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Diritto del lavoro e previdenza sociale -

Procuratori e calciatori: profili giuslavoristici

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2019
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Bologna
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La tesi di laurea delinea l’inquadramento giuslavoristico presente nell’ambito sportivo, suddiviso in settore dilettantistico e professionistico partendo dall’evoluzione storico-disciplinare che ha connotato l’intero impianto giuridico dello sport a partire dalla legge 23 Marzo 1981, n° 81 sino alle più recenti riforme. Si distingue la qualificazione del lavoro sportivo come attività autonoma o subordinata passando dall’analisi accurata delle differenze disciplinari che connotano il settore dei dilettanti e dei professionisti. Se per i dilettanti fino a pochi anni or sono il legislatore aveva legiferato solo in termini fiscali oggi si è arrivati ad ottenere una normativa più dettagliata anche in questo campo. Si passano in rassegna le varie figure di lavoratori che prestano attività in ambito dilettantistico anche alla luce delle modifiche attuate con la legge 27 Dicembre 2017, n° 205. Nello specifico si tratta la normativa che regola il giuoco del calcio cercando di ordinarie le varie fasi che portano al settore professionistico. Si disquisisce dei vari istituti che regolano il rapporto tra lo sportivo e la federazione o lo sportivo e la società; tesseramento, vincolo sportivo (ormai abolito), svincolo e trasferimento. In seguito si passa ad analizzare i vari emolumenti e contributi che le società sono tenute a versare per la crescita dell’atleta nei vari passaggi di “categoria professionale” fino a qualificare quale sia il percorso che la federazione italiana giuoco calcio organizza per lo sviluppo dello sportivo. Nella parte centrale dell’elaborato si presenta una figura professionale specifica e molto importante nel settore dello sport in generale, ma qui inserita sempre nel calcio, quale l’”agente o procuratore sportivo”. L’obiettivo è rendere il lettore edotto in merito alla disciplina federale che regola le modalità per accedere alla professione in esame con un rapido excursus delle numerose riforme regolamentari attuate dalla FIGC cercando però di non dimenticare mai il rapporto con l’ordinamento statale. Accuratezza di dettaglio è dedicata all’istituto del “mandato di rappresentanza” dato dal calciatore al suo procuratore per la conclusione dei contratti individuali con le società. Vengono descritte le analogie e le differenze con il contratto di rappresentanza regolato dall’art. 1703 c.c. con l’intenzione di qualificare in termini giuridici l’attività svolta dal procuratore sportivo. In ultima analisi si dà risalto in termini prettamente giuslavoristici ai diritti e i doveri dell’attività sportiva dilettantistica. Si evidenziano i diritti sindacali degli sportivi per arrivare a descrivere il Contratto Collettivo Nazionale tra Federazione Italiana Giuoco Calcio, Associazione Calciatori e Lega professionisti ai fini della contrattazione individuale tra Società Sportive e Calciatori professionisti.

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Norme di riferimento

  • Legge 23 Marzo 1981, n°91;
    art. 2 D.lgs. 81/2015;
    Legge 24 Dicembre 2017, n° 205;

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