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Storia e filosofia del diritto -

La sostituzione fidecommissaria

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2017
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi Roma Tre
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Questa tesi si pone l'obiettivo di studiare i vari aspetti di un istituto che nel corso del tempo ha subìto numerose classificazioni, talvolta anche forzate, sulla scorta della coincidenza di tale istituto col fedecommesso: la sostituzione fidecommissaria.
La tesi ha richiesto uno studio approfondito delle fonti tratte dai Digesta, dal Codex e dalle Institutiones, non tralasciando i contributi della letteratura, seppur incidentali.
Partendo dallo studio dell'istituto del fedecommesso, e in particolare del fedecommesso de residuo, si arriva all'analisi semantica e legale della sostituzione fedecommissaria. Quest'ultima è stata spesso confusa da alcuni Autori con l'hereditas fiduciaria: essa presenta numerose analogie, ma è bene distinguerla dall'istituto successorio oggetto del nostro interesse.
Da un punto di vista cronologico, la trattazione segue un preciso schema, che attraversa il tempo e le varie forme di governo succedutesi: dalla Lex Voconia del 169 a.C. ai Senatusconsulta Pegasianum e Trebellianum, attraversando la giurisprudenza dell'età dei Severi, il contributo dei giuristi classici, fino al Principato.
Il tema è ulteriormente approfondito dai Glossatori e dalla Scuola di Bologna (si confronti Cuiacio e Accursio), fino a giungere al 1700.
In un'ideale linea diacronica e comparatistica, la tesi arriva a considerare le tappe della Rivoluzione francese del 1789, che con i suoi principi di libertà e uguaglianza tenterà di scardinare le catene di sostituzioni che avevano contribuito a creare un radicato immobilismo patrimoniale, a danno dell'economia e dell'agricoltura.
Da ultimo, parte del lavoro è dedicato allo studio dell'articolo 896 del Code Civil francese del 1804, fino a giungere alla disamina delle alterne vicende che hanno riguardato l'accoglimento di tale istituto nell'ordinamento civile italiano.
Il codice civile del 1865, all'articolo 899, da principio condivideva la scelta del legislatore francese di vietare le sostituzioni; ma il codice civile del 1942, ai sensi dell'articolo 692, consente la sostituzione fedecommissaria, prevedendo una forma di fedecommesso "assistenziale", in quanto destinato all'interdetto, al comma 4.
Brevi cenni finali, per dovere di completezza, in merito alla Germania e all'Inghilterra, ove il trust rappresenta, con le dovute distinzioni, un istituto mutuabile con la sostituzione fedecommissaria.

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