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Diritto penale -

Un sistema a misura di minore: analisi sull’imputabilitą del minore autore di reato

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2021
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Padova
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
L’adolescenza rappresenta, per ogni essere umano, una fase di crescita dettata da cambiamenti, sia da un punto di vista strettamente biologico, che dal punto di vista della personalità: è durante questo momento della vita che l’individuo forma il proprio carattere, dà corpo ad opinioni proprie ed intensifica il rapporto con l’altro. Rappresenta un dato di fatto la circostanza per cui l’adolescente incontri le maggiori difficoltà proprio in riferimento al controllo delle pulsioni, tra le quali va senz’altro ricompresa l’avversione per le regole, trovandosi spesso a porre in essere azioni di cui ignora – o non considera – le conseguenze.
L’elaborato si propone l’obiettivo di analizzare il tema della responsabilità penale del minore che si fa autore di reato.
Nel primo capitolo, verrà osservata l’evoluzione storica del sistema penale minorile, evidenziandone le tappe fondamentali che hanno contribuito al raggiungimento di una – seppur forse ancora lacunosa – giurisdizione dedicata al minore reo. L’indagine partirà dalle origini del concetto di imputabilità, andando ad esaminarne le radici, rinvenibili nel diritto romano.
L’excursus storico passerà poi attraverso i numerosi codici europei di fine Settecento e inizi Ottocento che hanno portato all’introduzione di norme espressamente riferite al minore delinquente. Solamente con la promulgazione del codice penale Zanardelli del 1889 si è raggiunta in Italia una disciplina uniforme in tema di imputabilità minorile e tassello fondamentale della creazione di una giustizia minorile è senza dubbio rappresentato dall’istituzione, nel 1934, del Tribunale per i minorenni deputato a svolgere indagini finalizzate all’accertamento dei precedenti personali e familiari dell’indagato.
Il secondo capitolo dell’elaborato esaminerà il tema dell’imputabilità, alla parziale soluzione del quale si è giunti grazie all’entrata in vigore del d.P.R. n. 448/1988: la lettura combinata di tale testo normativo e del Codice Penale porta infatti ad affermare un assoluto difetto di imputabilità con riferimento ai soggetti di età inferiore ai quattordici anni ed una imputabilità, invece, relativa nei riguardi dei minori fra i quattordici e i diciotto anni, qualora vengano ritenuti capaci di intendere e di volere. L’accertamento dell’età, però, non corrisponde ad operazione sempre agevole e l’ordinamento ha dovuto mettere a disposizione del sistema giudiziario una serie di strumenti volti a facilitare ed agevolare tale indagine: si fa riferimento alla perizia medico-legale, attraverso la quale è possibile svolgere un esame obiettivo dello stato di salute del minore, del grado di maturazione dei caratteri sessuali, una radiografia di mano e polso, ovvero un’ortopantomografia allo scopo di decretare, con la maggior precisione possibile, l’età del soggetto. Ai fini dell’imputabilità, rileva, altresì, l’indagine personologica, funzionale anch’essa alla predisposizione di un progetto educativo per il minore ritenuto colpevole del reato.
L’elaborato si occuperà, in parte, anche dell’analisi criminologica del soggetto minore, con particolare riferimento all’omicidio seriale. Inoltre, un aspetto che – nel comminare la condanna al minore reo – non può essere trascurato è quello della pericolosità sociale, da intendersi come la probabilità di commissione di futuri reati, dunque una sorta di inclinazione a delinquere dell’individuo. In conclusione del capitolo secondo, si esaminerà la peculiare dinamica del processo penale minorile ed i suoi relativi esiti.
Il capitolo terzo dell’elaborato, prima di analizzare l’aspetto sanzionatorio e affrontare la disamina dell’ordinamento penitenziario minorile, prenderà in esame i numeri e le statistiche della delinquenza minorile in Italia. Si osserveranno anche il trend del fenomeno della delinquenza minorile nell’arco temporale 2007-2020, la suddivisione tra giovani delinquenti cittadini italiani e stranieri, la tipologia di reati commessi e la diffusione del fenomeno su tutto il territorio nazionale. L’analisi, dunque, si soffermerà sugli istituti penali per i minorenni, andando ad osservare il numero di presenze negli stessi e la normativa dedicata al loro funzionamento, di recente riformata dal D.lgs. n. 121/2018, attraverso il quale si è andati a fortificare le tutele in capo ai detenuti, al fine di rendere ancor più formante la loro permanenza negli istituti stessi.
Da ultimo, l’elaborato si porrà l’obiettivo di analizzare il fenomeno della delinquenza minorile legato alla pandemia causata dalla diffusione del Covid-19. All’esito dell’indagine si raccoglieranno quindi elementi sufficienti per porsi importanti quesiti: sono maturi i tempi per una riforma del sistema? Constatato l’andamento della delinquenza minorile, si rende oggi necessaria la previsione di un vero e proprio “sistema a misura di minore”?

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