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Articolo 1426 Codice Civile

(R.D. 16 marzo 1942, n. 262)

[Aggiornato al 31/01/2024]

Raggiri usati dal minore

Dispositivo dell'art. 1426 Codice Civile

Il contratto non è annullabile, se il minore ha con raggiri occultato la sua minore età; ma la semplice dichiarazione da lui fatta di essere maggiorenne non è di ostacolo all'impugnazione del contratto(1).

Note

(1) E' necessario, ad esempio, che il minore presenti documenti verosimili ma falsi.

Ratio Legis

Nel caso in cui sia il minore (incapace, v. 2 c.c.) ad occultare la minore età, impedendo alla controparte di conoscere la sua incapacità, viene meno l'esigenza di qualsiasi tutela nei suoi confronti. Tuttavia, poichè su ciascun contraente incombe un dovere generico (1176 c.c.) di accertare la capacità della controparte e, quindi, anche la sua età se è dubbia, non è sufficiente ad escludere l'annullabilità il fatto che il soggetto si dichiari minore.

Brocardi

Malitia supplet aetatem

Relazione al Libro delle Obbligazioni

(Relazione del Guardasigilli al Progetto Ministeriale - Libro delle Obbligazioni 1941)

Relazione al Codice Civile

(Relazione del Ministro Guardasigilli Dino Grandi al Codice Civile del 4 aprile 1942)

Massime relative all'art. 1426 Codice Civile

Cass. civ. n. 11191/2012

L'art. 1426 c.c., il quale stabilisce la non annullabilità del contratto concluso dal minore, che con raggiri abbia occultato la sua minore età, costituisce una norma di carattere eccezionale. Ne consegue che detta deroga al regime dell'annullabilità per incapacità legale non può essere estesa all'ipotesi del malizioso occultamento del proprio stato da parte dell'interdetto o dell'inabilitato, sia perché la condizione di questi ultimi non è equiparabile a quella del minore, il quale può essere naturalmente capace di intendere e di volere e dimostrare per la sua precocità una particolare astuzia, sia perché tale malizioso occultamento appare difficilmente conciliabile con la situazione di incapacità in cui l'interdetto e l'inabilitato versano, trattandosi di condotta che postula la lucida rappresentazione del proprio stato e la consapevole volontà diretta a mascherarlo.

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