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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16936 del 11 novembre 2003
«In tema di esecuzione per rilascio, qualora questa sia avvenuta a seguito di intimazione di precetto, ma senza che si sia reso necessario procedervi coattivamente, la parte istante ha diritto al rimborso delle spese processuali, ivi comprese le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9777 del 8 ottobre 1997
«Il creditore che agisce in executivis per consegna o rilascio, per il principio stabilito dall'art. 91 c.p.c. — di cui l'art. 611 c.p.c. costituisce applicazione — ha diritto al rimborso delle spese vive, con provvedimento autonomo del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11324 del 18 dicembre 1996
«Qualora, a seguito della cassazione della sentenza che aveva disposto la condanna al rilascio, sia venuto meno il diritto del creditore a procedere all'esecuzione, quest'ultimo non può essere considerato titolare neppure dell'accessorio diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1471 del 24 febbraio 1996
«Anche nella procedura esecutiva per consegna o rilascio — in cui il sistema di liquidazione delle spese previsto dall'art. 611 c.p.c. concerne esclusivamente le spese vive anticipate dall'istante e non anche le spese della rappresentanza tecnica,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5720 del 13 giugno 1994
«Il principio secondo cui la pronuncia sulle spese del giudizio compete esclusivamente al giudice della causa, il quale, ai sensi dell'art. 91 c.p.c., deve provvedervi anche d'ufficio con il provvedimento che chiude il processo avanti a sé — con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15727 del 18 luglio 2011
«In materia di esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare, ogni volta il giudice dell'esecuzione, con l'ordinanza di cui all'art. 612 c.p.c., risolva contestazioni che non attengono alla determinazione delle modalità esecutive, bensì...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15176 del 10 ottobre 2003
«I provvedimenti di natura meramente ordinatoria, quali quelli del giudice dell'esecuzione emessi ex art. 613 c.p.c. e destinati a risolvere le difficoltà di ordine materiale insorte nel corso della esecuzione, non possono essere impugnati con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24260 del 30 novembre 2010
«Per stabilire quale sia il mezzo d'impugnazione appropriato avverso un provvedimento giurisdizionale occorre avere riguardo alla sua sostanza, e non alla sua forma. Ne consegue che il provvedimento, impropriamente definito "ordinanza", col quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8339 del 26 maggio 2003
«La parte che per ottenere l'esecuzione in proprio favore di una obbligazione di fare ha dovuto iniziare un processo di esecuzione ha diritto al rimborso, oltre che delle spese anticipate per far compiere le operazioni materiali di esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3735 del 14 marzo 2001
«È inammissibile il reclamo al Tribunale della parte istante per il rimborso delle spese anticipate in una procedura esecutiva di obbligo di fare avverso il decreto del Pretore di liquidazione delle medesime perché la tutela dell'interessato è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2314 del 4 aprile 1985
«In tema di esecuzione forzata di obblighi di fare o non fare il pretore, al quale spetta, senza limiti di valore, la liquidazione con decreto ingiuntivo delle relative spese in favore della parte istante (art. 614 secondo comma c.p.c.), è altresì...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11169 del 4 luglio 2012
«Ove sia intervenuta sentenza passata in giudicato che abbia accolto la domanda di pensione di invalidità e sia iniziata sulla base di tale sentenza l'esecuzione, è ammissibile l'opposizione all'esecuzione che faccia valere la mancata iscrizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16610 del 28 luglio 2011
«L'opposizione all'esecuzione a norma dell'art. 615 c.p.c. si configura come accertamento negativo della pretesa esecutiva del creditore procedente che va condotto sulla base dei motivi di opposizione proposti, che non possono essere modificati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9698 del 3 maggio 2011
«In tema di qualificazione giuridica dei rimedi oppositivi all'esecuzione forzata, la negazione, da parte dell'intimato, della spettanza di una o più dei crediti indicati nel precetto integra la contestazione, sia pure in ordine al "quantum" ed in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16369 del 14 luglio 2009
«In tema di esecuzione forzata, il provvedimento che chiude il procedimento esecutivo, pur non avendo efficacia di giudicato, stante la mancanza di contenuto decisorio, è tuttavia caratterizzato da una definitività insita nella chiusura di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7360 del 26 marzo 2009
«L'opposizione proposta dalla P.A. avverso il precetto intimato prima del decorso del termine, previsto dall'art. 14 d.l. 31 dicembre 1996 n. 669 (convertito in legge 28 febbraio 1997 n. 30), così come modificato dall'art. 147 della legge n. 388...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22402 del 5 settembre 2008
«Il potere di cognizione del giudice dell'opposizione all'esecuzione è limitato all'accertamento della portata esecutiva del titolo posto a fondamento dell'esecuzione stessa, mentre le eventuali ragioni di merito incidenti sulla formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8928 del 18 aprile 2006
«Con l'opposizione avverso l'esecuzione fondata su titolo giudiziale, il debitore non può sollevare eccezioni inerenti a fatti estintivi od impeditivi anteriori a quel titolo, i quali sono deducibili esclusivamente nel procedimento preordinato alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4507 del 28 febbraio 2006
«In tema di esecuzione mobiliare, la tutela cognitoria data dall'opposizione all'esecuzione e la connessa tutela cautelare data dalla sospensione del processo esecutivo sono esperibili sino a quando il processo esecutivo non si chiuda, il che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14582 del 12 luglio 2005
«In tema di opposizione all'esecuzione, ravvisabile anche nell'ipotesi in cui le contestazioni sollevate dall'opponente, pur concernendo il quomodo dell'azione esecutiva, investano l'an della stessa, nel senso che il debitore abbia fatto valere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11449 del 23 luglio 2003
«Ove nel giudizio di opposizione all'esecuzione il debitore opponente, minacciato col precetto, deduca un suo credito, di entità superiore a quella del debito opposto, non soltanto al fine di impedire e paralizzare l'esecuzione in suo danno, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9211 del 6 luglio 2001
«La parte obbligata sulla base di un titolo esecutivo, può proporre opposizione all'esecuzione per chiedere che sia accertato che l'altra non ha diritto a proseguire l'esecuzione forzata per avere, in pendenza del processo esecutivo, ceduto il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5077 del 5 aprile 2001
«La denuncia dell'esistenza di un limite legale all'esercizio del diritto del creditore procedente di far espropriare i beni del debitore (nella specie, vincolo ex legge n. 230 del 1950) si configura come opposizione all'esecuzione, disciplinata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14554 del 9 novembre 2000
«Il giudizio conseguente all'opposizione all'esecuzione è un vero e proprio giudizio di cognizione, nel quale, non ostandovi i limiti stabiliti dalla legge, è consentito al creditore procedente (che ha veste sostanziale e processuale di convenuto)...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13811 del 31 maggio 2013
«Nel giudizio di opposizione, il giudice può compiere nei confronti della sentenza esecutiva ex art. 431 c.p.c., posta alla base della promossa esecuzione, ed al pari della sentenza passata in giudicato, solo una attività interpretativa, volta ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23471 del 10 novembre 2011
«Nel giudizio di opposizione all'esecuzione, promossa sulla base di un provvedimento con il quale, all'esito del procedimento camerale di revisione delle condizioni stabilite con la sentenza di divorzio, si sia provveduto alla rideterminazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21293 del 14 ottobre 2011
«Mentre con l'opposizione all'esecuzione forzata fondata su un titolo esecutivo giurisdizionale possono farsi valere soltanto i fatti posteriori alla formazione del provvedimento costituente titolo esecutivo, non essendo ammissibile un controllo a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 760 del 14 gennaio 2011
«L'interpretazione del titolo esecutivo da parte del giudice dell'esecuzione si risolve in un apprezzamento di fatto, incensurabile in sede di legittimità, anche quando non derivi da una pronuncia passata in giudicato ma consista nella statuizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22430 del 29 novembre 2004
«Il giudice dell'opposizione all'esecuzione è tenuto a compiere d'ufficio, in ogni stato e grado del giudizio, ed anche per la prima volta nel giudizio di cassazione, la verifica sulla esistenza del titolo esecutivo posto alla base dell'azione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1337 del 7 febbraio 2000
«L'esistenza del titolo esecutivo costituisce la condizione necessaria dell'esercizio dell'azione esecutiva, e deve, indipendentemente dall'atteggiamento delle parti, essere sempre verificata d'ufficio dal giudice, il quale, pertanto, dovrà...»