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Diritto digitale -

Diritto globale, nuove normativitą e Blockchain

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2021
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi della Campania
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La realtà odierna è influenzata da forti cambiamenti repentini dettati dallo sviluppo tecnologico che sempre di più sta cambiando il paradigma contemporaneo. Dall’avvento di internet, dei social, degli smartphone, fino ad oggi con la Blockchain, che pare possa dare un ulteriore contributo al processo di digitalizzazione che la nostra era sta affrontando. Ma cosa rappresenta la Blockchain? Questa potrebbe essere definita una sorta di pietra digitale su cui è possibile scrivere un dato, un informazione che sarà condivisa, resa immutabile e trasparente . Su questa pietra digitale è possibile anche scrivere regole che si auto-eseguono al raggiungimento di determinate condizioni prefissate con i cosiddetti smart contract. La Blockchain è anche alla base delle criptovalute, cioè degli asset digitali che esistono proprio grazie a questa “pietra digitale”, su cui vengono scambiati, registrati e conservati (conosciamo tutti ormai Bitcoin) Questa tecnologia è considerata rivoluzionaria tale da poter sovvertire l’ordine come lo conosciamo oggi, essa infatti aspira ad essere un soggetto regolatore globale (una prima criticità è legata proprio al rapporto con i diritti nazionali). In questo preciso istante sono migliaia le persone, le imprese ed anche i Governi che stanno studiando il fenomeno per poter lanciare un progetto (anche e soprattutto imprenditoriale) legato alla Blockchain. Il mondo sta andando in questa direzione, ed il diritto non può rimanere fermo, il rischio che esso possa diventare un attore secondario a favore delle nuove tecnologie è reale e non più utopistico. Oggi la Blockchain non riguarda soltanto archiviazione di dati, criptovalute e smart contract, potenzialmente questa tecnologia è applicabile in qualsiasi settore. Immaginiamo un sistema elettorale basato su Blockchain. Conosciamo tutti i problemi legati alle votazioni tradizionali, i vari sistemi odierni possono essere manipolati, lo spoglio dei voti richiede ancora oggi molto lavoro e i costi sono sempre molto cospicui (si stima che nel 2013 il costo complessivo sostenuto dal Ministero dell’interno si aggirava intorno ai 300 milioni di euro). L’utilizzo di un sistema Blockchain permetterebbe non solo di avere dei risultati in termini di risparmio sui costi generale ma anche di invertire il sistema fiduciario in capo al sistema elettorale tradizionale, considerando che su questa tecnologia tutti i voti sarebbero tracciati, totalmente trasparenti e assolutamente incorruttibili ed in aggiunta la privacy sarebbe tutelata perché le transazioni (voti) rimarrebbero anonimi e legati ad una stringa alfanumerica che impedirebbe anche il “doppio voto”. Esistono già delle start-up che stanno lavorando in questa direzione . Può essere utilizzata in materia di Pubblica Amministrazione (P.A. 4.0), come gestione del welfare, semplificazione di procedure o semplicemente nella governance dell’interscambio interno ed esterno di dati e documenti . Un ulteriore applicazione molto singolare ma allo stesso tempo importantissima della Blockchain è rappresentata dall’archeologia, non solo nel catalogare in modo indelebile tutti i reperti archeologici ma anche per renderli impossibili da contraffare. Esiste infatti una start-up nata proprio a Caserta di nome Kapu che da anni lavora in questa direzione, oggetto di interesse anche da parte di istituzioni internazionali come l’UNESCO. Sono molti altri i settori nel quale la Blockchain può operare ma non è questa la sede per elencare e descrivere queste realtà, esulerebbe troppo dall’oggetto dell’elaborato. Questa ricerca è incentrata su di un’esplorazione delle nuove normatività, su come i vari ordinamenti hanno affrontato il fenomeno Blockchain e tutto ciò che ne comporta. Il primo capitolo sarà dedicato al funzionamento tecnico della Blockchain, al concetto delle criptovalute, dei token e al meccanismo di attivazione degli smart contract. Il secondo capitolo avvierà una panoramica generale delle discipline di alcuni Paesi che hanno affrontato il tema Blockchain e DLT. In secondo luogo si andrà ad analizzare la natura giuridica delle criptovalute e il rapporto tra il GDPR e la Blockchain. In ultimo, nel terzo capitolo si analizzerà la natura giuridica degli smart contract e la loro convivenza con i contratti tradizionali.

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