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Diritto romano -

L'occasione mancata dei Romani in tema di diritti umani e i possibili spunti

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Napoli - Federico II
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La strada che ha condotto al riconoscimento dei diritti umani nell'esperienza giuridica è lunga e tortuosa e inizia con gli antichi romani. Un dato di fatto è che non è possibile rintracciare nel corso dell'esperienza romana alcuna evoluzione dei diritti umani e neanche elementi che lasciano supporre la salvaguardia di questi diritti fondamentali. Si può parlare solamente di un seme del concetto di diritti umani nell'esperienza giuridica degli antichi romani. Si badi bene però al fatto che seme non vuol dire radice, perché la radice presuppone una crescita benché marginale e quasi impercettibile. Questo seme del concetto di diritti umani è costituito dalla primordiale e primitiva aggregazione sociale regolata da un ordinamento dissimile dal nostro, ci riferiamo a Roma. Seme che è germogliato e divenuto albero solo con la Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo del 1948, grazie alla quale tutte le ideologie sull'uomo, sulla dignità umana, sui diritti umani hanno trovato una certa concretizzazione all'interno di un documento con valenza giuridica, ci riferiamo certamente alla suddetta Dichiarazione del 1948.

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