. 101, 102 e 111 del decreto legislativo n. 50 del 2016, secondo i seguenti criteri:

- nell’art. 114 (ex 101) si sono previste le figure professionali necessarie per lo svolgimento dell’attività esecutiva da parte delle stazioni appaltanti qualificate, limitando quindi la disposizione al profilo soggettivo;

- nell’art. 115 (ex 111) si sono previste le attività di direzione, controllo e contabilità, sotto il profilo oggettivo;

- nell’art. 116 (ex 102) si sono previste le attività di collaudo e verifica di conformità.

Il comma 1 dell’art. 114 riproduce il testo dell’art. 101, comma 2, riepilogando le figure professionali principali che coadiuvano il responsabile unico del procedimento nella fase esecutiva. Rispetto all’art. 101 è stata aggiunta per chiarezza la congiunzione “o” prima dell’espressione “del verificatore della conformità”, al fine di precisarne l’alternatività rispetto al collaudatore e alla commissione di collaudo.

Il comma 2 contiene il riferimento alle figure professionali ulteriori per gli appalti di lavori, tra le quali, le figure professionali di nuova introduzione collegate alla gestione informativa digitale (previste nell’allegato I.9).

I commi 3, 4 e 5 dell’attuale art. 101 sono stati soppressi per le parti descrittive delle attività e dei compiti demandati rispettivamente al direttore dei lavori, al direttore operativo e all’ispettore di cantiere, che sono contenute nell’allegato II.14, così come specificato nel comma 5.

Nel comma 4 si è invece mantenuta la previsione delle funzioni di coordinamento per la sicurezza in fase esecutiva. Considerata l’importanza di tali funzioni se ne è limitata l’attribuzione al direttore dei lavori soltanto nei lavori inferiori alla soglia di un milione di euro, dovendosi, per i lavori di maggiore entità (così come per il caso di lavori complessi e per il caso di rischi di interferenze, specificati nello stesso comma), nominare un’apposita figura ai sensi dell’art. 92, comma 1, del decreto legislativo n. 81 del 2008. Qualora sia nominato un soggetto diverso dal direttore dei lavori quale coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva (CSE) si è espressamente prevista la sua autonomia, da intendersi sia nei confronti del direttore dei lavori che nei confronti del RUP, come previsto dal decreto legislativo n. 81 del 2008.

Il comma 6 corrisponde all’attuale art. 111, comma 1, ultimo periodo, ma la disposizione è stata modificata per coordinarla con le previsioni sulla qualificazione delle stazioni appaltanti che sono amministrazioni pubbliche. Per queste ultime, si è ritenuto di mantenere la possibilità di ricorrere ad appalti esterni anche per la direzione dei lavori in casi particolari, coincidenti con i “lavori complessi”, che sono citati anche in altre disposizioni del Codice. Si tratta dei lavori caratterizzati da elevato contenuto tecnologico o da una significativa interconnessione degli aspetti architettonici, strutturali e tecnologici, ovvero da rilevanti difficoltà realizzative dal punto di vista impiantistico-tecnologico ed in ogni caso di tutti quei lavori per i quali si richieda un elevato livello di conoscenza finalizzata principalmente a mitigare il rischio di allungamento dei tempi contrattuali o il superamento dei costi previsti, oltre che alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori coinvolti, rendendo disponibili informazioni attendibili ed utili anche per la fase di esercizio ed in generale per l’intero ciclo di vita dell’opera. Rientrano tra i lavori complessi, altresì, quelli determinati da esigenze particolarmente accentuate di coordinamento e di collaborazione tra discipline eterogenee, la cui integrazione in termini collaborativi è ritenuta fondamentale (cfr. d.m. n. 560/17 e s.m.i.). Si è ritenuto di aggiungere lo specifico riferimento ai lavori che richiedono “professionalità specifiche”, tenendo presenti normative di settore che impongano la presenza sul cantiere di determinate figure professionali. L’appalto per il conferimento di incarichi di direzione dei lavori è invece obbligatorio, secondo le disposizioni del codice, per le stazioni appaltanti che non sono amministrazioni pubbliche.

I commi da 7 a 10 riguardano i soggetti degli appalti di forniture e servizi ed accorpano disposizioni che nel Codice attuale sono contenute, non organicamente, negli artt. 101 e 111.

Nel comma 7 si è prevista un’attribuzione generalizzata al RUP delle funzioni di direzione dell’esecuzione e si è specificata la possibilità della gestione informativa digitale (che, per i servizi, potrebbe essere il Facility Management, il quale, se previsto, si presta ad essere condotto con l’ausilio del BIM). Il comma 8 demanda all’allegato II.14 l’individuazione di servizi e forniture di particolare importanza (per qualità o importo delle prestazioni) per i quali è necessaria la nomina di un direttore dell’esecuzione diverso dal RUP e il comma 10 demanda all’allegato II.14, presupposti i compiti di quest’ultimo, l’individuazione delle funzioni dell’assistente del direttore dell’esecuzione, che può essere nominato con le modalità previste dallo stesso comma 10 (che ricalca l’attuale comma 6 bis dell’art. 101). Il comma 9 corrisponde al comma 6 del testo proposto, qualora il direttore dell’esecuzione non possa essere individuato tra il personale delle stazioni appaltanti.

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