Il giudice tutelare [344](1) può sempre esonerare [43, 45] il tutore dall'ufficio, qualora l'esercizio di esso sia al tutore soverchiamente gravoso(2) e vi sia altra persona atta a sostituirlo [352](3).
Il giudice tutelare [344](1) può sempre esonerare [43, 45] il tutore dall'ufficio, qualora l'esercizio di esso sia al tutore soverchiamente gravoso(2) e vi sia altra persona atta a sostituirlo [352](3).
(Relazione del Ministro Guardasigilli Dino Grandi al Codice Civile del 4 aprile 1942)
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Seguono tutti i quesiti posti dagli utenti del sito che hanno ricevuto una risposta da parte della redazione giuridica di Brocardi.it usufruendo del servizio di consulenza legale. Si precisa che l'elenco non è completo, poiché non risultano pubblicati i pareri legali resi a tutti quei clienti che, per varie ragioni, hanno espressamente richiesto la riservatezza.
“Nel caso di istanza di esonero dall'Ufficio di Tutore e di Pro-tutore, adducendo motivi personali e/o di lavoro (nel caso del Tutore) e di salute (nel caso del Pro-tutore), questi motivi devono necessariamente essere documentati al Giudice? Grazie. Cordiali saluti.”
L’art. 426 del c.c. stabilisce il limite massimo di durata dell’ufficio del tutore, che, però, non si applica a chi abbia uno stretto rapporto (di parentela/convivenza) con l’incapace.
Il tutore che fa istanza per essere esonerato dall’ufficio dovrà necessariamente documentare la sua richiesta, trattandosi di un munus di pubblico interesse.
Anche il protutore, che rappresenta l'incapace in caso di conflitto di interessi di quest'ultimo con il tutore e che può, inoltre, sostituire il tutore per gli atti urgenti qualora questi venga a mancare o abbia abbandonato la funzione, può allo stesso modo chiedere l’esonero, previa dimostrazione della giusta causa. Egli non può, però, presentare la richiesta di esonero contestualmente a quella del tutore, dovendone fare le veci: il protutore rimane, infatti, in carica almeno per il tempo necessario alla sostituzione del tutore assente. In questo caso, spetterà al protutore promuovere la nomina del tutore.
Ad ormai otto anni dall'entrata in vigore della l. 4/2006 il volume si propone di fare il punto sull'applicazione di una riforma che ha innovato profondamente il sistema di protezione dei soggetti deboli. Quest'opera comprende in un solo volume anche gli altri istituti, interdizione, inabilitazione, incapacità naturale, che vengono analizzati con riferimento alla dottrina e alla giurisprudenza più recenti. Quanto all'amministrazione di sostegno, ne vengono discussi i profili... (continua)
Il volume offre un panorama completo degli orientamenti, spesso controversi, delle prassi applicative e delle più recenti pronunce giurisprudenziali che hanno fatto la "fortuna" dell'amministrazione di sostegno, proponendo soluzioni che hanno innovato l'intero settore del diritto civile delle persone e dei soggetti deboli, toccando il delicato confine fra scelte terapeutiche e "fine vita". L'opera coniuga taglio pratico e rigore giuridico, in modo da offrire agli operatori,... (continua)
L'opera affronta la tematica del delicato rapporto tra infermità di mente e responsabilità civile, attraverso l'indagine della regolamentazione codicistica, delle soluzioni concrete adottate dalla giurisprudenza e un costante riferimento alla disciplina della L. 180/1978 sul trattamento delle malattie mentali. Suddiviso in più parti, il volume partendo dall'analisi dell'incapacità di intendere e di volere nell'ambito della responsabilità extracontrattuale... (continua)
Amministrazione di sostegno, interdizione, inabilitazione: queste le declinazioni degli strumenti di protezione dell’incapace, all’indomani dell’entrata in vigore, nel nostro ordinamento, della legge n. 6/2004.
Questi gli istituti sui quali – all’interno di un trattato unico per la completezza e per l’attenzione riservata all’analisi dottrinale e giurisprudenziale – si confrontano giuristi dalle diverse professionalità... (continua)
Il tema della tutela delle persone prive in tutto o in parte di autonomia è disciplinata dal 2004, dalla riforma dell’amministrazione di sostegno.
Promotori di tale riforma sono stati, in particolare, i soggetti che si occupavano “sul campo” di questa materia. Le loro istanze sono state recepite dal mondo degli studiosi e da quesi ultimi trasmesse ai politici deputati a tradurle in disposizioni di legge.
La riforma dell’amministrazione di... (continua)
Il volume si segnala ai giuristi, ma anche agli amministratori di sostegno nominati ed a quelli che aspirano alla nomina nonché agli operatori dei servizi socio-sanitari, per essere una guida pratica, chiara, ma giuridicamente informata, assai aggiornata e puntuale, sulla figura e sui compiti dell'amministratore di sostegno. Peculiare rilievo viene riservato, fra gli altri, ai seguenti argomenti: le fasi del procedimento di nomina dell'amministratore di sostegno; l'attività... (continua)