Cass. n. 5622/1995
Quando il pretore ha fondati motivi per ritenere che le generalità con cui viene identificata una persona nei cui confronti è stata avanzata richiesta di emissione del decreto penale di condanna siano fittizie, non potendosi ritenere sussistenti i presupposti per la richiesta del decreto penale, deve richiedere al pubblico ministero ulteriori accertamenti nell'ambito dei sui poteri funzionali e non può dichiarare, ex art. 129 c.p.p., non doversi procedere per essere ignoto l'autore del fatto, in quanto non identificato né identificabile.Sommario
PROFILI DI CARATTERE GENERALE, SEGRETO, DIFESA, CONFRONTO FRA GLI AGONISTI: Segreto e archetipi processuali - Fenomenologia della difesa giudiziaria penale. La difesa come funzione del procedimento - La funzione-difesa ante iudicium. I portati dell'art. 111 Cost. e dell'art. 6 par. 3 C.E.D.U. - Questioni di metodo
DALL'AVVISO DI PROCEDIMENTO ALLE INFORMAZIONI DI GARANZIA E SUL DIRITTO DI DIFESA: Avviso di procedimento, informazione di garanzia... (continua)
La riforma operata con la legge n. 67 del 2014 muta radicalmente la disciplina relativa al giudizio senza imputato: abolisce la contumacia e inaugura un diverso assetto strutturale con nuove dinamiche processuali. Questo volume delinea l'articolato quadro normativo, esaminando i contenuti della riforma e il suo impatto sul sistema processuale, dando rilievo alle varie implicazioni e ai numerosi problemi applicativi. Il volume è suddiviso in due parti. La prima parte è... (continua)
La legge 28 aprile 2014, n. 67 ha inciso profondamente su alcuni snodi centrali del processo penale. La riforma più importante ha eliminato la contumacia e ha creato due nuovi istituti: la sospensione del processo per irreperibilità dell'imputato e l'assenza "consapevole". Il volume delinea i tratti principali degli istituti e affronta le più importanti questioni relative alla disciplina del processo penale contro l'imputato irreperibile. Alla ricostruzione... (continua)
La presenza personale dell'imputato nel processo è uno dei problemi di più difficile sistemazione entro le coordinate dello Stato di diritto. A partire dalla considerazione secondo cui, dietro lo schermo della contumacia, il processo penale italiano è riuscito a dissimulare per secoli l'autentica questione di fondo, lo studio ne indaga gli aspetti essenziali con riguardo sia al diritto dell'imputato ad essere presente, mettendo in luce i motivi della sua tutela... (continua)
Questo scarno libretto dice subito ciò che l'autore vuole che sia detto. Sin dalle prime righe ne è enunciato il filo conduttore: l'idea, anzi, per motivi etico-sociali, l'esigenza, di predicibilità del diritto. Come dire, la necessità di un scrittura delle regole che consenta, nei limiti del possibile, una sicura guida dell'azione: il diritto strutturalmente non identificabile con il comando diventa, in quanto realizzazione nei fatti di giustizia retributiva,... (continua)
Il lavoro, che raccoglie gli atti di un seminario fortemente voluto dagli studenti, intende far uscire la "questione giustizia" dal ristretto ambito degli ambienti giudiziari, per farla diventare un problema di tutti e per fornire, anche a chi non rientra nel novero degli "addetti ai lavori", gli strumenti che gli consentano di maturare convincimenti e riflessioni sull'istituto, introdotto con il d.P.R. 22 settembre 1988, n. 448, della sospensione del processo con messa alla prova del... (continua)